EuroCamperClub
"L’Airone &
La Cicogna"
RIETI
E LA
SABINA
(Lazio) dal
24 al 27 Aprile 2008
Partiti
il pomeriggio del 24 aprile, con la E45 raggiungiamo RIETI,
con posizionamento nei pressi dell’area di sosta di Fontecotonella. In
vista si ha la montagna che domina Rieti, il Terminillo, con la
cima ancora innevata.
Il venerdì mattina incontro in piazza Cavour con la guida, Rita
Giovannelli (contattabile attraverso l’Associazione Rieti da
Scoprire www.rietidascoprire.it).
Rita, che ha scritto i libri “Rieti sotterranea”
e “Rieti:santuari francescani e itinerari tematici”, dopo aver
presentato il monumento in bronzo alla Lira (sì, quella che è stata
superata dall’Euro) e il pensiero di Sophia Loren sulla vecchia
moneta, ci porta sapientemente alla scoperta della città, attraversata
dal fiume Velino e talmente ricca di acque che in passato era
chiamata la <Venezia d’acqua dolce>, e che oggi rifornisce di
ottima acqua tutta Roma.
Rieti sotterranea = vestigia del viadotto romano edificato nel III
sec. a.C. che superava il fiume Velino e permetteva ai viandanti sulla via
Salaria di entrare in Rieti evitando impaludamenti e gli allagamenti del
corso d’acqua: ora è inglobato nei sotterranei di alcuni palazzi, ed è
ancora testimone di un grande passato reatino.
In uno degli antri sotterranei Rita mostra degli orci di
terracotta, dove i Romani allevavano i ghiri, della cui carne erano
ghiotti (e così, un discorso tira l’altro, Rita consiglia di provare
la carne di ghiro, ma anche l’istrice alla cacciatora, al ristorante
Navaripa a Talamone – GR- oppure, sempre lì, all’Azienda Agricola La
Parrina, chiedendo aperitivo e formaggi). Giro per i vicoli della città,
vedendo nobili dimore e antiche chiese: il prestigioso palazzo
Vecchierelli, la cattedrale con il palazzo vescovile (ahi…l’auto
del Vescovo parcheggiata sotto le antiche arcate !…) dove Carlo d’Angiò
venne incoronato re, e
piazza S. Rufo considerata l’ombelico d’Italia.
A MONTELEONE SABINO
visita dell’antica e suggestiva chiesetta romanica
di S. Vittoria, che poggia su catacombe; dalla rete si vedono i resti
dell’anfiteatro romano di Trebula Mutuesca e poi visita al piccolo museo
di archeologia, sottostante al Comune.
Trasferimento a CASTELNUOVO di FARFA,
con cena e pernottamento presso l’agriturismo “La nostra fattoria”.
Il sabato mattina si riprendono le strade della Sabina, tra verdi colline
e tanti ulivi, fino all’ABBAZIA di FARFA,
con sosta nel grande e comodo parcheggio.
Dapprima visita guidata al Monastero, dove si rileva la differenza tra le
parti risalenti all’epoca carolingia ed il
periodo successivo. I due chiostri
e la biblioteca sono interessanti e bello è l’antico campanile.
La visita alla chiesa, completamente affrescata, rivela che sono in corso
i preparativi per un matrimonio; staremo nei paraggi fino a vedere
l’arrivo degli sposi. Intanto si curiosa e si fanno acquisti nelle
botteghe dell’antico borgo.
Visita del paesino di CASPERIA,
dove non è facile la sosta per tanti camper, ma si fa un veloce giro nel
nucleo storico, sempre accarezzati dalla brezza.
Poi spostamento a Cottanello, con cena al ristorante “La
Foresteria”.
Domenica
mattina dedicata a COTTANELLO.
Cottanello è davvero un’interessante scoperta e un soggiorno, anche
breve, nelle terre reatine non può tralasciare questo suggestivo luogo,
che ha un bel nucleo storico e alcuni siti di rilievo nelle immediate
vicinanze.
Un consiglio: Cottanello può essere meglio approfondito
se, come abbiamo fatto noi, si contattano le vere risorse del luogo: Luigi Coletti
(Assessore comunale alla Cultura,
Turismo e Sport – tel. 0746 66122 ) e Stefano
Petrucci (fotografo,
presidente Pro Loco e Vigile del fuoco che,
appena conosciuto, si cimenta brillantemente nel recupero del giubbotto di
uno dei nostri, caduto nella scarpatina diversi mt. sotto il piano
stradale).
Con loro ci troviamo davanti all’Eremo di S. Cataldo, abbarbicato
sul monte, che ce lo illustrano come uno dei punti nodali della cultura
religiosa, con i più antichi dipinti della Sabina.
S. Cataldo era un Vescovo nato in Irlanda all’inizio del sec. VII
e venerato a Taranto, dove vi morì mentre era diretto in Terrasanta in
pellegrinaggio ed è tuttora sepolto nella cattedrale della città
pugliese. L’altare della piccola cappella, l’acquasantiera, ed altri
particolari sono realizzati nella particolare pietra locale detta rosso
Cottanello, molto simile al marmo. Dalla cava del paese sono
stati ricavati molti blocchi impiegati nella Capitale, tanto che oggi Roma
dedica una strada a Cottanello non nella zona dove i toponimi riguardano i
paesi laziali, ma nella zona dove le vie sono dedicate ai diversi tipi di
marmi e pietre.
Luigi e Pietro ci guidano, in direzione
Montasola, a visitare la Villa Romana,
una ricca residenza/fattoria con terme, dove
i muri perimetrali sono tuttora tracciati ma, soprattutto, sono
rimasti intatti i mosaici.
Ognuna delle tante stanze ha un mosaico con decorazione diversa: chi con
sapienti disegni geometrici, chi con decorazioni floreali o a volute.
Spesso Luigi e Pietro ci sorprendono con delle “magie”: dal
paese si sono portati una tanica d’acqua e spesso ne versano un poco
sulle tessere dei mosaici, che riprendono immediatamente la vividezza
cromatica di un tempo…… La stessa magia la fanno anche su uno spezzone
di colonna di rosso Cottanello, che da grigio diventa immediatamente
rosato.
Peccato
non poter essere a Cottanello il 1° maggio, dove ogni anno nella località
Prati di Cottanello, l’altipiano a circa 1.000 mt., si svolge la festa
della Montagna (info: 339 2286077), organizzata dall’Associazione dei
cavalieri e allevatori della zona…….ma ritorneremo !!!
Seguendo il consiglio di Luigi e Pietro, ci spostiamo di alcuni km. e
andiamo a Configni, a gustare una genuina cucina sabina al Ristoro
Agrituristico Monte Cosce, presso il Frantoio Leonardi (0746 672281).
Infine il rientro.
Ultima
annotazione: all’uscita –organizzata da GIGI
e FRANCA- hanno preso parte 14 equipaggi
(31 persone e 4 cani).
E anche in questa uscita abbiamo avuto ulteriore
conferma che, quando i camperisti si muovono in gruppo, importanti sono:
il
cb, possibilmente potente
un buon equipaggio di "testa" ed un buon equipaggio di
"scopa"
il clima amichevole che ciascuno può creare.
Raul e Rosanna
Tassinari
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immagini di Raul Tassinari |