Roma 31 Mag - I
militari deceduti sono ventisei tra cui sei i civili. La strage più grave il
12 novembre 2003 a Nassiriya con 19 morti.
Sono trentadue fino ad oggi gli italiani morti in Iraq. I militari caduti
sono ventisei. Sei i civili: il regista Stefano Rolla e l'operatore
della cooperazione internazionale Marco Beci, l'agente di sicurezza Fabrizio
Quattrocchi, il giornalista Enzo Baldoni, l'imprenditore italo-iracheno Ayad
Anwar Wali e Salvatore Santoro.
Attualmente le forze italiane impegnate nella missione in Iraq sono composte
da circa 3.400 militari di cui 8 presso Uscentcom - Tampa (Usa), comando da
cui dipende l'Operazione "Iraqi Freedom"; 3.280 contingente interforze in
Iraq; 44 contingente interforze in Kuwait; 75 Corpo Militare e Infermiere
Volontarie Cri. Le forze sono costituite da Unità dell'Esercito, della
Marina Militare, dell'Aeronautica Militare e dell'Arma dei Carabinieri
schierate in Iraq per l'operazione "Antica Babilonia", per gli aspetti
nazionali ed operativi, dipendono (dal 21 aprile 2005) dal Generale di
Brigata Pietro Costantino che e' Ncc (National Contingent Commander -
Comandante del Contingente Nazionale).
Ecco la cronologia degli eventi che hanno provocato i morti italiani e dei
principali fatti che hanno visto feriti militari italiani in Iraq:
- Il 12
novembre 2003 la strage di Nassiriya. Alle 10.40 (le 8.40 in Italia)
un camion sfonda la recinzione della sede della missione Msu (Multinational
Specialized Unit) dei carabinieri. Immediatamente dopo esplode un'autobomba
uccidendo 12 militari dell'Arma, cinque militari dell'Esercito e due civili,
diciotto sono i feriti italiani.
- Il
10 marzo
2004 viene ferito un carabiniere nel corso di una sparatoria a
Nassiriya. Undici bersaglieri il 6 aprile restano feriti nella "battaglia
dei ponti", scontro armato con i miliziani sciiti legati a Moqtada Al Sadr
per il controllo dei ponti sull'Eufratei.
- Tra il
2 e 3 maggio 2004 il comandante del contingente, generale Gianmarco
Chiarini e' obiettivo di colpi di arma da fuoco mentre viaggia su un mezzo
di pattuglia.
- Nella notte tra il
6 e 7 maggio 2004 quattro colpi di mortaio esplodono nelle vicinanze
della sede della Cpa, l'autorità provvisoria di governo.
- Il
14 e 16 maggio 2004 sono bersaglio di razzi Rpg e colpi di mortaio la
base White Horse, la base Libeccio e la sede della Cpa di Nassiriya. Muore
Matteo Vanzan, 23 anni, lagunare del Reggimento Serenissima, colpito da una
scheggia di mortaio all'arteria femorale. Ricoverato in ospedale, non
sopravvive ad un intervento chirurgico al quale viene sottoposto la mattina
del 17 maggio.
- Il
5 giugno 2004 alcuni convogli militari italiani vengono attaccati nei
dintorni di Nassiriya. Cinque razzi Rpg vengono lanciati contro i soldati
che scortano un convoglio di cooperazione civile-militare impegnato nella
ristrutturazione di una scuola.
- Il
10 giugno
2004 esplode un ordigno nelle vicinanze di una pattuglia di Lagunari,
nessuno rimane ferito.
- Il
25 giugno
2004 nel mirino gli elicotteri italiani, due Ab412 dell' Esercito
italiano in servizio di perlustrazione notturna a trenta chilometri da
Nassiriya.
- Il
21 gennaio
2005 cade Simone Cola, mitragliere di 32 anni: a bordo di un
elicottero, viene colpito da un proiettile sotto l'ascella.
- Il
4 marzo 2005 l'ufficiale del Sismi Nicola Calipari viene ucciso dal
fuoco americano mentre, su un' auto insieme alla giornalista Giuliana
Sgrana, appena liberata, raggiungeva l'aeroporto di Baghdad per rientrare in
Italia.
- Il
31 maggio
2005 un elicottero AB-412 dell'Aviazione dell'Esercito, in forza al
6° ROA, con base presso l'aeroporto di Tallil precipita nella notte, a circa
13 miglia a Sud-Sud Est di Nassiriya. Il velivolo era in fase di rientro
dopo aver accompagnato all'aeroporto internazionale di Kuwait City, un
militare del contingente. Le ricerche condotte con velivoli da ricognizione
Predator ed elicotteri HH-3F e A-129, che hanno portato all'individuazione
del relitto localizzato poco prima delle 6 (ora locale) in una zona
desertica poco distante dalla base di Tallil.
Il team di soccorso ha però potuto solo constatare il decesso dei
quattro componenti dell'equipaggio che era composto dai piloti tenente
colonnello Giuseppe Lima, 39 anni di Roma e capitano Marco Briganti, 33 anni
di Forlì, e dai mitraglieri di bordo maresciallo capo Massimiliano Biondini,
33 anni di Bagnoregio (Vt), e maresciallo ordinario Marco Cirillo, 29 anni
di Viterbo.
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