Dai Casini ai...

Intervista a Piergiorgio Lixia

Maurizio Falqui Cao

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A metà degli anni settanta era uno dei giovani democristiani più promettenti nel campo regionale. Oggi, a quarantacinque anni Piergiorgio Lixia continua nel suo impegno politico rivendicando il contribuito che i Riformatori sestesi potrebbero dare se venissero maggiormente sostenuti

Malgrado rivesta il ruolo di capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale non tutti la conoscono, anche perché la sua famiglia non è sestese. Eppure non può certamente essere definito come politicamente inesperto.

Effettivamente la mia famiglia è guspinese e quindi ho poche radici a Sestu, dove ho acquistato casa e mi sono trasferito a vivere circa dieci anni or sono. In precedenza ho vissuto soprattutto a Cagliari, dove ho studiato e ho avuto le mie prime esperienze politiche, che mi hanno portato ad essere candidato alle comunali a Cagliari nel 1975, con un discreto successo personale (ottenni circa 1500 preferenze e sfiorai l'elezione, pur giovanissimo). Sono stato anche dirigente regionale dei giovani democristiani e ho partecipato ai congressi nazionali che hanno eletto segretario Pierferdinando Casini. Successivamente ho lasciato la DC e sono approdato nel Patto Segni, dove milito tutt'oggi. Comunque il carrierismo politico non è il mio mestiere: non ho esitato a lasciare la Sardegna e una carriera sicura per trasferirmi a vivere all'estero dove lavorare e maturare esperienze diverse da quelle che potevano prospettarsi per un giovane della piccola borghesia provinciale.

Attualmente però è ben radicato nella realtà sestese…

Indubbiamente mi interesso della realtà che mi circonda ma non ho certi tipi di "interessi": a differenza di altri non sono proprietario di terreni né mi interessano speculazioni edilizie, posso dire di essere trasparente come una bottiglia. Piuttosto mi concentro sui problemi giovanili, ricordando i desideri, le speranze ma anche le preoccupazioni e il disagio che provavo alla loro età, e cerco di dare il mio contributo affinché i ragazzi crescano evitando trappole e errori gravissimi come la droga. In particolare do il mio contributo per lo sviluppo dello sport a Sestu, che ritengo possa essere un veicolo importantissimo affinché nelle famiglie maturino valori come la dignità, l'orgoglio e il rispetto degli altri.

Sicuramente un buon esempio per i giovani non viene dal Consiglio comunale: praticamente in tutte le sedute si è assistito a polemiche, battibecchi personali e anche insulti fra consiglieri. Come capogruppo di maggioranza quale giudizio esprime circa il clima che si è creato ?

Sicuramente c'è troppo astio, che probabilmente dipende dalla mancata "digestione" della sconfitta elettorale da parte di qualcuno… Ritengo che se è giusto che le opposizioni vigilino sull'operato della maggioranza, comunque non dovrebbero limitarsi a criticare ma dovrebbero anche suggerire soluzioni valide per i problemi che riguardano tutti i sestesi, che meritano rispetto a prescindere dal voto che hanno dato. Come maggioranza saremmo pronti a dare ascolto alle minoranze, però questo atteggiamento di disponibilità non può essere esclusivamente nostro: se le opposizioni non contrastassero per principio ogni nostra proposta, ma per esempio talvolta si astenessero, sarebbe possibile abbattere questo clima di "muro contro muro" che si è creato, per questo finché loro non cambiano non potranno esserci "aperture".

Sicuramente non c'è stata molta collaborazione a proposito del PUC, sul quale la polemica circa l'azione della passata e della attuale giunta è stata fortissima. Attualmente il TAR ha respinto il ricorso del Comune confermando la correttezza dell'operato del CORECO. A suo avviso è opportuno un ricorso in appello al Consiglio di Stato o è preferibile concentrare l'attenzione sui limiti del Piano Urbanistico, a cominciare dalle immotivate previsioni di evoluzione della popolazione sestese nei prossimi dieci anni ?

Questo PUC è un piano fondamentalmente giusto e se non ci fossero stati alcuni consiglieri, oggi non rieletti, avrebbe potuto essere approvato senza che venisse sollevato il problema del conflitto d'interessi, invocato in base ad una legge che è sicuramente assurda in una situazione come la nostra. In ogni caso ci tengo a sottolineare che io non ho proprietà immobiliari né ho nulla da nascondere e quindi posso parlare liberamente, per esempio ricordando che i Riformatori proprio per evitare perdite di tempo e non sprecare denari pubblici non chiesero di cambiare i progettisti che erano stati scelti nell'ambito del gruppo di Mistretta.... La realtà è che il Piano è valido ed è per questo che io sarei favorevole ad un ricorso al Consiglio di Stato, per provare a difendere un progetto che condivido. Naturalmente adesso non si può far finta che la sentenza del TAR non ci sia stata e si devono anche percorrere tutte le altre strade per far sì che al più presto entri in vigore un Piano che sia contenutisticamente valido.

Un altro tema nel quale vi è scontro, per la verità non solo fra opposizione e maggioranza, è quello delle acque reflue. In Consiglio il tema avrebbe dovuto essere affrontato a metà febbraio, ma poi la questione è stata rinviata, tra l'altro senza motivazioni apparenti e fra le proteste di taluni consiglieri. Qual è la sua opinione sul punto ?

A Sestu l'orticoltura è un po' il settore trainante dell'economia e se è vero che l'azione comunale non può fare molto per alcune delle ragioni della sua debolezza (come la limitatezza di varietà di prodotti) per altre è nostro dovere dare il massimo contributo, come a proposito della scarsità d'acqua. Come Riformatori riteniamo che seguendo l'esempio di altre Nazioni, come Israele, si potranno aiutare soprattutto coloro che coltivano ortaggi a foglia larga e, contemporaneamente, con un investimento di oltre 15 miliardi, daremo lavoro, sviluppo e progresso. Oggi è prematuro parlarne in Consiglio, ma fra breve se ne potrà discutere liberamente.

Solo pochi mesi fa, con l'insediamento del Consiglio comunale la situazione politica sembrava chiara, con suddivisioni ben definite fra giunta, maggioranza e opposizioni. Oggi la situazione pare molto cambiata, il partito degli "insofferenti" cresce di ora in ora e si sente dire che la "campagna trasferimenti" non si fermerà fino alle prossime elezioni politiche. Cosa "bolle in pentola"?

Circa i risentimenti e le lamentele che qualcuno esprime voglio dire soltanto che sarebbe opportuno un maggiore senso di modestia personale e di consapevolezza del ruolo che comunque si riveste: almeno ai tempi della DC i "peones" sapevano fare "gioco di squadra"... Quanto alla metafora gastronomica, ebbene, se la pentola è sul fuoco è buona regola non aprirla e attendere il momento in cui il fuoco verrà spento…

Ma almeno potrà anticiparci qualcosa sul futuro del nostro Paese…

E' un momento importantissimo per Sestu: la Regione e la Provincia hanno a disposizione importanti risorse finanziarie e, approfittando del ruolo che Michele Cossa e Salvatore Pisu rivestono in quelle Istituzioni, sarà possibile sfruttare pienamente quelle occasioni.