Il Cespuglio, gli arbusti e l'ambiente

L'Ammirator del Bardo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gran capitano novellamente elesse
Estrema potentia di mondo entero.
Ombra di suspicion comparve tosto:
Rival suo di poco discosto
Grave 'ncolpazione di fraude chiesse
E forte di più voti e fiero
Brandì approvazioni a lui concesse;
Un novello computo ratto fu posto
Seguito da altri; ma 'nvano
Habe sperato lo popol sovrano.

Entrato nella candida magione,
Lo maggiorente ben poco si cura
Asconder lo debito a chi per lui
Mecenate fu: per l'altrui
Benefizio a venir esser cagione
Ignobil, vile di sicura
Ecatombe, abietta sovversione
Ne li patti solenni cui
Temenza non ebbe a sciogliere,
Esser lui ruina non pare cogliere.

Battendo lo rival d'olivo avvolto
Enotrio sol s'appresta a governare
Ridando a' patrii lidi sicurtate,
Libertate e iustitia, vate
Unto dal Signor: poscia c'ebbe 'nvolto
Seguaci sui di vesti rare,
Ché arcano d'onte gravi stia sepolto,
Omai securo di sua protestate,
Non curo di forti allianze
In pochi dì raffredda le speranze.

E l'espero popol attende ancor
L'aere puro, limpide acque chiare,
Anco per sua che dee venir prole;
Ma di spendita grossa mole
Buttar non vonno l'agiati signor
Intenti sol a profittare
E a lordar lo mondo per lo favor
Non altrui né venturo. Già lo sole
Troppo l'eter nostro riscalda
E nostra speme si rinsalda.

Ausonio capitan guarda al Cespuglio
Idolo suo n'ha fatto sacro:
Ugual pensiero per uguale utilità:
Trarre profitto dall'intruglio
O inorpellar a tutti verità!