Formatosi in America, deriva dall' incrocio fra un
Bull Terrier e una Bulldog inglese importata negli U.S.A. da Liverpool.
I primi prodotti erano - naturalmente - tutt' altro che uniformi;
erano genericamente considerati " Bull Terriers" e la razza
apparve per la prima volta in esposizione nel 1878 con il nome "American
Bull Terrier". Al suo perfezionamento parteciparono altre razze
fra le quali - si dice, ma senza averne certezza - il Boxer. Il Pesce
è uno dei pochi che fa riferimento, a questo proposito, alla
partecipazione del Bouledogue Francese, al quale indubbiamente il
Boston Terrier assomiglia. Dice il Dhers: << Mentre si presenta
in effetti sotto l' aspetto di un piccolo Bouledogue munito di una
grande pettorina al quale si sarebbero tagliate le orecchie, tra le
tante opinioni nessuno parla di quel cane >>. Chi invece chiarisce
bene la questione è lo Scanziani il quale riferisce che nel
1891 il cinologo e scrittore americano James Watson asserì
che non si trattava di un vero e proprio Bull Terrier e suggerì
di assegnargli il nome di "Boston Terrier", denominazione
che venne accettata e che rimase. Allorchè il Bouledogue Francese
fu introdotto negli U.S.A., all'inizio dell' attuale secolo, lo si
usò a porre il tocco finale nella struttura del Boston. Ma
già nel 1893 l' apposito Club ottenne il riconoscimento ufficiale
della razza - così come allora si presentava - da parte dell'
American Kennel Club. Oggigiorno in America gode della massima reputazione
da parte dei cinofili in generale, e non a torto: benchè taluno
lo giudichi un pò diffidente e solitario, è affettuosissimo
con il padrone, per nulla attaccabrighe, educato per istinto, si adatta
presto e volentieri alla vita della casa, degli appartamenti, anche
quelli di lusso, degli alberghi. Guardiano energico della proprietà,
robusto, tenace, abbaia poco e ama i cavalli che segue molto volentieri.
In Inghilterra è abbastanza noto, meno conosciuto negli altri
Paesi d' Europa. In Italia si trovano, sia pure in numero ridottissimo
ottimi esemplari, anche di allevamento nazionale.
( da "Il Mio Cane" di F. Fiorone ). |