Le
opere
I
Diari Intimi
Si raccolgono generalmente sotto il titolo Diari intimi alcune
serie di appunti, riflessioni, progetti letterari nonché un abbozzo di
confessioni - diario che Charles Baudelaire scrisse tra il 1851 e la sua morte,
e che vennero pubblicate postume tra il 1880 e il 1910. Il titolo ella prima
serie, Razzi (Fusées, 1851- 57 circa) è stato suggerito all'autore
da una osservazione dei Marginalia del poeta americano Edgard Allan Poe. Sono
brevi note sintetiche, ora crude ora fervide, nella quale l'autore esprime di
getto le sue idee su Dio, la donna, il suo concetto del bello, gli avvenimenti
di tutti i giorni: "Anche se Dio non esistesse, la religione resterebbe
santa e divina "; " L'amore assomiglia molto a una tortura o a una
operazione chirurgica
uno dei due amanti è il carnefice o il chirurgo
"; l'altro il paziente o la vittima "Ho trovato la mia definizione
del mio bello
E' qualcosa di ardente e triste, qualcosa di un poco vago,
che lascia libero corso alle congetture." Sono annotazioni che spesso anticipano
frasi e concetti che si ritrovano in molti brani dei Fiori del male e dei Poemetti
in prosa. Anche il mio cuore messo a nudo (Mon coeur mis à nu, 1861 in
poi) risale a una ispirazione dei Marginalia di Poe: anzi, è la accettazione
della sfida lanciata dall'americano a tutta l'umanità: " Se qualche
ambizioso volesse rivoluzionare l'universo del pensiero umano
. Avrebbe
solo da scrivere un piccolissimo libro: Il mio cuore messo a nudo. Ma nessuno
osa scriverlo . nessuno oserà mai. Nessuno potrebbe scriverlo, anche
se lo osasse ". Baudelaire osa, e in questo libro accumulerà "
tutte le sue collere e le sue tristezze". " Sarà un libro di
rancore " scrive alla madre nel 1865. " Certo, tu e il mio patrigno
vi sarete rispettati. Ma, raccontando come sono stato educato, la maniera con
cui si sono formate le mie idee e i miei sentimenti, voglio far sentire incessantemente
che mi sento estraneo alla società e ai suoi culti. "In verità,
il " grande libro che eclisserà le Confessioni di Jean Jaques Rousseau
" resterà allo stato embrionario. Ma, forse proprio per questo,
nella sua aridità, nella evocazione di immagini felici, negli utopistici
progetti di nuovi lavori, questo frammentario " diario di un'anima "
ha ai nostri occhi un elevatissimo valore umano, affettivo e artistico. Fondamentali,
per una adeguata conoscenza di Baudelaire, sono Le lettere alla madre, doloroso
epistolario - confessione che secondo il poeta non avrebbe mai dovuto venir
pubblicato: " Possano simili confessioni non essere mai conosciute dagli
uomini ". recentemente, sotto il titolo Lettere ai familiari, è
stata pubblicata in tutto il mondo una serie di lettere del poeta scoperte nel
1966, e che si riferiscono principalmente al periodo poco noto della giovinezza
una attenta e meditata lettura dei Diari e delle Lettere è il miglior
modo per accostarsi al Baudelaire - uomo - che - soffre, per riuscire a penetrare
più a fondo nel suo universo poetico e umano. Annotazioni per lo più
di carattere vario, nuovi progetti e cenni autobiografici contengono infine
i fogli sparsi che la critica ha raccolto sotto i nomi di Frammenti, Pagine
di taccuino e Nota autobiografica, che Baudelaire aveva preparato in occasione
della domanda di ammissione alla Académie Française.
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