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Ernesto Guevara de la Serna

1928 - 1967 in arte el CHE

Le sue Lettere

Lettera a Fidel Castro  (Traduzione delle 6 pagine originali)

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L'Avana «Anno dell'agricoltura»

Fidel, in questo momento mi tornano in mente un mucchio
di cose, quando ti ho conosciuto a casa di Maria
Antonia, quando mi hai proposto di venire con te, la
tensione dei preparativi. Un giorno ci hanno chiesto
chi si doveva avvertire in caso di morte, e siamo stati
tutti impressionati dalla possibilità reale di questo
esito. Poi abbiamo imparato che era vero, che in una
rivoluzione (se è autentica) si è vincitori o morti.
Molti compagni sono caduti sulla strada della vittoria.
Oggi tutto assume un tono meno drammatico, perché
siamo più maturi, ma i fatti si ripetono. Sento che...

Pagina 2

...ho compiuto la parte di dovere che mi legava alla
rivoluzione cubana sul suo territorio, e prendo
congedo da te, dai compagni, dal tuo popolo che
ormai è il mio.
Rinuncio formalmente ai miei incarichi nella direzione
del Partito, al mio posto di ministro, al mio grado di
comandante, alla mia condizione di cubano. Dal
punto di vista legale, niente mi lega più a Cuba; solo
legami di un'altra natura, che non possono essere
distrutti come documenti ufficiali.
Facendo il bilancio della mia vita, credo di avere
lavorato con sufficiente onestà e dedizione a
consolidare la vittoria della rivoluzione. Il mio solo
errore di una certa rilevanza è di non avere avuto più
fiducia in te nei primi momenti nella Sierra Maestra, e
di non avere capito...

Pagina 3

...abbastanza in fretta le tue qualità di dirigente e di
rivoluzionario.
Ho vissuto giorni magnifici e al tuo fianco ho provato
l'orgoglio d'appartenere al nostro popolo nei giorni
luminosi e tristi della crisi dei Caraibi. Raramente un
uomo di Stato ha saputo brillare così alto come in
quei giorni; sono anche fiero di averti seguito senza
esitare, identificandomi con il tuo modo di pensare, di
vedere e di valutare i pericoli e i grandi princìpi.
Altre terre nel mondo reclamano il contributo delle
mie modeste forze. Io posso fare quanto a te è
impedito, per via delle tue responsabilità alla guida di
Cuba, ed è venuta l'ora di separarci.
Sappi che lo faccio con un...

Pagina 4

...misto di gioia e di dolore: qui, lascio la parte più
pura delle mie speranze di costruttore, e quello che
ho più caro tra coloro che amo...e lascio un popolo
che mi ha accolto come un figlio; questo continuerà a
far parte del mio spirito. Sui nuovi campi di battaglia,
porterò la fede che mi hai inculcato, lo spirito
rivoluzionario del mio popolo, il sentimento di
compiere il più sacro dei doveri: lottare contro
l'imperialismo dovunque si trovi. Ciò dà nuovo
conforto, e cura efficacemente ogni ferita.
Ripeto che scarico Cuba di ogni responsabilità,
eccetto quella che proviene dall'esempio che
rappresenta; che se per me l'ora decisiva arriverà
sotto altri cieli, il mio ultimo pensiero sarà per...

Pagina 5

...questo popolo e soprattutto per te; che ti sono
riconoscente per i tuoi insegnamenti e per il tuo
esempio, e cercherò di restarvi fedele fino alle
estreme conseguenze dei miei atti; che sempre mi
sono identificato con la politica estera della nostra
Rivoluzione, e continuo a farlo; che dovunque mi
trovi, sentirò su di me la responsabilità di essere un
rivoluzionario cubano e agirò in quanto tale; che non
lascio alcun bene materiale a mia moglie e ai miei
figli, e non lo rimpiango: sono contento che sia così;
che non chiedo nulla per loro perché lo Stato darà
loro ciò che basta per vivere e crescere.
Avrei molte cose da dire a te e al nostro popolo, ma
sento che le parole non sono necessarie, che non
possono esprimere quello che vorrei,...

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...e che non vale la pena di imbrattare altra carta.
Hasta la victoria siempre. Patria o muerte!


Ti abbraccio con grande fervore rivoluzionario.

                                   


Lettera alla figlia hilda

Ti scrivo oggi anche se la lettera ti arriverà parecchio tempo dopo la tua festa; però voglio che tu sappia che mi ricordo di te e spero che tu stia passando molto felicemente il tuo compleanno.
Ormai sei quasi una donna e non ti si può scrivere come ad un bambino raccontandogli sciocchezze o piccole bugie.
Devi sapere che sono ancora lontano e che starò molto tempo separato da te, a fare quel che potrò contro i nostri nemici. Non è che sia una gran cosa però qualcosa faccio, e credo che potrai essere sempre orgo gliosa di tuo padre così come io lo sono di te.
Ricordati che ci vorranno ancora molti anni di lotta e anche tu, quando sarai una donna, dovrai fare la tua parte in questa lotta. Nel frattempo bisogna prepararsi, bisogna essere una vera rivoluzionaria, il che alla tua età vuol dire imparare molto, il più possibile, ed essere sempre pronta ad appoggiare le cause giuste. Inoltre obbedisci a tua madre e non credere di aver capito tutto prima del tempo. Verrà il momento per questo.
Devi lottare per essere fra i migliori a scuola. Migliore in ogni senso, e lo sai cosa vuol dire: studio e atteggiamento rivoluzionario e cioè buona condotta, serietà, amore alla rivoluzione, cameratismo, ecc. Io non ero c osì quando avevo la tua età, ma vivevo in una società diversa dove l'uomo era nemico all'uomo.
Ora tu hai il privilegio di vivere in un'altra epoca, un'epoca di cui bisogna esser degni.
Non ti dimenticare di girare ogni tanto per casa per dare un occhio ai fratellini e consigliarli a studiare e a comportarsi bene. Bada soprattutto ad Aleidita che ti sta molto a sentire perché sei la sorella maggiore.
Be', vecchia mia, ti ripeto: spero che tu faccia un bel compleanno. Dai un abbraccio a tua madre e a Gina, e ricevine tu uno grande grande e fortissimo che valga per tutto il tempo che non ci vedremo, dal tuo

papà
 

Lettera ai suoi figli

Ai suoi figli
Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto:
Se un giorno doveste leggere questa lettera, sarà perché non sarò più fra di voi.
Non vi ricorderete quasi più di me e i più piccoli mi avranno dimenticato.
Vostro padre è stato un uomo che ha agito secondo il suo pensiero, e che è stato sicuramente fedele alle sue convinzioni.
Crescete come bravi rivoluzionari.
Studiate molto per poter padroneggiare la tecnica, che permette di dominare la natura. Ricordatevi che è la Rivoluzione a essere importante e che ciascuno di noi, preso isolatamente, non valle nulla.
Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la più bella qualità di un rivoluzionario.
Bambini miei, spero di vedervi ancora. Un grande e forte bacio da
Papà

 

Lettera ai suoi genitori

1 aprile 1965
Cari vecchi,

Sento di nuovo sotto i talloni i fianchi di Ronzinante, riprendo la strada, scudo al braccio.
Sono quasi dieci anni che vi ho scritto una lettera d'addio. Se ricordo bene, mi lamentavo di non essere un soldato migliore e un miglior medico; medico, non m'interessa più, e come soldato non sono poi così male.
Non è cambiato nulla di fondamentale, se non che sono molto più consapevole, che
il mio marxismo si è approfondito e decantato. Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che vogliono liberarsi, e sono coerente con ciò che credo.
Molti mi tratteranno come un avventuriero, e lo sono, ma di un genere diverso, e di quelli che rischiano la pelle per difendere le proprie convinzioni.
Può darsi che stavolta sia l'ultima. Non la cerco, ma è nel calcolo logico delle probabilità. Se così fosse, vi abbraccio per l'ultima volta.
Vi ho amati molto, ma non ho saputo dar voce alla mia tenerezza.
Nei miei atti sono molto rigido e credo che talvolta non mi abbiate capito. È vero,
non era facile capirmi. Oggi, semplicemente credetemi.
Adesso, una volontà che ho affinato con gusto d'artista sosterrà le mie gambe molli
e i polmoni affaticati. Andrò fino in fondo.
Ricordatevi di tanto in tanto di questo piccolo condottiero del XX secolo. Un bacio a Celia, a Roberto, Juan, Martín e Patotín, a Beatriz, a tutti. Vi abbraccio, vostro figlio prodigo e recalcitrante,

Ernesto

 

Lettera alla madre, giugno 1955


OGGI, RICORDANDOMI DI TE, MI E' NATA, COME NEI TANGHI,

UNA MELANCONICA NECESSITA' DI RIMPIANTO...

L'ESSENZIALE E' CHE MI SENTO "DA TANGO" VALE A DIRE

UN PO' ARGENTINO.

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Ultimo aggiornamento: 17-08-03.

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