Sopportatori di handicap

Rita Sotgiu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come sapete sono molti i bambini portatori di handicap che frequentano le scuole ma per la legge dei numeri e dei conti da quadrare il prossimo anno scolastico ci sarà una drastica riduzione del numero delle insegnanti di sostegno assegnate alle loro classi. Anche Sestu non è stata risparmiata e in particolare nella scuola elementare "San Giovanni Bosco" di Via Repubblica avremo solo tre insegnanti a fronte di ben nove bambini portatori di handicap. Questa notizia ha avuto su di me l'effetto di uno schiaffo ricevuto all'improvviso e senza motivo e la mia reazione non è stata certo quella di porgere l'altra guancia perché in gioco ci sono i bambini e il progresso civile di un paese e vorrei che anche a voi facesse lo stesso effetto. Sono sempre i più deboli e indifesi a pagare ed è per questo che il problema investe tutta la comunità e non solo quella scolastica. Non dobbiamo credere che il problema non sia nostro perché grazie a Dio i nostri figli sono normali oppure di non poter fare nulla per risolverlo o peggio ancora che la soluzione sia nel ritirare quei bambini da scuola. Non dobbiamo permettere che la nostra coscienza civile fatta di solidarietà e di grande partecipazione ai problemi sociali sia solo il vestito buono della festa da indossare la domenica o nelle occasioni ufficiali una volta che si è smesso quello di tutti i giorni fatto di indifferenza e di egoismo. I sestesi in molte occasioni hanno dimostrato di essere una comunità unita e compatta capace di condividere, ad esempio, il dolore di due genitori, come è avvenuto di recente per il piccolo Gabriele Piga, stringendosi intorno a loro per non farli sentire soli, quella partecipazione così sentita e numerosa non poteva essere solo pietismo unito alla morbosa curiosità per il dolore altrui. Non voglio e non posso credere che metteremo a posto la nostra coscienza pensando che tanto per quei bambini non ci sono possibilità di recupero, non si integreranno mai, hanno problemi troppo gravi per vivere con i normali ma se qualcuno tra noi la pensa così e se per di più è il genitore di un bambino che frequenta la classe di un "handicappato" forse è il caso di fargli presente che la mancanza dell'insegnante di sostegno si ripercuoterà anche sull'attività didattica e sul rendimento scolastico del proprio figlio. Se non vogliamo mobilitarci a favore di una scuola giusta ed equa e dare il nostro sostegno alle famiglie di quei bambini, a tutta l'istituzione scolastica, al comitato dei genitori, a tutti coloro che vogliono fare qualcosa, ecco allora facciamolo nell'interesse dei nostri figli. Per ora non sono in grado di dirvi concretamente quali saranno le azioni che verranno intraprese in difesa dei nostri bambini ma vi informeremo in ogni modo possibile e attraverso le pagine del nostro giornale, come sempre attento e sensibile. Sono fermamente convinta che rifletteremo su questa situazione e non faremo finta di nulla ma anzi la nostra comunità sopporterà con quei bambini il peso del loro handicap sentendolo come proprio. Vi prego, non smentitemi.