SEZIONE TERRITORIALE
della
FEDERAZIONE ITALIANA
ATTIVITA' SUBACQUEE
di
AREZZO

Via Trento Trieste, 34
52100 Arezzo (AR)
Tel. 0575-28656


Presidente
Dott. Pietro Cretella
e-mail icienne@ats.it

Ispettore Federale
Dott. Gabriele Ruffini
e-mail gruffini@ats.it

Segreteria
via T.Trieste, 34
e-mail gruffini@ats.it


 

LE ORIGINI / LA LEGGENDA

Nella notte scura che avvolge il porto di Alessandria d'Egitto, un uomo sta nuotando a pochi metri dalla corazzata Vailant. Una sentinella sulla prua lo nota ed esplode contro la sua sagoma indistinta una raffica di mitra. Subito si accendono mille riflettori che illuminano a giorno il porto egiziano. Nell'aria risuona lacerante l'urlo di mille sirene mentre vengono messe in a cqua moto-barche cariche di uomini armati. La caccia è breve. Sulla coperta della Vailant, ancora gocciolanti d'acqua, giungono due uomini, le nere tute di gomma sono sporche di nafta. Il loro abbigliamento, in quel 19 dicembre 1941, lascia ormai pochi dubbi agli inglesi. Spogliati dei loro indumenti d'assalto, i due rimangono con le tute di bordo della Marina Militare Italiana. Il tenente di vascello Luigi Durand De La Penne e il capo-palombaro Emilio Bianchi vengono rudemente interrogati ma si rifiutano di fornire particolari sulla missione loro affidata.
Gli inglesi sono a conoscenza dell'audacia degli incursori italiani che hanno soprannominato frogmen, "uomini rana" per le pinne che indossano, allora un segreto militare. Non riuscendo a far parlare i prigionieri, decidono di rinchiuderli sotto la linea di galleggiamento della nave, nella posizione più adatta per essere investiti dall'esplosione della carica che, gli inglesi lo sanno, De La Penne e Bianchi hanno piazzato sotto la Vailant. Alle 6,15 con cronometrica puntualità, l'esplosione. La nave sussulta, si piega sulla sinistra, gravemente danneggiata si corica un po' sbandata sul fianco. De La Penne, frastornato ma ancora vivo, si accorge che il portellone ermetico della sala dove è rinchiuso, per un fortunato miracolo si è aperto. Si getta nel varco delle lamiere contorte, cominciando la risalita verso il ponte, in mezzo al caos dell'equipaggio che cerca di mettersi in salvo. Sulla tolda ricompare anche Bianchi. Intanto anche la corazzata Queen Elizabeth, ancorata a 500 metri, salta in aria. Si solleva dal mare per un lunghissimo istante e poi ripiomba con violenza sull'acqua. Dal fumaiolo vengono scagliati ovunque pezzi di ferro e nafta che arrivano anche sulla coperta della Vailant. I due italiani si abbracciano felici, mentre intorno a loro cresce la costernazione e la rabbia livida degli inglesi. La Queen Elizabeth era l'obiettivo dell'equipaggio formato dal capitano del genio navale Antonio Marceglia e dal palombaro Spartaco Schergat, due istriani.
Alle 6 in punto era stata squarciata la nave cisterna militare Sagoma che aveva coinvolto nell'esplosione anche il cacciatorpediniere Jervise inondano il porto di Alessandria con le sue diecimila tonnellate di carburante. L'azione di Alessandria fu la più straordinaria e clamorosa azione nella storia di tutti i gruppi incursori subacquei.La data ufficiale della costituzione dei Reparti di Assalto della Marina Militare risale al 1935, gli incursori di allora si dedicarono alla ricerca e allo studio di armi speciali. Tra questi uomini si distinse il maggiore del Genio navale Teseo Tesei, al quale va il merito della realizzazione di un mezzo subacqueo a metà strada tra il sommergibile e un piccolo aereo sottomarino. Si trattava di una specie di siluro con una cloche che consentiva il comando dei timoni di direzione e degli alettoni di quota. La prua smontabile era formata da una grande carica di esplosivo. Questo mezzo denominato ufficialmente "siluro a lenta corsa" fu chiamato "maiale" dagli uomini della X Flottiglia MAS, nome destinato a rimanere per sempre nella storia.
Gli incursori italiani realizzarono le loro imprese con una apparecchio respiratorio a ossigeno puro, prodotto sotto licenza militare. L'autorespiratore a ossigeno ARO, che racchiudeva la sua qualità principale nel fatto di lavorare a circuito chiuso, senza emissione di scarico di bolle. Da ricordare Luigi Ferraro, eroe di Alessandretta e Mersina, il più grande incursore subacqueo di tutti i tempi, più coraggioso di Durand De La Pene, più freddo e autentico di James Bond, padre nel dopoguerra della didattica subacquea italiana, per decenni la migliore nel mondo, disegnatore e artefice di prodotti destinati a cambiare il destino dell'attività sportiva subacquea.

COSA E' LA FIAS

Costituita nel 1970, con il motto: "La Federazione dei subacquei creata dai subacquei per i subacquei", opera a livello nazionale nell'insegnamento e la preparazione all'approccio e nella pratica delle attività subacquee, attraverso una didattica con corsi di formazione ( Base, Ara, Ara Estensione, Allievo Istruttore, Istruttore e Maestro Istruttore ) e 16 corsi di specializzazione: il meglio nella vita associativa attraverso i 90 Circoli e le 32 Sezioni Provinciali: il meglio nel turismo subacqueo con i punti mare Continente Blu. La Federazione è anche ecologia, archeologia, protezione civile, tecnica e cultura subacquea. Si pone come obiettivi la ricerca, la sicurezza, il rispetto, la salvaguardia del mondo marino. La Federazione Italiana Attivita' Subacquee è contraria alla pratica della pesca subacquea e all'uso della stessa quale pratica sportiva, opera per la valorizzazione e la tutela dell'ecosistema marino, accomunando le più brillanti personalità culturali, tecniche e sportive operanti nell'attuale scenario della subacquea italiana.
La presenza capillare in tutto il territorio nazionale delle sue strutture organizzative e l'appassionato contributo dei suoi dirigenti ed istruttori, permettono alla Federazione di rispondere positivamente alle esigenze dei suoi soci.
Tramite il Centro Tecnico Nazionale, le Scuole Federali, i Centri Tecnici Provinciali, i Circoli affiliati ed i Punti Mare, la Federazione Italiana Attività Subacquee organizza i corsi di formazione e di specializzazione per il conseguimento dei Brevetti Federali.

LA FILOSOFIA: "NEL RISPETTO - IN SICUREZZA - CON AMORE"

La Federazione Italiana Attivita' Subacquee è nel Comitato Ministeriale della Protezione Civile.
Ha istituito con altre organizzazione il Corpo Nazionale di Soccorso Fluviale, affinando tecniche come l'idrospeed ed il rafting. E' aperta e pronta ad accogliere chi è interessato a sviluppare e perseguire obiettivi di sicurezza, salvaguardia e prevenzione.
La cultura è il patrimonio ideologico e spirituale di una società. Sviluppare le attività subacquee significa anche e soprattutto, sviluppare la cultura del mare e delle acque in generale. E' impensabile creare nuovi subacquei senza dare loro la possibilità e l'opportunità di conoscere, rispettare e utilizzare al meglio l'elemento che li ospiterà. La Federazione Italiana Attivita' Subacquee da anni si muove perché ciò avvenga. I corsi subacquei sono l'inizio di un'avventura, gli allievi non sono clienti ma futuri compagni di immersione che aiuteranno a divulgare la cultura del mare e delle nostre acque.
Per questo si promuovono iniziative scientifiche, collaborazioni con le associazioni naturalistiche, si contesta la pratica della pesca subacquee, si propone ai vari Ministeri per collaborazioni effettive senza secondi fini.

LINEA DI FORMAZIONE

BASE
A.R.A.
A.R.A. ESTENSIONE

LINEA DI SPECIALIZZAZIONE

SALVAMENTO SUB
APNEA
NUOTO ATTREZZATO
IMMERSIONI IN QUOTA
RICERCA E RECUPERO SUBACQUEO
BIOLOGIA MARINA
ARO
FOTOGRAFIA SUBACQUEA
ACCOMPAGNATORE SUBACQUEO
IMMERSIONI NOTTURNE
USO DELLE MUTE STAGNE
VIDEOSUB
IMMERSIONI SU RELITTI
IMMERSIONI SOTTO I GHIACCI

CONTINENTE BLU"
LA RIVISTA

Continente Blu nasce nel gennaio 1991 come giornale provinciale, diventa organo ufficiale della FIAS nel 1994.
E' un quadrimestrale e viene distribuito gratuitamente a tutti i soci nonché a tutte le autorità, organismi, enti interessati alle attività subacquee. Lo scopo principale che si prefigge la rivista Continente Blu è quello di comunicare ad ogni singolo socio le informazioni inerenti le attività della Federazione e del mondo subacqueo e di fornire notizie utili e piacevoli come itinerari turistici, articoli di tecnica subacquea, di foto e video sub, biologia, archeologia subacquea, ecc....
Attraverso la rivista Continente Blu, i soci potranno vedere e acquistare il materiale promozionale, la linea di abbigliamento, i manuali e la didattica della Federazione. Inoltre tramite apposito modulo si potranno effettuare le iscrizioni scegliendo le sezioni o i circoli desiderati.

LA DIDATTICA

Non vi è alcun dubbio che le attività subacquee hanno subito un'evoluzione.
Un'evoluzione della tecnologia e degli intenti. Gli strumenti per l'immersione si sono perfezionati al punto da conferire una maggior sicurezza all'immersione stessa ed allargarne i criteri e gli orizzonti di fattibilità.
Una volta il fatto di andare sott'acqua era quasi fine a sé stesso, oggi è il mezzo per svolgere nell'ambiente subacqueo tutta una serie di attività che impongono un addestramento in più. Una fotografia, una ripresa video, un rilievo archeologico, una campionatura biologica o geologica, l'immersione in ambienti particolari come le grotte e i laghi alpini o la notturna, richiedono una conoscenza specifica che non può far parte di un corso generico di addestramento all'immersione subacquea.
Da ciò la necessità delle specializzazioni per acquisire quel tanto in più che fa del semplice subacqueo un subacqueo particolarmente addestrato per compitispecifici o per l'uso di attrezzature particolari. Questi corsi di specializzazione della FIAS sono dei corsi formativi e non solamente conosciutivi e si avvantaggiano di tutta l'esperienza e la professionalità dei nostri istruttori per fare dello specializzato un subacqueo competente e qualificato nella particolare disciplina.
Questi, di seguito, sono alcuni dei testi che testimoniano ancora una volta la capacità e la volontà di ben operare del Centro Tecnico Nazionale della nostra Federazione.

 

 

 

 
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