Una
forma di Confederazione. La Magna Grecia ha assunto una formula politica simile ad una confederazione di città libere, che avevano così modo di esprimere le loro individualità. Nonostante l’autonomia di ogni repubblica, presso di loro era vivo il sentimento della comune nazionalità, fattore segreto del loro ingrandimento, gelosamente custodito. Quando la potenza romana volle colpire a morte quella nazione, spegnendone alla radice ogni possibilità di ripresa , tra i patti imposti alle città federate venne contemplata una clausola in base alla quale era vietato fra loro fare alcuna alleanza;Essa venne ritenuta la condizione più pesante, un colpo al cuore di quella nazione, perché mirava a distruggere il vincolo che per tanti secoli aveva tenuto insieme le varie città della Magna Grecia, cercando così di pregiudicare in modo definitivo la possibilità della loro ricomposizione. I popoli della Magna Grecia avevano una naturale propensione per il sistema federativo; tendenza che loro derivava dalla tradizione della terra di origine , dove tali forme associative erano state largamente e proficuamente sperimentate, sotto forma di “Anfizionia”, una formula politica che nella Grecia antica ebbe tanto seguito. Fuori di questo sistema per la civiltà della Magna Grecia non vi era alcuna possibilità di sopravvivenza; in quanto venivano a mancare le condizioni vitali per potersi esprimere. |
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Un episodio emblematico.del sentimento nazionale |
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Un culto tipico di quella nazione
Era quello di Giove Onirico, ossia Confinante, un culto che tendeva ad avviare la fase della concordia. Il Nume era considerato come colui davanti al quale le vedute particolari dovevano cedere il passo al sentimento della comune solidarietà. Numa Pompilio ,dopo un periodo di indottrinamento in
Calabria, una volta assunto
al regno , decise di istituire anche a Roma il culto del Dio Temine
secondo un principio della scuola pitagorica della quale egli
stesso fu a lungo discepolo. che proclamava la concordia tra i popoli. Per queste motivazioni ideali , nella terra di origine si era voluto far sorgere , col concorso di tutte le repubbliche il tempio al Dio termine, considerato loro tempio nazionale, capace di avviare la fase della concordi, scegliendo il territorio di Caulonia, un punto nevralgico , dove con maggiore frequenza sorgevano motivi di frizione e contrasto, tra le due finitime repubbliche, e per la sua posizione fungeva da stato cuscinetto. |
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Le intenzioni dei promotori era che intorno al tempio del Nume dovessero di nuovo riannodArsi i vincoli di fraternità che avevano radici profonde. Anche le lotte che si erano scatenate a Crotone tra i Pitagorici ed i fautori di una nuova corrente culturale che mirava ad abbattere le istituzioni ispirate dalla dottrina pitagorica che fino al quel momento aveva formato il cardine della società, scatenando una serie di reazioni nel resto della nazione, trovavano componimento all’insegna di questa divinità Essendo quella della Magna Grecia una società essenzialmente ideologica, era inevitabile che la messa i discussione dei principi filosofici , che stavano alla base dell’ordinamento politico, dovessero portare turbamento della vita delle varie comunità, che in quella identità culturale si riconoscevano. Per rafforzare il vincolo di osservanza, iL tempio fu
dedicato al massimo dei Numi , Giove,sotto il titolo di Onirico, ossia
confinante,per rimarcare che
i confini geografici non dovessero essere motivo di domestiche discordie, ma punti di incontro
e di scambio. Sfatare il consueto concetto , che considerava il
confine come segno di limite
e separazione , per cui chi sta di qua è tuo amico da amare, quello
invece che sta di là è tuo nemico, da odiare e combattere.
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