XALCE.GIF (18700 byte)IL MUFLONE   sangl_anim2.gif (11005 byte)

 

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Il muflone è selvatico di grande soddisfazione per il cacciatore animale piuttosto scaltro, con dei sensi acutissimi, non si fa sorprendere facilmente. Essendo una specie gregaria tutto l'anno ha sempre in attività un apparato difensivo notevole, formato da molti occhi, molte orecchie, molti nasi. E' vero che conta soltanto la vecchia capobranco, perchè solo al suo roco fischio tutti si mettono in allarme, e quando si muove lei tutto il branco le si mette dietro in fila indiana; ma è parimenti vero che se questa è un momento distratta, un qualsiasi membro del branco può segnalare il pericolo, richiamando l'attenzione della "capa". Sarà lei che lo valuterà ed eventualmente deciderà per la fuga, non un qualsiasi altro elemento del branco. Il comportamento del muflone varia molto a seconda dell'ambiente in cui si trova, e pertanto dobbiamo tenerne conto quando cacciamo. Il muflone viene cacciato principalmente alla cerca, tecnica faticosa che richiede una gran conoscenza dei luoghi e delle abitudini del selvatico. E' vero che il muflone è molto abitudinario, quindi risulta molto costante la sua presenza in certe aree di pascolo, e pure che gli itinerari di spostamento e di fuga sono sempre gli stessi. E' però comunque vero che si muove in continuazione tutto il giorno e quindi non è sempre facile " incocciarlo ". Un muflone ha bisogno di reperire circa 4 kg. di sostanze alimentari, che nei terreni spesso poveri in cui vive non sono poi così facili da trovare, quindi in autunno-inverno pascolerà sicuramente da 4 a 7 ore circa al giorno. Però i suoi spostamenti non sono dettati solamente dalle necessità alimentari, ma anche dal suo nervosismo e forse dal bisogno psicologico di muoversi, forse, per distanziare il nemico. E' animale spiccatamente gregario, e vive tutto l'anno in branchi o gruppi familiari praticamente unisessuali: da una parte il branco con le femmine di ogni età, i piccoli e i maschietti dell'anno prima, dall'altra parte, non necessariamente vicina, il branco dei maschi restanti. Ovviamente nel periodo degli amori i maschi si ricongiungono alle femmine, e combattono con molta foga per la loro conquista. Talvolta si sente distintamente a notevole distanza il cozzo violento delle corna degli arieti, che non "duellano" con schermaglie a distanza ravvicinata, ma prendono la rincorsa e si gettano con foga l'uno contro l'altro. Per la caccia alla cerca in montagna va bene l'attrezzatura da camoscio: arma precisa con un calibro radente, non inferiore ai 6,5 mm ed una buona palla, non troppo leggera, perchè il muflone è molto duro, incassa senza dimostrare di essere stato colpito e fugge in gran carriera dietro il branco, magari schiantandosi dopo 100/200 metri, ma ormai fuori dalla vista del cacciatore.

 

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