Fra galli e capponi...

Maurizio Falqui Cao

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo incontrato Mario Picciau il candidato più votato nelle passate elezioni comunali. Fra ricordi passati e intenzioni future il Consigliere di "Sestu Domani" ha mostrato tutto il proprio carattere e la voglia di combattere contro chi non onora il ruolo difensore degli interessi sestesi.

Lei è stato il candidato più votato nelle ultime elezioni comunali e in Consiglio è fra i più rispettati. Quali le ragioni di questo successo?

Negli ultimi cinque anni gli agricoltori sestesi non hanno visto nell'amministrazione comunale una loro alleata e con queste elezioni hanno voluto dire che non volevano continuare ad essere abbandonati e che avevano bisogno di persone di cui potessero fidarsi. Io ho dedicato tre giorni alla mia campagna elettorale, perché i problemi di lavoro mi impegnavano completamente e avevo preso precedenti impegni che non volevo tradire. Se tre giorni sono stati sufficienti è perché i sestesi mi hanno sempre conosciuto come uno che non si è mai risparmiato, che se ha potuto dare una mano ad altri lo ha fatto senza troppi indugi e che non ha mai promesso di risolvere i problemi di chi glielo chiedeva senza impegnarsi a fondo. E' per questo che spesso in Consiglio sono furioso: molti si preoccupano solo di non fare brutta figura e non capiscono che quello che ciascuno di noi deve fare e dare un aiuto serio per risolvere i problemi concreti e reali della gente…

In effetti talvolta esprime critiche violentissime che i consiglieri di maggioranza incassano con soggezione e in silenzio, quasi avessero timore di contraddirla. Non sarà che in Consiglio abbondano i "polletti" ma mancano veri "galli da combattimento"?

Certo che mancano i "galli", ma la colpa è di chi ha voluto gente senza esperienza politica, senza consapevolezza dei problemi veri, che non capisce neanche che quando si fa un'interrogazione non è per mettere in difficoltà un assessore, ma è per portare all'attenzione del Consiglio l'esistenza di un problema che spesso il cittadino vive con preoccupazione e che meriterebbe almeno di essere ascoltato con rispetto.

Dalla sua posizione potrebbe quindi esprimere un giudizio su ciascun consigliere. Ci dica soltanto chi l'ha deluso e chi invece l'ha maggiormente colpita.

I giudizi cambiano di giorno in giorno con le azioni che vengono o non vengono compiute e comunque dipendono da cosa mi aspettassi da ciascuno. Renzo Loi in passato aveva mostrato capacità amministrative e avevo fiducia che sarebbe stato pronto ad occupare un ruolo di maggiore responsabilità, capace anche di fare da guida per altri meno validi di lui. Di Antonio Loi non pensavo che avrebbe dato tanta importanza al ruolo di consigliere e che si sarebbe impegnato così a fondo.

Parliamo un po' d'agricoltura. Il Sindaco Taccori ha dichiarato che il merito della sconfitta del morbo della lingua blu a Sestu è anche dell'assessorato comunale. Come tecnico, qual è il suo giudizio sull'azione di questa amministrazione?

Onofrio Farris è un mio amico ma come consigliere d'opposizione ne devo rimarcare la mancanza di esperienza politica, cosa che, per far bene in un Comune come Sestu, è fondamentale. Oggi, in questa amministrazione è un po' come una colomba in una gabbia di falchetti… Certo, come orticoltore è un vero professionista e sia lui che i suoi familiari hanno tutta la mia stima.

Parliamo di cultura. C'è da scegliere il nome della nuova scuola elementare che fa capo alla neonata seconda direzione didattica e c'è chi propone di intitolarla ai due maestri Cossa. Lei che ne pensa?

Erano due persone eccezionali che meritano tutto il nostro rispetto ma una proposta come questa, sicuramente figlia dell'affetto e dell'ammirazione che tutti portiamo per loro, rischierebbe di non essere compresa e di non rendere giustizia a Luigi e Teresa. Credo quindi che la scuola debba essere dedicata ad altri. Personalmente sono molto legato al ricordo del dott. Giuseppe Lussu che meriterebbe qualche ricordo, anche se penso che in questa occasione, occorrerebbe cercare nelle famiglie Cocco-Ortu e Ugo persone che hanno dato lustro al nome di Sestu nel campo culturale e nel campo politico dove ai primi del '900 ci hanno dato anche un ministro. Sestu però li ha pressoché ignorati, forse anche perché erano liberali veri e, nel dopoguerra, certe idee non andavano di moda…

Parliamo un po' del prossimo futuro politico. Sul piano generale la notizia più importante è che sembra che il Polo candiderà Michele Cossa alla Camera dei Deputati, ed in effetti negli ultimi tempi ha partecipato a poche sedute del Consiglio comunale e, se venisse eletto, probabilmente vi parteciperebbe ancora meno. A Suo avviso, la popolazione sestese dovrebbe augurarsi che venga eletto o dovrebbe sperare che non diminuisca ulteriormente l'aiuto che offre a questa amministrazione?

Il Cossa Sindaco e il Cossa consigliere regionale sono due cose diverse e vanno giudicati con attenzione. Io ritengo che per potersi presentare come un buon amministratore locale avrebbe dovuto dimostrare capacità di governo del territorio e attenzione per gli interessi di tutte le forze economiche sestesi. Da un lato, dunque, avrebbe dovuto essere capace di far approvare il Piano Urbanistico Comunale e i Piani Particolareggiati, predisponendoli con una visione di più ampio respiro, improntata alla comprensione dei problemi sociali che Sestu avrà fra dieci, quindici anni e, insieme, senza dimenticare le attuali forze economiche interne al paese; dall'altro, sul Centro Agroalimentare avrebbe dovuto capire che il centro poteva essere utilissimo cinque anni fa, in una realtà come quella lombarda, fatta di milioni di consumatori e di tantissimi piccoli e medi operatori, ma che qui nel Campidano, senza l'appoggio di Cagliari e con la grande distribuzione che c'è oggi, non è nell'interesse degli agricoltori una mega cattedrale che moltiplichi i costi di intermediazione senza offrire i servizi che realmente servono ai sestesi. Insomma, con tutta la stima per provo per lui, non credo che Michele Cossa, come Sindaco, abbia saputo dimostrare capacità gestionali di rilievo.

Infine, una domanda sul piano politico personale: si dice che lei sia fra i consiglieri più "corteggiati"…

Sono stato molto amico di tanti consiglieri di maggioranza, ai tempi della Democrazia Cristiana e godo della stima di tanti altri uomini di valore, ecco perché mi "corteggiano". Però questa maggioranza, per come è stata costruita, non dà garanzie di sapere affrontare i problemi dei sestesi: per aiutare le persone e risolverli, non basta la buona volontà, posto che ci sia, ma occorre anche una discreta capacità amministrativa e una lunga esperienza maturata in partiti, movimenti, associazioni… Se oggi impegnassi il mio nome assieme a quello di questa maggioranza non lo potrei fare certo con la sicurezza che domani combineremo qualcosa di buono.