Il primo marzo si è svolta un dibattito,
organizzato dal gruppo consiliare "Sestu Domani", che aveva
come tema all'ordine del giorno la situazione urbanistica a Sestu dopo
il rigetto da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del ricorso
del comune contro la bocciatura del Comitato di Controllo del Piano Urbanistico
Comunale (P.U.C) presentato nel marzo dello scorso anno dal commissario
prefettizio. Quest'ultimo presentò lo stesso piano urbanistico
elaborato dalla giunta Cossa che il Coreco bocciò perché
in sostanza non dava risposta ai quesiti posti sul conflitto d'interessi.
Ora, dopo il rigetto del ricorso presentato dal comune da parte del Tar
il quale non ha riconosciuto nessuna delle motivazioni addotte dai tecnici
in difesa del Puc, il nostro paese ne rimane privo in un momento in cui
la necessita di un piano urbanistico che regoli il non modesto afflusso
di nuovi abitanti diventa di primaria importanza. Appare inoltre evidente
che le possibilità il nostro comune si dotti di un nuovo Puc nel
breve periodo non sono tante visto lo scontro sempre più aspro
tra maggioranza e opposizione.
Il movimento Sestu Domani, tramite il suo capogruppo in consiglio comunale
Aldo Pili, ha voluto innanzitutto fare chiarezza sulla posizione del gruppo
ribadendo con estrema chiarezza che non è mai stata intenzione
del movimento affossare il Puc e che, contrariamente a quanto alcune parti
politiche e sociali vogliono far credere, vi è la volontà
di collaborare per dotare il nostro paese di un piano urbanistico. Occorre
però che da parte dell'amministrazione comunale ci sia la massima
chiarezza e la massima trasparenza attraverso il coinvolgimento di tutte
le parti politiche, le parti sociali e i dei cittadini affinché
non si sviluppino progetti che hanno come unico risultato quello di creare
illusioni, come nel precedente caso che prevedeva una crescita della popolazione,
secondo il Coreco, non supportata da una adeguata crescita dei servizi.
Vi è la necessità, sempre secondo il movimento "Sestu
Domani", di dotare Sestu di un Piano Urbanistico comunale che permette
una crescita armonica nel totale rispetto delle norme e della realtà
sociale ed economica del nostro paese. Si afferma inoltre che se ci fosse
stata maggiore chiarezza e trasparenza da parte della maggioranza non
si sarebbero persi anni importanti, opinione condivisa anche da Mario
Corona, capogruppo in Consiglio comunale della lista Sestu per il 2000,
il quale aggiunge, intervenendo nel dibattito che se la precedente legislatura
avesse accolto alcune modifiche presentate dall'opposizione oggi Sestu
avrebbe un Puc.
I veri problemi, però potrebbero nascere ora, secondo il segretario
cittadino dei Socialisti Democratici Cesarino Piga, il quale sostiene
che la mancanza di un Piano urbanistico potrebbe portare all'approvazione
di piani integrati d'area con conseguenze tutt'altro che positive per
il territorio comunale non essendoci quei principi guida, indicati solitamente
dal Puc, che impediscono un uso indiscriminato e senza nessun tipo di
valutazione complessiva del territorio dei Pia.
Nello stesso dibattito è intervenuto anche l'assessore ai Lavori
Pubblici Massimiliano Bullita il quale ha contestato la decisione del
Tar di rigettare il ricorso presentato dal comune perché, secondo
la sua opinione e dei tecnici, ci sarebbero molte contraddizioni negli
indici utilizzati per motivare il rigetto del ricorso. Nega, comunque,
la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.