d u o p i a n i s t i c o fiorenza Bucciarelli Silvia Gianuzzi
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“Il Piccolo” - Prosegue con successo la stagione del gruppo “Amici dell’Arpa”- Silvia Belfiore Il duo molto affiatato nel raggiungimento di un insieme perfetto, di una pedalizzazione raffinata e di una interessante scelta interpretativa, ha avuto la capacità di far trasparire tutte le caratteristiche di un autore tanto importante (Schubert) nella nostra storia della musica.
“Il Piccolo” - Duo pianistico - Anna Dondi …Analoga finalità ispira Petrouchka…Anche questa seconda esecuzione ha dato rilievo alla spigliatezza ritmica ed alla ricchezza timbrica che caratterizzano il duo, mostrando una notevole sicurezza tecnica accanto ad una attenta sensibilità espressiva.
“Tribuna dell’Irpinia” - Successo del duo Bucciarelli - Gianuzzi - Stefano Bocciero …la serata ha avuto certamente una resa di elevato livello con l’esibizione della coppia formata da Fiorenza Bucciarelli e Silvia Gianuzzi….Un Brahms offerto dapprima in modo pensoso e poi con luccicante scioltezza. …opera che è Petrouchka …Il duo ce l’ha presentata con un grande pregio, che andava dal misurato ma rilucente funambolismo alla individuazione di un certo patetismo stravinskiano “sui generis”…Il tutto con inesauribile verve e , quando necessario, anche con la dovuta muscolarità.
“Il giornale di Napoli” - Un brillante duo pianistico - Patrizia Tozza …particolare menzione merita il concerto del duo pianistico…Il pubblico ha calorosamente apprezzato la bravura delle due pianiste piemontesi…Abbiamo ascoltato due interpreti intelligenti, personali ed imperiose che si sono autorevolmente imposte con sensibilità, illuminando con giustificata originalità di lettura e felicissima capacità tecnica pagine altissime come le “Variazioni su un Tema di Schumann” op.23 e tre Danze ungheresi di Brahms e “Petrouchka” di Stavinsky. Anche durante la brillante esecuzione delle scene burlesche legate alla ritmica popolare russa , rese da Fiorenza e Silvia in maniera vivace il pubblico irpino è rimasto stupito, affascinato… “Il Risveglio popolare” – Ivrea conquistata da due giovani pianiste - Carla Zanetti Occleppo …Un concerto che metteva allegria e trascinava sull’onda dell’entusiasmo e dell’amore per la musica trasmesso dalle due ragazze agli ascoltatori; una gioia di suonare e di suonare insieme che coinvolgeva tutti i presenti; una “verve” irresistibile che comunicava tutte le emozioni e la commozione della musica fin nelle minime sfumature. Ma una tale sicurezza e la “grinta” presuppongono, conditio sine qua non, un completo superamento dei problemi tecnici e un grande affiatamento, quindi un lungo e serio studiare insieme, e una musicalità istintiva ma ben disciplinata ed educata, attraverso un’attenta critica testuale, a differenziare i vari autori e le epoche con una lettura interpretativa penetrante e puntuale, senza sbavature, che non lasciava spazio, nemmeno nei brani più noti e cantabili, alla banalità o alla faciloneria, come troppe volte, purtroppo, accade. Soluzioni dinamiche e agogiche intelligenti e, spesso, inedite, il fraseggio finemente curato ed appropriato ad ogni autore, la timbrica ricercata e sempre variata, rendevano brani notissimi sempre nuovi e freschi, come se si ascoltassero per la prima volta, in esecuzioni in cui nulla era dato per scontato e in cui trovavano il giusto risalto i momenti di intimo lirismo, la malinconia, la gioia, l’ironia, espressi con decisione ed impronta personalissima. Uno splendido concerto che lascia la voglia di riascoltarlo.
“Il Gazzettino” – In duo a Pordenone - Franco Calabretto …infine il concerto del duo Bucciarelli - Gianuzzi dedicato a celebri capolavori del repertorio pianistico a quattro mani. Un concerto caratterizzato da un affiatamento ottimo da parte delle due pianiste e dalla scelta di un programma ben articolato, con un sotteso filo conduttore…Il concerto era iniziato con tre danze slave op.46 del musicista boemo Antonin Dvorak, eseguite dal duo con misura, buon gusto e raffinate scelte timbriche.
“La Musica” - “Notes” - Ivana Zincone …le due pianiste hanno dimostrato ancora una volta (avevamo avuto modo di ascoltarle in formazione per due pianoforti) la loro simbiosi nell’eseguire delle musiche di per sé impegnative, trasmettendo al pubblico, grazie alla loro “unità” psichica, la loro carica emotiva.
Stelio Giovinetti – Due ingegni e quattro mani per un pianoforte …Non è affatto agevole suonare a quattro mani, a stretto contatto di gomiti. …Il duo Bucciarelli Gianuzzi ha dato prova di aver abbondantemente assimilato questa particolare tecnica e superato le intrinseche difficoltà … ….trascinante e impetuoso Capriccio spagnolo di Rimskij Korsakov. Come si può, ci si chiede, suonare sul pianoforte un pezzo così orchestrale? Si può, si può! La dimostrazione ce l’ha data il duo Bucciarelli Gianuzzi trasportandoci dalle aure magiche dell’Alborada, attraverso la dolcezza del canto gitano, al vortice del Fandango delle Asturie.
“Tribuna dell’Irpinia” - Un recital del duo Bucciarelli –Gianuzzi - Stefano Bocciero …abbiamo avuto il piacere di ascoltarlo anche stavolta a Napoli e ne siamo contenti, perché ha confermato la buona impressione ed il buon ricordo che ne avevamo….Le due artiste davano saggio, specie nella seconda parte,della loro a noi già nota bravura, con delle esecuzioni attente ed equilibratamente colorite, …
"L’Eco della Riviera" - Una cascata di note dal Forte dell’Annunziata …Le mani delle giovani interpreti, agguerrite da una tecnica naturale, hanno tratto dal pianoforte una cascata di note limpidissime, esplosioni coloristiche, che si alternavano a chiare trasparenze di dolcissimi affetti. Con ottime versatilità stilistica e precisione d’insieme il duo ha edificato un tempio di note con l’aiuto di una natura profondamente musicale.
"La Voce alessandrina" – Aldo Ferraris …il duo pianistico Bucciarelli Gianuzzi che ha dimostrato grande versatilità esecutiva, riuscendo a passare con estrema disinvoltura dalle pagine tecnicamente più complesse a quelle ispirate da un’atmosfera più dolce e serena …
"Il Canavese" – Quattro mani, un solo respiro – Katia Milano …Insieme dall’1983, le due pianiste possiedono quell’armonia di pensieri, intenzioni e gesti che deriva da una lunga frequentazione e da una seria preparazione, oltre che da un’immediata affinità di sentire. Anche i “Six morceaux op.11” di Rachmaninov che chiudevano la prima parte, hanno ricevuto un’esecuzione con il sorriso sulle labbra, rinfrescata da una punta di giocosa ironia, pervasa da una dolcezza tutta femminile. Nella seconda parte trovava giustizia anche la robustezza tecnica e formale del duo con il pianismo a una tempo brillante e denso di Brahms…. |
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