Le Chiese
 

S. ANTONIO DA PADOVA

La chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova è ubicata nel vecchio centro storico del paese da dove, secondo una leggenda, sarebbe iniziata la vita del centro abitato. La sua consacrazione risale al 5 ottobre 1759, come risulta da un “cabrèo” (memoriale) conservato fra i libri parrocchiali. Edificata in stile gotico-aragonese, comprende: tre navate ad arco ogivale con conci in pietrame rachitico a faccia a vista, un’ampia sagrestia, un coro cupolato dotato di rivestimento in legno intagliato munito di scanni. Le volte del coro in stile gotico intrecciato sono arricchite da rosoni con volti di santi. La facciata in trachite è affiancata da un campanile, anch’esso in trachite, di forma quadrata che si eleva fino all’altezza di 40 m. circa.

Da segnalare le opere artistiche conservate nella parrocchia, fra le quali:

  • un quadro del 1751, opera del pittore fonnese Gregorio Are, raffigurante il “Martirio dei Dodici Apostoli”;
  • un quadro del Marghinotti rappresentante le “Anime del Purgatorio”;

entrambi recentemente restaurati;

  • l’altare maggiore in marmo di Carrara costruito nel 1850;
  • un organo a canne, restaurato qualche anno fa, opera del maestro cagliaritano Giuseppe Lazzari. Costruito a partire dall’agosto del 1773 fu collocato nella parrocchia nel luglio del 1775 dietro l’altare maggiore;
  •  una pala d’altare incompleta collocata ora nella sagrestia.
 

S. BERNARDINO DA SIENA

 

Posta nel rione di “Busache ‘e josso”, sorge su pianta a forma di croce sormontata da una cupola a base esagonale. Risale al 1660.

 
 

S. MARIA  MADDALENA

 

Questa chiesa sorgeva su una collinetta dietro l’attuale chiesa parrocchiale e nel suo cortile sorgeva il vecchio cimitero con omonima denominazione. Tale chiesa crollò nel 1850 e fu ricostruita nel cortile della parrocchia, poi consacrata nel 1910.

 
 

S. DOMENICO

 

Sorge nel rione alto del paese e fu edificata nel 1571 a cura di Gerolamo Torresani, conte di Sedilo e marchese di Busachi. L’edificio comprendeva locali a funzione di convento che lo stesso fondatore affidò ai frati Domenicani. Essi la occuparono dal marzo del 1577 al 1659. Quattro anni dopo, su invito di una discendente dei Torresani, ne ripresero l’officiatura che tennero fino al 16 gennaio del 1835, anno in cui l’arcivescovo Bua ne soppresse le funzioni. Chiesa e convento furono acquistati dal sacerdote Domenico Zedda che la lasciò poi ai suoi eredi. Sconsacrata e lasciata decadere, dopo accurati restauri è ora sede del Museo del costume e del lino.

 

 

 

 

BEATA VERGINE DELLE GRAZIE

 

L’edificazione di questa chiesa-collegio risale agli stessi anni della chiesa di S.Domenico e ne fu promotore lo stesso marchese Torresani che volle dedicarla alla Vergine delle Grazie. I vasti locali adibiti a collegio furono dapprima affidati ai Gesuiti, poi nel 1584 ai frati Minori Osservanti che, nel 1588, vi aprirono il convento di S. Maria delle Grazie. L’edificio fu abbandonato il 15 giugno del 1834 per ordine dell’arcivescovo Bua e in seguito acquistato dal sacerdote Domenico Zedda. Anche in questo caso il tempo e l’incuria degli uomini, hanno provocato gravi danni, ai quali si sta cercando di porre rimedio con un attento restauro. Restauro che ha reso nuovamente agibili i locali del convento che sorgono intorno a un chiostro porticato.

 
 

S. SUSANNA

 
 

La chiesetta di S. Susanna sorge a 6 km dal centro abitato, in un piccolo novenario che porta lo stesso nome della chiesa. Questa chiesa nel 1340 era la parrocchia della “Villa di Moddamene” che, a seguito della peste causata, secondo la leggenda, dalla “musca maghedda”, venne abbandonata nel 1477 e i superstiti si trasferirono, ancora secondo la leggenda, a Busachi dando origine al rione detto “Ligios”. La consacrazione della chiesa avvenne il 12 ottobre del 1349 in seguito a restauri eseguiti per conto del vescovo di Terralba Giovanni Rubeo. Questo fatto è attestato da una pergamena rinvenuta nel luglio del 1871, durante dei lavori, dal sacerdote di Busachi Antonio Musio. Tale pergamena riporta l’iscrizione:

<<MILL° CCCXL NONO DIE XII KALENDAS OCTOBRIS CONSECRATA EST ECCLESIA SANCTE SUSANNE ET SANCTI BLASII ET SANCTE BARBARE AD HONOREM DEI ONNIPOTENTIS ET BEATE MARIE SEMPER VIRGINIS ET OMNIUM SANCTORUM A DOMINO JOANNE EPISCOPO TERRALBENSI>>.

La chiesa in stile gotico-giudicale ha le pareti del presbiterio adornate da pitture risalenti al 1755 e raffiguranti scene della vita della Santa e immagini dei Padri della Chiesa; sulla volta a botte è raffigurata la Madonna che schiaccia un serpente. La chiesa è preceduta e affiancata da due spazi coperti con travatura in legno e detti “S’Acraru” e “S’Istaulleddu”.

Nella RATIO DECIMARUM della Sardegna, che riporta i nomi delle parrocchie risulta che nel 1342 esisteva a Busachi la chiesa parrocchiale di S.Pietro, appartenente all’Archidiocesi Arborense. Tale chiesa, oggi scomparsa, era ubicata presso l’attuale cimitero che ha preso analoga denominazione e, verosimilmente, sarebbe stata in uso fino al 1759, anno di consacrazione dell’attuale chiesa parrocchiale.

 

 
 
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