Centro studi Castelli
Castelli nasce nel 1877 a Bologna come "bottega di ebanisteria", una sorta di laboratorio artigiano di qualità. Nel 1939 prende forma come attività di tipo industriale. Iniziano quindi produzioni significative di mobili in legno.
Nel 1947 inizia la produzione di oggetti destinati al settore del mobile per ufficio. Da subito la particolare attenzione allo sfruttamento ottimale dei luoghi di lavoro portano l'azienda a collocarsi tra le realtà più significative nel settore del mobile per ufficio.
Negli '60-70' c'è la svolta verso la creazione di prodotti "design oriented" e contemporaneamente verso la certificazione dei prodotti secondo le normative dei singoli paesi.
Tra gli anni '70-90' ci sono i primi riconoscimenti nazionali ed internazionali (come Il PREMIO SMAU DI INDUSTRIAL DESIGN nel 1971 per la seduta PLIA e nel 1979 per il sistema di sedute Vertebra. o il Compasso d'Oro nel 1981 sempre per Vertebra, nel 1987 per Dalle 9 alle 5 e nel 1989 per il sistema Guya ) e l'espansione verso mercati esteri come il Nord Europa e l'Est asiatico, fino ad arrivare a far parte del colosso americano Hawort (1992).
La Castelli oggi distribusce i propri prodotti nei mercati mondiali pił importanti. L`innovazione tecnologica e lo studio di nuovi sistemi d`arredo per ufficio progettati con il principio della qualitą totale e del prodotto design-oriented sono l`investimento, costante negli anni, dei progetti firmati "Castelli". La progettazione in Castelli pone alla base di tutto la soddisfazione del cliente, anticipando le sue esigenze con prodotti e servizi di qualita' elevata e costante.
Anche avendo negli anni collaborato con diversi designer, producendo le loro idee e ottenendo anche importanti riconoscimenti (Richard Sapper - Dalle nove alle cinque) l`azienda si avvale di un valido studio di progettazione interno autore del sistema di sedute per ufficio operativo "Guya".
Castelli nasce nel 1877 a Bologna come "bottega di ebanisteria", una sorta di laboratorio artigiano di qualità. Nel 1939 prende forma come attività di tipo industriale. Iniziano quindi produzioni significative di mobili in legno.
Nel 1947 inizia la produzione di oggetti destinati al settore del mobile per ufficio. Da subito la particolare attenzione allo sfruttamento ottimale dei luoghi di lavoro portano l'azienda a collocarsi tra le realtà più significative nel settore del mobile per ufficio.
Negli '60-70' c'è la svolta verso la creazione di prodotti "design oriented" e contemporaneamente verso la certificazione dei prodotti secondo le normative dei singoli paesi.
Tra gli anni '70-90' ci sono i primi riconoscimenti nazionali ed internazionali (come Il PREMIO SMAU DI INDUSTRIAL DESIGN nel 1971 per la seduta PLIA e nel 1979 per il sistema di sedute Vertebra. o il Compasso d'Oro nel 1981 sempre per Vertebra, nel 1987 per Dalle 9 alle 5 e nel 1989 per il sistema Guya ) e l'espansione verso mercati esteri come il Nord Europa e l'Est asiatico, fino ad arrivare a far parte del colosso americano Hawort (1992).
La Castelli oggi distribusce i propri prodotti nei mercati mondiali pił importanti. L`innovazione tecnologica e lo studio di nuovi sistemi d`arredo per ufficio progettati con il principio della qualitą totale e del prodotto design-oriented sono l`investimento, costante negli anni, dei progetti firmati "Castelli". La progettazione in Castelli pone alla base di tutto la soddisfazione del cliente, anticipando le sue esigenze con prodotti e servizi di qualita' elevata e costante.
Anche avendo negli anni collaborato con diversi designer, producendo le loro idee e ottenendo anche importanti riconoscimenti (Richard Sapper - Dalle nove alle cinque) l`azienda si avvale di un valido studio di progettazione interno autore del sistema di sedute per ufficio operativo "Guya".
Negli anni si è distinto per la peculiare capacità di saper unire un ottimo design estetico ad un altrettanto ottimo design funzionale. Ricordiamo il Premio Smau di Industrial Design nel '71 per Plia e nel '79 Vertebra, il Premio Compasso d'Oro nell '81 per Vertebra e nell '89 per Guya.
