RCS on Line - Corriere della Sera

Lunedì, 16 febbraio 1998


Colombo: Il mio grimaldello per la riforma

ROMA - Se Pannella e Segni possono ripresentare un referendum elettorale che cancelli la proporzionale, lo devono a un giovanotto di 28 anni che si chiama Emilio Colombo, ma non è parente dell'omonimo ex ministro dc. L'anno scorso la Corte costituzionale respinse un quesito analogo affermando che, se il referendum passava, non si sapeva poi come attribuire il 25 per cento dei seggi assegnati con la proporzionale. Ci doveva essere però una scappatoia. Il giovane Colombo l'ha trovata.

"In verità - dice - non ho studiato la questione da solo. Ci ho ragionato con un mio amico, Marco Nardinocchi. Un anno fa, eravamo in una paninoteca di Milano. Siamo stati lí un giorno intero a esaminare tutti gli aspetti giuridici. E alla fine abbiamo trovato l'escamotage".

La soluzione non è facile da spiegare. Ma basti dire che elimina quel "vuoto legislativo" temuto dalla Consulta e permette di assegnare il 25% dei seggi ai "migliori perdenti".

Colombo è un appassionato di referendum. Ha lavorato per Segni e per Pannella. Ha votato per il Polo e per l'Ulivo. È nato a Viareggio, vive a Novara con la madre, ma sta per trasferirsi a Milano per prendere la laurea in Scienze politiche. Quando non si occupa di referendum si dedica alla sua grande passione: la poesia. Ama i classici, Dante in primo luogo, e quando scrive lo fa in endecasillabi.

 

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