La nostra storia

Per meglio comprendere cos'é oggi la nostra sezione del CAI è necessario fare qualche passo indietro nel tempo, non ci crederete, ma bisogna arrivare fino al lontano 1933. Per l'esattezza era il 28 Maggio 1933, quando sulla montagna della Duchessa (raggiunta a piedi da S. Anatolia per la Valle di Fua), il Presidente della sezione romana, Duca Caffarelli, consegnò il gagliardetto della nuova Sotto Sezione nata a Tivoli. Ricordiamo tra i soci fondatori: Giacomo Salvati, Candido Muzi e Giovanni Scipioni. Ed ancora tra i soci tornano alla memoria i nomi di: Ubaldo Roveda, Antonio Parmegiani, Benedetto Pacifici, Olindo Ginotti, Angelica De Cusandier, Tello Maviglia e sorella, Giuseppe ed Augusta Ventriglia, Tenzio Pacifici, Tommaso Coccanari, Anteo De Propis, Guglielmo Santini, Giovanni Bonomi, Cesare Serra, Domenico e Salvatore Mattei. La S.Sezione aveva sede presso il Circolo Tibur, in Via del Trevio nel Palazzo Pusterla, l'attività svolta era in via di massima escursionistica, le montagne più frequentate erano difatti quelle a noi più vicine come Monte Gennaro, M. Morra etc.. Pochi soci effettuavano uscite più lontane come Gran Sasso o Alpi. Durante l'inverno si praticava anche lo sci che, in assenza di impianti di risalita, consisteva in un modesto sci-alpinismo. Molto frequentati erano anche i rifugi Sebastiani (gruppo del Velino) e Duca degli Abruzzi (Gran Sasso) e presto (1934), con l'attivazione della funivia di Assergi, furono più agevoli le ascensioni al Corno Grande. Oltre alla comune passione per la montagna i soci erano molto uniti tra loro da un grande spirito di amicizia. Ogni occasione era buona per stare insieme. Uno dei momenti più importanti era sicuramente "Il ballo dello Scarpone" organizzato ogni anno a Carnevale, costituiva un grande divertimento non solo per i soci ma per tutta la cittadina di Tivoli. Con la Seconda Guerra Mondiale (1941-45), come è facile immaginare, ogni attività cessò e la S.Sezione svanì nel nulla. La violenza della guerra non spense del tutto ciò che ardeva nei cuori degli alpinisti tiburtini. La tenacia, che da sempre contraddistingue "l'alpinista", permise prima nel 1966 la formazione dello "Sci Club Tivoli" e in seguito nel 1968 si costituì "l'autonomo Gruppo Alpinistico Tiburtino". Da qui, desiderare la ricostituzione della S.Sezione di Tivoli, il passo fu breve, difatti nel 1968, grazie soprattutto all'iniziativa di Bruno Ranieri e Luigi Roveda (di Ubaldo), la Presidenza Generale del CAI approvò l'iniziativa dei tiburtini. Il 15 Giugno 1969 il Presidente della Sezione di Roma, Conte Alessandro Datti, ai Campi Staffi, sopra Filettino, consegnò il gagliardetto alla ricostituita S.Sezione di Tivoli. In quegli anni a ricoprire le cariche sociali ricordiamo in qualità di reggente Giovanni Scipioni, quali consiglieri: Pier Giorgio Coccia, Andrea Passariello, Bruno e Lanfranco Ranieri, Luigi Roveda, Mattia Mariotti, Renzo Poggi, Ettore Pallante, quali revisori dei conti: Massimo Ricci e Pier Giorgio Trevisan. Oggi molte di queste persone continuano ad essere attive all'interno della sezione, anche se non ricoprono cariche sociali la loro presenza é fondamentale per la vita della sezione. Hanno saputo tramandare la passione per la montagna ed hanno trasmesso ai nuovi soci tutte le emozioni di una vita trascorsa a scalare montagne.

Foto: S. Giustini Paola Colizza