RILIEVI

    La regione montuosa meridionale ha una struttura a catene parallele, disposte NW-SE (caratteristica del sistema Dinarico); una successione di groppe, piuttosto monotone, profondamente intagliate da un fitto reticolo idrografico, in mezzo alla quale emergono isolati nudi spuntoni rocciosi e lunghi ellissoidi calcarei (fino ai 2417 m del monte Tomori: la montagna simbolica e sacra che domina tutta l’Albania centrale).

    Procedendo verso ponente i lunghi dorsi calcarei, da ellissoidi frammentati, diventano muraglioni continui e quasi diritti; separati l’uno dall’altro da tipiche valli longitudinali.

    Nel tratto settentrionale -dove non raggiungono ancora i 2000 m- queste due muraglie calcaree vengono nettamente tagliate dalle profonde gole trasversali scavate dalla Vojussa.

   Verso sud-est si raggiungono le maggiori elevazioni, con forme aspre d’alta montagna: alte vette rocciose, circhi glaciali e profondi valloni. In questo tratto, fra le due catene, si interpone, come bacino completamente isolato, la caratteristica vallata longitudinale di Zagorja e di Pogoni.

    Le catene, ancora più ad ovest, assumono una più spiccata e generale asimmetria, con pendii mediocremente ripidi, nei versanti nord-orientali, e scoscesi in quelli sud-occidentali.

    Verso sud-est le catene ioniche scemano d’altezza gradualmente, dando luogo ad un rilievo più frammentario ed irregolare.

    Un posto a sè occupa infine la catena dei Monti Acrocerauni, brulla e squallida catena emergente ripida dal mare: vera e propria “diga foranea", a protezione della baia di Valona, con l’appendice dell’isolotto di Saseno.

 

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