N
elle scorse settimane I DEMOCRATICI hanno condotto un
sondaggio tra le famiglie di CAPOTERRA finalizzato a rilevare i loro
bisogni e le priorità come vengono percepite dai residenti nei
diversi "quartieri".
Sono stati effettuati circa 500 contatti telefonici, da parte di
intervistatrici, per sottoporre alle famiglie un questionario.
I nominativi delle persone da contattare sono stati estratti dall’elenco
telefonico di Capoterra, in maniera casuale e in un numero
proporzionale agli abitanti dei singoli quartieri al fine di
disporre di un campione il più possibile rappresentativo della
popolazione ivi residente.
E’ da rilevare comunque che il campione assunto
non può essere considerato scientificamente rappresentativo
della popolazione in esame in quanto non è stato dimensionato
tenendo conto delle caratteristiche, che contraddistinguono un
campione scientificamente rappresentativo, quale età, sesso,
professione, titolo di studio, ecc..
Pur tenendo conto dei limiti sopradetti il sondaggio fotografa
abbastanza bene le attese dei capoterresi.
Nell'elaborazione delle risposte non si è tenuto conto di quelle di
coloro (circa 50) che hanno dichiarato di non voler rispondere al
questionario: è da rilavare che tale risultato si è avuto al 90 %
in un solo quartiere.
I risultati ottenuti, letti con un ottica sociologica,
fotografano una Comunità fortemente disaggregata: una metà della
popolazione ignora l’altra e viceversa. Pregiudizi da entrambe la
parti, luoghi comuni, alterigia e vittimismo non hanno ancora
consentito di sviluppare nella popolazione il senso dell’appartenenza.
Anche le numerose barriere fisiche, elevate distanze tra i
diversi quartieri, sbarramenti quali recinzioni o cancellate di
ingresso, mancanza di una adeguata viabilità ed assenza di una rete
di trasporti e servizi distribuiti nel territorio, contribuiscono e
perpetuano una situazione che ancora non ha consentito di sviluppare
a Capoterra quelle sinergie che di solito si sviluppano nelle
comunità di cittadini che si integrano pur provenendo da esperienze
e culture diverse (vedasi gli Stati Uniti).
E questa deve essere la missione della politica de
I DEMOCRATICI.
Un’altra considerazione di tipo generale, che è emersa dal
sondaggio, è quella della richiesta all’Ammistrazione di essere
ben a conoscenza dei problemi dei cittadini percependone i bisogni e
dando risposte adeguate. Molti cittadini ormai si domandano: noi
paghiamo l’ICI, l’addizionale comunale IRPEF ed in cambio dal
Comune cosa abbiamo? Ci paghiamo la luce, ci asfaltiamo le strade,
paghiamo lo smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue, ci
paghiamo il trasporto dei nostri figli a scuola, in cambio cosa ci
dà l’Amministrazione?
Sono interrogativi a cui I DEMOCRATICI
si impegnano a dare adeguate risposte.
In particolare le priorità elencate dai cittadini sono state nell’ordine:
- disponibilità nel territorio di servizi distribuiti,
- assistenza sociale e in genere sviluppo di condizioni per
migliore la qualità della vita,
- migliore rete di trasporti e viabilità per integrare i
quartieri,
- sviluppo di progetti per favorire l’occupazione, specie
giovanile,