Servizi da Elmas

Domande a Pinuccio Collu, Sindaco di Elmas

Giuseppe Cani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo tanti anni di impegno nel volontariato di ispirazione cattolica, lei ha deciso di accettare di guidare una coalizione in cui le forze di centro (popolari) e di sinistra (DS, SDI, Rifondazione Comunista) si ritrovano assieme. Pensa che queste forze, tradizionalmente avverse ad Elmas, riusciranno a collaborare?

Sono nato e cresciuto in una famiglia cattolica, che ha dato alla Chiesa anche un sacerdote; la mia non è quindi solo un'ispirazione, ma una ferma e matura esperienza di fede, che come tale, negli anni della maturità, è naturalmente sfociata nell'impegno in prima linea.
Ho lavorato soprattutto nei luoghi del bisogno e del disagio, privilegiando, nelle ACLI, negli ultimi anni, un impegno teso a diffondere e coltivare processi culturali che possano portare altri a condividere anche i valori sociali del cattolicesimo. La scommessa quindi che ho fatto, nell'accettare la proposta di guidare una lista di centrosinistra, è stata quella di tentare di coniugare appunto le due grandi culture della tradizione politica italiana, quella laica e quella cattolica, poiché ritengo che esse possano naturalmente coesistere ed essere di riferimento per coloro che, come noi, vogliono tendere al bene comune di tutta la cittadinanza. Quelle che lei chiama "avversità" di rapporti tra le forze che compongono la maggioranza, io le ritengo ormai superate dalla storia, e, se non altro, dalle urgenze che Elmas lamenta da ormai troppo tempo.
A mio avviso ci sono quindi ad Elmas tutti i presupposti per una proficua collaborazione tra tutte le forze di centrosinistra, e su questo gioco la mia stessa carica di Sindaco.

Vuole spiegare il senso del motto "Solidarietà e sviluppo" che ha caratterizzato la sua lista?

Gli amici che hanno lavorato al tavolo della coalizione, più esperti di me in questioni elettorali, sostengono che il motto della lista è elemento fondamentale per l'esito della campagna elettorale. Il simbolo ed il motto di una lista consentono, infatti, di focalizzare subito gli elementi che ne contraddistinguono l'ispirazione e gli obiettivi principali.
Quello che, in sede di definizione della lista e del programma, poteva diventare un ostacolo è diventato una risorsa. Noi, infatti, ci siamo ritrovati assieme attorno ad un programma condiviso, e da questo non è stato difficile derivarne i due punti cardine: "solidarietà e sviluppo".
Noi vogliamo che Elmas cresca, e che cresca davvero. Ma in modo equilibrato, sano, pulito, ordinato ed equo. Non possiamo consentire che nel nostro paese aumentino alcuni squilibri, peraltro già presenti. Non possiamo consentire che si fermi lo sviluppo. Dobbiamo allora adoperarci affinché modernità e equità camminino di pari passo, e che questo avvenga celermente: questo sarà il nostro impegno!

Nella campagna elettorale avrà avuto modo di incontrare tanti cittadini. Quali sono i loro bisogni e le loro aspettative?

Con gli amici candidati ho girato praticamente tutto il paese; per me è stata anche l'occasione per rivedere tante persone, con le quali sono cresciuto, che le vicende della vita mi avevano fatto perdere di vista. E' stato già quello estremamente gratificante! Ed ho potuto notare che ciò che soprattutto i cittadini si attendono è di avere un Sindaco, un'amministrazione, che possano sentire propria, a loro vicina. Non piace l'idea del "palazzo", casa di pochi. I cittadini vogliono mantenere i contatti, parlare, esternare problemi ma anche idee, propositi.

Quali sono i punti di forza del programma della coalizione, che dovrebbero qualificarne l'azione amministrativa?

Elmas in quest'ultimo decennio è cresciuta in abitanti e in lottizzazioni., in parte retaggio delle scelte urbanistiche dei tempi in cui era ancora frazione di Cagliari. Ora si tratta di riequilibrare la crescita a favore dei servizi alla persona e alla collettività, così che si concretizzi ciò che noi, nel nostro programma, abbiamo chiamato "migliore qualità della vita" ad Elmas. Lo stesso P.U.C pone limiti al numero di abitanti che, stante le previsioni, non dovrebbe superare i 15.000 in un arco temporale relativamente lungo.
Per questo, il nostro programma punta sui servizi culturali, sull'ambiente e sulla valorizzazione dello Stagno, su un rapporto stretto con le Associazioni, sulla valorizzazione dei progetti formativi delle scuole, sulla prevenzione di ogni forma di disagio e emarginazione.
Il risanamento delle zone ad edilizia spontanea sarà un banco di prova per l'amministrazione, perché da esso deriverà un certo riequilibrio territoriale tra centro e periferia di Elmas e sarà anche l'occasione per inserire i Piani di Zona, che potrebbero dare risposte anche a nuove esigenze abitative.

In che modo intendete coinvolgere i cittadini nelle scelte amministrative?

Il comune è la casa di tutti, e tutti, nel rispetto delle regole, devono sentirsi a proprio agio negli uffici e nell'usufruire dei servizi amministrativi. Quanto prima pubblicheremo una Carta dei Servizi dell'amministrazione e la distribuiremo tra tutti i cittadini così che essi siano consapevoli della titolarità di diritti e doveri certi.
Per quanto riguarda le scelte importanti dell'amministrazione, già lo Statuto prevede una serie di strumenti (assemblee, referendum, consulte) che intendiamo pienamente valorizzare, coinvolgendo tutti i cittadini.
Intendiamo istituire la figura del Difensore civico, che unito al servizio sull'accesso agli atti amministrativi, costituirà un altro strumento di coinvolgimento e tutela del cittadino.

I giovani sembrano essere assai lontani dalla politica e dalla partecipazione alla vita pubblica. Come intendete coinvolgerli?

Intendiamo valorizzare il protagonismo giovanile, aiutando e affiancando le associazioni nelle quali già operano (sportive, culturali, musicali, ecc.), ma volgiamo anche coinvolgere quanti sono "per strada", portatori di bisogni inespressi e talvolta anche di disagi. Per questo nel nostro programma abbiamo inserito l'attivazione della Consulta Giovanile (che si affiancherebbe e potrebbe interagire con quelle già operanti delle Donne e degli Anziani), quale strumento dei giovani per far sentire la loro voce nei confronti del Comune, della Scuola, per intraprendere iniziative che non siano "di adulti per giovani", ma proprio "dei giovani per i giovani". In tal modo anche i ragazzi possono partecipare all'elaborazione dei progetti di diretto interesse e del Piano Socio Assistenziale in particolare, che costituisce il quadro di riferimento di tutte le azioni del Comune anche in materia di prevenzione del disagio giovanile.

I problemi del lavoro e della disoccupazione riguardano certamente anche Elmas. Quali iniziative intendete assumere in proposito?

Il problema del lavoro coinvolge, purtroppo anche ad Elmas, un numero rilevante e crescente di persone. Alle difficoltà d'impiego dei giovani, si aggiunge la perdita del posto di lavoro delle fasce meno professionalizzate e quindi più difficilmente reimpiegabili.
Su questo fronte le azioni che intraprenderemo saranno mirate a creare e rafforzare la cultura d'impresa e del lavoro e ad offrire opportunità per nuove iniziative economiche.
La realizzazione d'aree attrezzate per nuove imprese, l'utilizzo e la promozione degli incentivi per l'occupazione e per la costituzione di nuove iniziative produttive, l'attivazione d'interventi di formazione, l'apertura dello sportello unico per le imprese, il potenziamento del servizio "informalavoro", l'allargamento dell'area dei servizi anche nel sociale, la raccolta e la diffusione d'informazioni sul tessuto economico e produttivo locale e sulle sue potenzialità di sviluppo, rappresentano per noi fattori sui quali poter contare per realizzare nuove opportunità occupazionali.
Il nostro obiettivo è quello di contribuire, unitamente agli altri numerosi soggetti che si occupano delle problematiche del lavoro, ad invertire l'attuale trend negativo dell'occupazione, favorendo la nascita ed il potenziamento d'iniziative economiche, le sole che possano assicurare opportunità di lavoro per i promotori e per chi è alla ricerca di un impiego.