L'Azienda e la famiglia
L'attività dell'Azienda ha inizio ai primi del 900 quando Alessandro
Brigatti, nonno dell'attuale titolare, incomincia ad affiancare alla
coltivazione di cereali la coltivazione della vite. Il giovane
Alessandro, da sempre appassionato di vino, si mette alla ricerca del
luogo ideale per impiantare i propri vigneti ed è così che si imbatte in
una graziosa e dolce collina, esposta a sud e dal terreno argilloso. E’
amore a prima vista e non certo malriposto visto che si tratta di una
delle migliori colline del territorio: il MötZiflon. In questi
suggestivi luoghi Alessandro coltiva Nebbiolo, Vespolina e Uva rara,
ovvero i tre vitigni rossi più tipici delle colline novaresi, dalle cui
uve ottiene un vino affinato per venti mesi in botti di rovere e
commercializzato nei paesi vicini in piccole botti di legno da sette
brente (350 litri). Nasce così il MötZiflon, da sempre il vino più
rappresentativo dell’azienda, il cui nome significa letteralmente collina
del canto degli uccelli.
Alla fine degli anni 50 la seconda generazione dà la svolta decisiva
all’azienda. Luciano Brigatti mette da parte il titolo di ragioniere per
seguire le proprie passioni e investe tutto nell’azienda. Amplia i
vigneti, cambia le forme di allevamento, introduce la pratica, a quei
tempi pionieristica, della selezione delle uve nonché l’invecchiamento e
l’imbottigliamento del vino.
Dal 1995 l’ Azienda Agricola Brigatti è diretta da Francesco, enologo
e agronomo, e mantiene una conduzione strettamente familiare. Dispone di
sei ettari a vigneto coltivati secondo i criteri della lotta integrata
nel rispetto dell’ambiente. La produzione annua è di circa 20.000
bottiglie.
Oggi l’azienda può vantare oltre alla produzione dei classici
Uva
Rara, Greco novarese Mottobello e
MötZiflon, anche lo sviluppo di altri
quattro vini di successo: la
Vespolina vinificata in purezza, la
Barbera
Campazzi ( due volte vincitrice del prestigioso concorso enologico Calice
d’ Oro), il Nebbiolo Mötfrei e il passito
Costabella.