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Sebbene permangano diversi esempi di costruzioni industriali (per la Montecatini a Massarosa, per 1’A.C.N.A a Cesano Maderno e a Cengio ecc.) si può affermare che le attività più numerose di questi ultimi vent’anni riguardino principalmente il settore dell’edilizia residenziale, caratterizzata sia da realizzazioni su grande scala, sia da realizzazioni a scala minore. Al primo gruppo appartiene, ad esempio, il quartiere di San Felicino: 160.000 mc. di costruito alle porte della città con una generosa dotazione di verde che riprende, adeguandosi alla domanda di "fuga dalla città" dei ceti medio-alti , il modello di quartiere suburbano autosufficiente. Si tratta certamente di una realizzazione di notevole importanza che si aggiunge al già ricco curriculum dell’impresa e segna l’avvio di altri rilevanti interventi nel settore. Di ampia scala è, ad esempio, il quartiere IACP di Locate Triulzi, seguito, dopo pochi anni, dal quartiere "Le azalee" in località Cajello a Gallarate. Come già accennato, quest’ultimo rappresenta una fra le prime applicazioni della legge 865 che sancisce l’entrata in vigore di un nuovo regime per edifìcabilità dei suoli basato sulla separazione tra diritto di proprietà e diritto di costruzione. La successiva legge 457/78, "Norme per l’edilizia residenziale", costituisce un altro punto di riferimento per le attività dell’impresa che, in base agli strumenti di convenzione tra privato ed ente pubblico, dà avvio in anni recenti a numerosi interventi costruttivi.

 

Complesso residenziale San Felicino - Milano
Chiesa della Resurrezione di Nostro Signore

 

Alla tipologia del grande edificio residenziale si aggiunge quella delle case individuali a schiera, tra cui si segnala particolarmente l’insediamento di Cornaredo su progetto di Piero Puddu. Abitazioni di prestigio a Gallarate, e ad Avigno, ma anche di tipo più economico a Palau, Abbiategrasso e nel già citato quartiere "Le azalee" sono a firma dell’architetto Maria Rosa Zibetti Ribaldone la cui collaborazione con l’impresa era iniziata alla fine degli anni ‘60 in occasione della chiesa di via Lessona a Milano e continuata con la chiesa di San Paolo Apostolo a Gallarate. E’ quest’ultima un’opera dal disegno complesso, basata sulle libertà statiche e formali concesse dal cemento armato e contraddistinta quindi da notevoli difficoltà di esecuzione. Strutturalmente complicata è anche l’autorimessa di via Santa Sofia a Milano, costruita per sette piani sotto terra all’interno di un isolato fittamente edificato, o le più recenti vasche per impianto di depurazione presso lo stabilimento A.C.N.A. di Cesano Maderno.

 

Significativo è anche il recente, intervento di ricostruzione dell’ex Hotel Universo a Pré Saint Didier che ha richiesto un notevole impegno per risolvere non trascurabili problemi di ordine statico-costruttivo.

Sono questi problemi che l’impresa, nel corso della sua lunga attività, ha tuttavia dimostrato di saper padroneggiare, trovando in essi ulteriori stimoli ad uno spirito di iniziativa che si applica oggi a nuovi importanti lavori.

 
Hotel Universo