Quale futuro per il nostro territorio?

Roberto Locci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo marzo si è svolta un dibattito, organizzato dal gruppo consiliare "Sestu Domani", che aveva come tema all'ordine del giorno la situazione urbanistica a Sestu dopo il rigetto da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del ricorso del comune contro la bocciatura del Comitato di Controllo del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C) presentato nel marzo dello scorso anno dal commissario prefettizio. Quest'ultimo presentò lo stesso piano urbanistico elaborato dalla giunta Cossa che il Coreco bocciò perché in sostanza non dava risposta ai quesiti posti sul conflitto d'interessi. Ora, dopo il rigetto del ricorso presentato dal comune da parte del Tar il quale non ha riconosciuto nessuna delle motivazioni addotte dai tecnici in difesa del Puc, il nostro paese ne rimane privo in un momento in cui la necessita di un piano urbanistico che regoli il non modesto afflusso di nuovi abitanti diventa di primaria importanza. Appare inoltre evidente che le possibilità il nostro comune si dotti di un nuovo Puc nel breve periodo non sono tante visto lo scontro sempre più aspro tra maggioranza e opposizione.
Il movimento Sestu Domani, tramite il suo capogruppo in consiglio comunale Aldo Pili, ha voluto innanzitutto fare chiarezza sulla posizione del gruppo ribadendo con estrema chiarezza che non è mai stata intenzione del movimento affossare il Puc e che, contrariamente a quanto alcune parti politiche e sociali vogliono far credere, vi è la volontà di collaborare per dotare il nostro paese di un piano urbanistico. Occorre però che da parte dell'amministrazione comunale ci sia la massima chiarezza e la massima trasparenza attraverso il coinvolgimento di tutte le parti politiche, le parti sociali e i dei cittadini affinché non si sviluppino progetti che hanno come unico risultato quello di creare illusioni, come nel precedente caso che prevedeva una crescita della popolazione, secondo il Coreco, non supportata da una adeguata crescita dei servizi.
Vi è la necessità, sempre secondo il movimento "Sestu Domani", di dotare Sestu di un Piano Urbanistico comunale che permette una crescita armonica nel totale rispetto delle norme e della realtà sociale ed economica del nostro paese. Si afferma inoltre che se ci fosse stata maggiore chiarezza e trasparenza da parte della maggioranza non si sarebbero persi anni importanti, opinione condivisa anche da Mario Corona, capogruppo in Consiglio comunale della lista Sestu per il 2000, il quale aggiunge, intervenendo nel dibattito che se la precedente legislatura avesse accolto alcune modifiche presentate dall'opposizione oggi Sestu avrebbe un Puc.
I veri problemi, però potrebbero nascere ora, secondo il segretario cittadino dei Socialisti Democratici Cesarino Piga, il quale sostiene che la mancanza di un Piano urbanistico potrebbe portare all'approvazione di piani integrati d'area con conseguenze tutt'altro che positive per il territorio comunale non essendoci quei principi guida, indicati solitamente dal Puc, che impediscono un uso indiscriminato e senza nessun tipo di valutazione complessiva del territorio dei Pia.
Nello stesso dibattito è intervenuto anche l'assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Bullita il quale ha contestato la decisione del Tar di rigettare il ricorso presentato dal comune perché, secondo la sua opinione e dei tecnici, ci sarebbero molte contraddizioni negli indici utilizzati per motivare il rigetto del ricorso. Nega, comunque, la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.