Dopo tanti anni di impegno nel volontariato di ispirazione cattolica, lei ha deciso di accettare di guidare una coalizione in cui le forze di centro (popolari) e di sinistra (DS, SDI, Rifondazione Comunista) si ritrovano assieme. Pensa che queste forze, tradizionalmente avverse ad Elmas, riusciranno a collaborare?
Sono nato e cresciuto in una famiglia cattolica,
che ha dato alla Chiesa anche un sacerdote; la mia non è quindi
solo un'ispirazione, ma una ferma e matura esperienza di fede, che come
tale, negli anni della maturità, è naturalmente sfociata
nell'impegno in prima linea.
Ho lavorato soprattutto nei luoghi del bisogno e del disagio, privilegiando,
nelle ACLI, negli ultimi anni, un impegno teso a diffondere e coltivare
processi culturali che possano portare altri a condividere anche i valori
sociali del cattolicesimo. La scommessa quindi che ho fatto, nell'accettare
la proposta di guidare una lista di centrosinistra, è stata quella
di tentare di coniugare appunto le due grandi culture della tradizione
politica italiana, quella laica e quella cattolica, poiché ritengo
che esse possano naturalmente coesistere ed essere di riferimento per
coloro che, come noi, vogliono tendere al bene comune di tutta la cittadinanza.
Quelle che lei chiama "avversità" di rapporti tra le
forze che compongono la maggioranza, io le ritengo ormai superate dalla
storia, e, se non altro, dalle urgenze che Elmas lamenta da ormai troppo
tempo.
A mio avviso ci sono quindi ad Elmas tutti i presupposti per una proficua
collaborazione tra tutte le forze di centrosinistra, e su questo gioco
la mia stessa carica di Sindaco.
Vuole spiegare il senso del motto "Solidarietà e sviluppo" che ha caratterizzato la sua lista?
Gli amici che hanno lavorato al tavolo della
coalizione, più esperti di me in questioni elettorali, sostengono
che il motto della lista è elemento fondamentale per l'esito della
campagna elettorale. Il simbolo ed il motto di una lista consentono, infatti,
di focalizzare subito gli elementi che ne contraddistinguono l'ispirazione
e gli obiettivi principali.
Quello che, in sede di definizione della lista e del programma, poteva
diventare un ostacolo è diventato una risorsa. Noi, infatti, ci
siamo ritrovati assieme attorno ad un programma condiviso, e da questo
non è stato difficile derivarne i due punti cardine: "solidarietà
e sviluppo".
Noi vogliamo che Elmas cresca, e che cresca davvero. Ma in modo equilibrato,
sano, pulito, ordinato ed equo. Non possiamo consentire che nel nostro
paese aumentino alcuni squilibri, peraltro già presenti. Non possiamo
consentire che si fermi lo sviluppo. Dobbiamo allora adoperarci affinché
modernità e equità camminino di pari passo, e che questo
avvenga celermente: questo sarà il nostro impegno!
Nella campagna elettorale avrà avuto modo di incontrare tanti cittadini. Quali sono i loro bisogni e le loro aspettative?
Con gli amici candidati ho girato praticamente tutto il paese; per me è stata anche l'occasione per rivedere tante persone, con le quali sono cresciuto, che le vicende della vita mi avevano fatto perdere di vista. E' stato già quello estremamente gratificante! Ed ho potuto notare che ciò che soprattutto i cittadini si attendono è di avere un Sindaco, un'amministrazione, che possano sentire propria, a loro vicina. Non piace l'idea del "palazzo", casa di pochi. I cittadini vogliono mantenere i contatti, parlare, esternare problemi ma anche idee, propositi.
Quali sono i punti di forza del programma della coalizione, che dovrebbero qualificarne l'azione amministrativa?
Elmas in quest'ultimo decennio è cresciuta
in abitanti e in lottizzazioni., in parte retaggio delle scelte urbanistiche
dei tempi in cui era ancora frazione di Cagliari. Ora si tratta di riequilibrare
la crescita a favore dei servizi alla persona e alla collettività,
così che si concretizzi ciò che noi, nel nostro programma,
abbiamo chiamato "migliore qualità della vita" ad Elmas.
Lo stesso P.U.C pone limiti al numero di abitanti che, stante le previsioni,
non dovrebbe superare i 15.000 in un arco temporale relativamente lungo.
Per questo, il nostro programma punta sui servizi culturali, sull'ambiente
e sulla valorizzazione dello Stagno, su un rapporto stretto con le Associazioni,
sulla valorizzazione dei progetti formativi delle scuole, sulla prevenzione
di ogni forma di disagio e emarginazione.
Il risanamento delle zone ad edilizia spontanea sarà un banco di
prova per l'amministrazione, perché da esso deriverà un
certo riequilibrio territoriale tra centro e periferia di Elmas e sarà
anche l'occasione per inserire i Piani di Zona, che potrebbero dare risposte
anche a nuove esigenze abitative.
In che modo intendete coinvolgere i cittadini nelle scelte amministrative?
Il comune è la casa di tutti, e tutti,
nel rispetto delle regole, devono sentirsi a proprio agio negli uffici
e nell'usufruire dei servizi amministrativi. Quanto prima pubblicheremo
una Carta dei Servizi dell'amministrazione e la distribuiremo tra tutti
i cittadini così che essi siano consapevoli della titolarità
di diritti e doveri certi.
Per quanto riguarda le scelte importanti dell'amministrazione, già
lo Statuto prevede una serie di strumenti (assemblee, referendum, consulte)
che intendiamo pienamente valorizzare, coinvolgendo tutti i cittadini.
Intendiamo istituire la figura del Difensore civico, che unito al servizio
sull'accesso agli atti amministrativi, costituirà un altro strumento
di coinvolgimento e tutela del cittadino.
I giovani sembrano essere assai lontani dalla politica e dalla partecipazione
alla vita pubblica. Come intendete coinvolgerli?
Intendiamo valorizzare il protagonismo giovanile, aiutando e affiancando le associazioni nelle quali già operano (sportive, culturali, musicali, ecc.), ma volgiamo anche coinvolgere quanti sono "per strada", portatori di bisogni inespressi e talvolta anche di disagi. Per questo nel nostro programma abbiamo inserito l'attivazione della Consulta Giovanile (che si affiancherebbe e potrebbe interagire con quelle già operanti delle Donne e degli Anziani), quale strumento dei giovani per far sentire la loro voce nei confronti del Comune, della Scuola, per intraprendere iniziative che non siano "di adulti per giovani", ma proprio "dei giovani per i giovani". In tal modo anche i ragazzi possono partecipare all'elaborazione dei progetti di diretto interesse e del Piano Socio Assistenziale in particolare, che costituisce il quadro di riferimento di tutte le azioni del Comune anche in materia di prevenzione del disagio giovanile.
I problemi del lavoro e della disoccupazione riguardano certamente anche Elmas. Quali iniziative intendete assumere in proposito?
Il problema del lavoro coinvolge, purtroppo
anche ad Elmas, un numero rilevante e crescente di persone. Alle difficoltà
d'impiego dei giovani, si aggiunge la perdita del posto di lavoro delle
fasce meno professionalizzate e quindi più difficilmente reimpiegabili.
Su questo fronte le azioni che intraprenderemo saranno mirate a creare
e rafforzare la cultura d'impresa e del lavoro e ad offrire opportunità
per nuove iniziative economiche.
La realizzazione d'aree attrezzate per nuove imprese, l'utilizzo e la
promozione degli incentivi per l'occupazione e per la costituzione di
nuove iniziative produttive, l'attivazione d'interventi di formazione,
l'apertura dello sportello unico per le imprese, il potenziamento del
servizio "informalavoro", l'allargamento dell'area dei servizi
anche nel sociale, la raccolta e la diffusione d'informazioni sul tessuto
economico e produttivo locale e sulle sue potenzialità di sviluppo,
rappresentano per noi fattori sui quali poter contare per realizzare nuove
opportunità occupazionali.
Il nostro obiettivo è quello di contribuire, unitamente agli altri
numerosi soggetti che si occupano delle problematiche del lavoro, ad invertire
l'attuale trend negativo dell'occupazione, favorendo la nascita ed il
potenziamento d'iniziative economiche, le sole che possano assicurare
opportunità di lavoro per i promotori e per chi è alla ricerca
di un impiego.