RCS on Line - Corriere della Sera

Martedì, 17 febbraio 1998


DAL COMITATO PER LA DIFESA DELL'UNINOMINALE
I quattro quesiti per arrivare al maggioritario puro

ROMA - Quattro referendum per bloccare l'accordo di casa Letta e realizzare il sistema uninominale maggioritario puro. Sono quelli proposti dal comitato per la difesa dei referendum e del collegio uninominale, cioè dai due pannelliani Emilio Colombo e Marco Nardinocchi piú Peppino Calderisi di Forza Italia, e fatti propri da Occhetto e Segni. Quest'ultimo ieri ne ha parlato con Fini. "Interessanti", li ha definiti il leader di An, ma non ha preso impegni.

Che cosa prevedono i quesiti?
- Di abolire liste e scheda per il proporzionale nel sistema elettorale per la Camera dei deputati.
- Di eleggere il 25% di deputati e senatori recuperando i migliori candidati sconfitti nei collegi uninominali a livello di singole circoscrizioni.
- Di lasciare immutato il meccanismo (uninominale-maggioritario) di elezione del 75 per cento di deputati e senatori.
- Di sabotare (ma questa è una parte che serve di "monito") la legge Tatarella (quella regionale) per evitarne la trasposizione nei sistemi elettorali di Camera e Senato.

L'innovazione principale di questi quesiti, e che li dovrebbe rendere possibili, è che il sistema elettorale potrebbe funzionare subito dopo i referendum, senza bisogno di interventi legislativi. Il rischio di una vacatio legis infatti era stato la motivazione con la quale la Corte costituzionale aveva bocciato quesiti simili.

Come funzionerebbe il sistema? Facciamo un esempio. In Abruzzo, che ha 14 deputati, di cui undici eletti con il maggioritario e tre con il proporzionale, passerebbero i vincenti degli 11 collegi piú i tre candidati che abbiano perso con la percentuale di voti piú alta.

 

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