Campagnolo Srl
L'attività Campagnolo prende l'avvio nel 1933 in una piccola
officina di Vicenza. Il suo fondatore - Tullio Campagnolo - agli inizi
degli anni 20 è una giovane promessa del ciclismo italiano.
E' proprio da una di queste gare ciclistiche, esattamente l'11 novembre
1927, che nasce l'avventura progettistico-industriale Campagnolo. Da
una sconfitta, al Passo Croce d'Aune sulle Dolomiti, causata dalle avverse
condizioni atmosferiche, nasce la prima idea Campagnolo, un bloccaggio
rapido per i mozzi delle ruote che segnerà con le altre lo sviluppo
della bicicletta sportiva moderna.
L'attività Campagnolo prende l'avvio nel 1933 in una piccola
officina di Vicenza. Il suo fondatore - Tullio Campagnolo - agli inizi
degli anni 20 è una giovane promessa del ciclismo italiano.
Nel 1930 viene brevettato e presentato ufficialmente al mondo della
meccanica di precisione per lo sport il famoso cambio "a bacchetta".
E' solo il primo passo: nuovi proggetti e brevetti mutano radicalmente
il mondo del ciclismo e, attraverso le testimonianze dei più
grandi campioni del tempo, i prodotti Campagnolo diventano sinonimo
di successi e di vittorie.
Dalle vittorie alla notorietà il passo è breve e la Campagnolo,
a fronte delle crescenti richieste dei diversi mercati, deve adeguarsi
e svilupparsi anche dimensionalmente. Anche le più grandi aziende
costruttrici di biciclette, tra le più famose dell'epoca, iniziano
ad usare con successo i prodotti Campagnolo.
Dal "cambio a bacchetta" si passa al cambio a parallelogramma
articolato che apre la strada al ciclismo moderno e che lega indissolubilmente
il nome dell'inventore al componente. Il decennio tra il 1930, anno
in cui fu depositato il primo brevetto, e il 1940 rappresenta il periodo
di avvio della Campagnolo. Tullio Campagnolo cessa la sua attività
agonistica per impegnarsi solo nell'attività imprenditoriale.
I fattori che determinato il suo successo sono l'esperienza diretta,
la tenacia, il perfezionismo tecnico ed il forte senso della pubblicità
che legherà il nome dei più famosi corridori di quel tempo
al cambio Campagnolo. Nel 1940 Tullio Campagnolo assume il suo primo
dipendente. Nell'immediato dopoguerra l'azienda registra un bruciante
successo che permette di aumentare rapidamente le dimensioni arrivando
ad avere nel 1950 ben 123 dipendenti ed entrando così a far parte
della media industria vicentina. Tullio Campagnolo non smette di ricercare
nuove soluzioni tecniche; dopo il cambio ed il deragliatore dà
inizio alla produzione di pedivelle, freni, sterzi, guarniture. Alla
base di tutti questi nuovi brevetti vi è sempre una grande attenzione
al mercato, e costante è la ricerca verso il miglior connubio
tra funzionalità ed estetica con la massima cura per ogni dettaglio.
Nel 1960 ha inizio il periodo di forte espansione della Campagnolo.
Nel 1968 viene presentato il primo gruppo completo. La fama della qualità
e delle innovazioni tecniche dell'azienda travalica i confini nazionali:
nuovi mercati si aprono e nuove campate si aggiungono allo stabilimento
di Corso Padova finchè nel 1981 la Campagnolo trasferisce l'unità
produttiva nel nuovo attuale insediamento di Via della Chimica. Successivamente
viene realizzato un nuovo stabilimento ad Arcugnano (VI) per la produzione
di cerchi e ruote.
Nel 1995 la Campagnolo si è ulteriormente ampliata attraverso
l'apertura di un nuovo stabilimento a Vicenza, in via dell'Economia,
per la produzione di cerchi di gamma media.