Per far sopravvivere questo tipo d’artigianato bisogna farlo conoscere e permettere a chiunque sia interessato di avvicinarsi a questo lavoro. Il comune ha già organizzato negli anni passati, con fondi della regione, dei corsi professionali per permettere ai giovani di imparare e io sono stato uno degli insegnanti. Alla fine dei corsi ho aperto la mia bottega agli allievi e a chiunque volesse provare  a lavorare, mettendo ancora a disposizione la mia esperienza.

Intere scolaresche vengono in gita a Ficulle per visitare la mia bottega artigiana; tutti i bambini vogliono anche provare a lavorare sul tornio e rimangono affascinati, poiché veder crescere un vaso da una palla tonda di creta sembra quasi una magia.

Questo tipo di esperienze si sono rivelate molto positive, ma bisogna continuare nel futuro con iniziative simili per continuare a sensibilizzare ed informare le nuove generazioni.

Spero così che quest’arte povera ma importante per un paese piccolo come Ficulle possa con l’aiuto di tutti mantenersi viva con il passare del tempo.