E' sempre stata attiva in campo sportivo, è un insegnante e ora è diventata l'unico assessore donna della nuova amministrazione: Adanella Pitzanti ci parla dei progetti intrapresi e delle difficoltà incontrate in questo percorso.
Da quanto tempo lei fa attività
politica? In che modo si è avvicinata a questo mondo dominato ancora
da una forte presenza maschile?
Sono entrata a far parte del coordinamento di F. I. fin dal 1994 come conseguenza di amicizie sviluppatesi a Cagliari, dove ho avuto modo di svolgere un'intensa attività sportiva. Una volta abbandonato il ruolo di dirigente-allenatore nella società Alfieri, ho cercato di rendere più concreto il mio impegno mettendomi a disposizione del mio paese. Per quanto riguarda il fatto di essere donna, devo dire che questo non ha mai rappresentato un ostacolo, anzi, ho trovato intorno a me uomini in grado di apprezzare la sensibilità femminile nell'affrontare i problemi.
Quali sono gli aspetti della sua professionalità
che ha inteso mettere a disposizione di un assessorato, denso di competenze,
come quello che le è stato affidato?
L'esperienza che ho maturato, sia in ambito sportivo che come insegnante, mi ha indotta a pensare che alcune delle competenze che avevo acquisito potessero essere utili per affrontare i problemi di Sestu in questo settore. E' vero è un assessorato denso di competenze ma non mi sembra un'impresa insormontabile; per ora i problemi più seri si sono manifestati in ordine alla mensa scolastica. Posso garantire però che da parte nostra c'è molta attenzione affinché i bambini usufruiscano di un servizio all'altezza dei loro bisogni. Anche se in passato ci sono stati alcuni problemi, siamo intervenuti sanzionando, con delle multe, la ditta che gestisce il servizio. I controlli sono comunque sistematici sia da parte delle A.S.L. che dei N.A.S..
21 consiglieri comunali di cui 2 sole
donne: di una non si è mai sentita la voce, mentre i suoi interventi
sono sollecitati da precise interrogazioni. Sembrerebbe che le donne non
riescano a sostenere un punto di vista, se non proprio alternativo, almeno
complementare a quello dei colleghi uomini. Come mai?
Per quanto mi riguarda rispondo alle interrogazioni perchè me le fanno, e non è detto che intervenire continuamente sia una cosa positiva. Noi consiglieri della maggioranza siamo concordi nel cercare di razionalizzare gli interventi anche perchè abbiamo una visione uniforme dei temi che vengono dibattuti in consiglio, una visione che emerge da un continuo confronto interno. Mi pare invece che nell'opposizione si stia affermando la tendenza ad essere troppo ripetitivi negli interventi. Di fatto mi sento di affermare che non ci sono state ancora vere e proprie occasioni in cui cimentarsi in un dibattito di ampio respiro
Sestu così apparentemente ricca
di fermenti culturali, stenta a far emergere i suoi talenti come invece
accade in altri paesi del circondario. A cosa attribuisce una simile difficoltà?
Quali siano le difficoltà per coloro che operano in questo settore mi sembra abbastanza evidente: la mancanza di spazi adeguati. Nel nostro piccolo, già in altri settori, ci siamo attivati per porre rimedio a questa situazione. Recentemente abbiamo consegnato dei locali all'associazione archeologica Sextum, e così faremo con l'associazione che gestisce il servizio ambulanza e con l'AVIS. Il progetto più ambizioso è però quello di rendere immediatamente fruibile, previo intervento di riadattamento dei locali, la struttura della ex sezione combattenti da poco acquisita dal comune;intanto proseguono i lavori a Casa Ofelia , e verranno completati entro un anno. L'intento è quello di realizzare , in entrambi i casi , dei centri culturali polivalenti da mettere a disposizione della cittadinanza.
Come si pone il comune rispetto alle tante
associazioni culturali che operano e promuovono iniziative nel territorio?
Per quanto riguarda gli spettacoli e le
manifestazioni affini, sinora ci siamo avvalsi della collaborazione della
Pro Loco, che consideriamo il nostro braccio operativo così come
permette il loro statuto.
Tuttavia a garanzia del massimo coinvolgimento di tutte le realtà
e di un più ampio apporto di idee, è intenzione di questo
assessorato creare una commissione culturale che programmi e valorizzi
le singole iniziative e soprattutto svolga un ruolo di coordinamento per
evitare inopportune sovrapposizioni.
Cosa si sta facendo invece per la scuola
e per la cultura in senso stretto?
Nei confronti delle scuole abbiamo mostrato massima disponibilità nel finanziare numerosi progetti di sperimentazione didattica sfruttando al meglio tutte le risorse disponibili. Per la biblioteca il comune ha finanziato, per parte sua, il progetto Mediateca che ci consentirà di potenziare il servizio bibliotecario, ponendolo, con poche altre biblioteche, all'avanguardia nella nostra isola. E' stata inoltre pubblicata una bibliografia specifica per ragazzi frutto di un'attenta indagine sui gusti espressi dai nostri giovani negli anni, sotto l'attenta guida della responsabile del servizio , Dott.ssa Simonetta Mura.
Lo sport è vissuto con grande partecipazione
dai nostri giovani, grazie anche alla presenza di impianti diversificati.
Cosa si sta facendo e cosa ancora si deve fare per ampliare questa partecipazione?
E' vero la presenza di impianti qualificati
ha favorito questa partecipazione. Oggi abbiamo una squadra di pallavolo
in serie A, traguardo di cui andare fieri. Abbiamo validi operatori come
gli allenatori di atletica, e atleti che stanno emergendo. Per ampliare
l'offerta a breve sarà disponibile anche la struttura di via Ottaviano
Augusto con i suoi campi da tennis e di calcetto e in futuro mi attiverò
per promuovere anche il pattinaggio. Lo sport è fondamentale per
la crescita armonica dei nostri giovani, gli aiuta a crescere in un ambiente
sano necessario per sfuggire alla noia che tanti danni ha creato.