Perchè questo sito

06 maggio 2000
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Se Dio esiste, ed esiste, me ne sono convinto sempre di più in questi anni sino ad arrivare ormai a crederci, sa bene che ora in Paradiso si ritrovano due angeli molto particolari; non due angeli con le ali, ma con le gambe veloci.
No Dio, non sto scrivendo di due calciatori, ma di Coppi e Bartali, due tipi che pedalavano in modo così divino da essere già angeli sulla terra.
Due uomini che avevano una missione: far sognare la gente, farla sperare, commuovere, dare loro l'occasione di risorgere.
Già perché, come ha scritto qualcuno in questi giorni, Coppi e Bartali appartengono alla nostra leggenda del novecento, protagonisti di quel romanzo popolare che ha segnato e caratterizzato un'epoca, ovvero quella della rinascita fisica, sociale e morale dell'Italia dopo l'immane e dolorosa tragedia della fascismo e della guerra.
Era la magia del ciclismo, il più sportivo di tutti gli sport, che aiutava a immaginare una società in cui l'uomo comune emergeva contando solo sulle proprie forze.
Devo ammettere che non penso a Bartali da anni.
Ho sempre avuto una predilezione per Coppi, per quella sua figura silenziosa, triste e solitaria; e poi sono cresciuto nella sua città adottiva, la sua città a tutti gli effetti, figlio e nipote di ammiratori di Coppi, di italiani che sportivamente e politicamente stavano dalla parte opposta a quella di Bartali.
Non mi dilungherò ancora molto, anche se l'improvvisa tentazione di scrivere il mio personale e travagliato rapporto di amore per il ciclismo mi spingerebbe a stare qui per alcune ore; ma dovrei partire dalle biglie di Merckx e Gimondi con cui giocavo sulla spiaggia intorno alla metà degli anni settanta, e la cosa potrebbe farsi più noiosa del previsto per voi che leggete.
Il caso e la fortuna mi permettono di mettere in piedi quattro paginette in html, con link funzionanti e di senso compiuto: perdonatemi se ho peccato d'ingenuità ma nella Rete italiana sino ad oggi, 6 maggio 2000, non ho trovato un sito dedicato al Ginettaccio.
Un tributo, anche se veloce e approssimativo mi sembrava doveroso: o forse è solo l'inutile tentativo, tutto personale, di farmi perdonare il fatto di non averlo sufficientemente amato e apprezzato in vita e di averlo, talvolta, volutamente dimenticato.
Gabriele Lunati

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Le emozioni di un coppiano.

La vita
Una breve biografia del campione.

Le vittorie
Giro d'Italia, Tour de France, corse a tappe...

Galleria fotografica
Alcune delle sue foto più note.

Hanno detto di lui
testimonianze online nei giorni della sua scomparsa.

Il Ciclismo nella rete
I link ai migliori siti dedicati alla storia di questo sport, gli eventi, i campioni, i ricordi.



"...gli è tutto sbagliato, tutto da rifare..."
(Gino Bartali)