Ogni giorno ci sono tante cose
belle da fare, alcune rilassanti, poco impegnative, verso le quali ci conduce
la nostra inclinazione, quando non si tratta di vera e propria indolenza;
altre necessarie, ma meno piacevoli. Così capita che, spesso, favorendo
le prime a discapito delle seconde, ci troviamo impreparati a decifrare
ciò che succede anche molto vicino a noi; sia perché deleghiamo
ad altri il faticoso compito di capire (salvo poi berci le loro interpretazioni),
sia perché "non abbiamo tempo da perdere" in questioni
noiose.
Noioso (non sempre) è, per esempio, assistere ai Consigli Comunali,
così la gente pensa bene di non frequentarli, a parte i soliti afiçionados,
perché: "tanto è sempre la solita minestra" oppure
perché si hanno cose più importanti da fare. Ma se il non
assistere alle sedute del Consiglio Comunale è una scelta indotta,
costretta, da decisioni prese dall'alto, allora una piccola riflessione
si impone.
Pare che la maggioranza che governa Sestu abbia risolto la sua crisi così,
consegnate alcune poltroncine e dato lustro al prestigino personale di alcuni,
si è ben pensato di convocare le sedute del C. C. del 17 e del 18
Aprile al mattino, impedendo, di fatto, a coloro che lavorano o studiano
di assistervi. Ma come? in democrazia, stimolare la partecipazione dei cittadini
non dovrebbe essere uno degli obiettivi primari? Quale politico non sarebbe
felice di avere a che fare con individui consapevoli? O meglio, chi è
il politico che ambisce ad avere cittadini inconsapevoli? Credo che ad una
domanda di questo tipo non ci sia nessuno disposto a farsi sorprendere con
la mano sollevata.
Allora qual è il motivo di fondo di una scelta così impopolare?
Le risposte possono essere tante e ognuno è libero di arrivare alle
conclusioni che meglio crede. Certo non si può pensare che una simile
scelta sia stata dettata dalla necessità di avere più tempo
a disposizione per discutere i succosi punti all'O.d.g., visto che l'assemblea
del 17 mattina è stata invalidata proprio per l'assenza della maggior
parte dei consiglieri di maggioranza. A quali logiche risponde tutto ciò?
- Al "sempliciotto" non far sapere
. - Facciamo in modo però
che i Nostri sappiano che la loro è una scelta inopportuna e che
urge un ripassino sul valore del senso civico e sull'importanza della partecipazione.
Sono certa che essi siano ben consapevoli di quanto sia necessario stimolare
comportamenti che inducano alla partecipazione, perché partecipare
è un atteggiamento che avvicina il cittadino al potere e consente
di controllare chi governa. Così come, sicuramente, sapranno che
la partecipazione rende, chi governa, più cauto e responsabile, oltre
a castrare sul nascere tentazioni autoritarie che, pare, si manifestino
più agevolmente quando il cittadino è disinteressato.
Forse si è trattato di distrazione, forse sono stati mal consigliati.
Forse. Comunque siamo certi che si sia trattato di un episodio isolato;
che non vi fosse nessuna intenzione di sottrarsi agli occhi della gente
e che quindi in futuro sarà concesso a tutti di assistere, agevolmente,
alle istruttive, seppur noiose, sedute del nostro Consiglio Comunale.