Se non dà fastidio, vorremmo partecipare

Daniela Pia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni giorno ci sono tante cose belle da fare, alcune rilassanti, poco impegnative, verso le quali ci conduce la nostra inclinazione, quando non si tratta di vera e propria indolenza; altre necessarie, ma meno piacevoli. Così capita che, spesso, favorendo le prime a discapito delle seconde, ci troviamo impreparati a decifrare ciò che succede anche molto vicino a noi; sia perché deleghiamo ad altri il faticoso compito di capire (salvo poi berci le loro interpretazioni), sia perché "non abbiamo tempo da perdere" in questioni noiose.
Noioso (non sempre) è, per esempio, assistere ai Consigli Comunali, così la gente pensa bene di non frequentarli, a parte i soliti afiçionados, perché: "tanto è sempre la solita minestra" oppure perché si hanno cose più importanti da fare. Ma se il non assistere alle sedute del Consiglio Comunale è una scelta indotta, costretta, da decisioni prese dall'alto, allora una piccola riflessione si impone.
Pare che la maggioranza che governa Sestu abbia risolto la sua crisi così, consegnate alcune poltroncine e dato lustro al prestigino personale di alcuni, si è ben pensato di convocare le sedute del C. C. del 17 e del 18 Aprile al mattino, impedendo, di fatto, a coloro che lavorano o studiano di assistervi. Ma come? in democrazia, stimolare la partecipazione dei cittadini non dovrebbe essere uno degli obiettivi primari? Quale politico non sarebbe felice di avere a che fare con individui consapevoli? O meglio, chi è il politico che ambisce ad avere cittadini inconsapevoli? Credo che ad una domanda di questo tipo non ci sia nessuno disposto a farsi sorprendere con la mano sollevata.
Allora qual è il motivo di fondo di una scelta così impopolare? Le risposte possono essere tante e ognuno è libero di arrivare alle conclusioni che meglio crede. Certo non si può pensare che una simile scelta sia stata dettata dalla necessità di avere più tempo a disposizione per discutere i succosi punti all'O.d.g., visto che l'assemblea del 17 mattina è stata invalidata proprio per l'assenza della maggior parte dei consiglieri di maggioranza. A quali logiche risponde tutto ciò? - Al "sempliciotto" non far sapere…. - Facciamo in modo però che i Nostri sappiano che la loro è una scelta inopportuna e che urge un ripassino sul valore del senso civico e sull'importanza della partecipazione. Sono certa che essi siano ben consapevoli di quanto sia necessario stimolare comportamenti che inducano alla partecipazione, perché partecipare è un atteggiamento che avvicina il cittadino al potere e consente di controllare chi governa. Così come, sicuramente, sapranno che la partecipazione rende, chi governa, più cauto e responsabile, oltre a castrare sul nascere tentazioni autoritarie che, pare, si manifestino più agevolmente quando il cittadino è disinteressato.
Forse si è trattato di distrazione, forse sono stati mal consigliati. Forse. Comunque siamo certi che si sia trattato di un episodio isolato; che non vi fosse nessuna intenzione di sottrarsi agli occhi della gente e che quindi in futuro sarà concesso a tutti di assistere, agevolmente, alle istruttive, seppur noiose, sedute del nostro Consiglio Comunale.