"Sulle strade dell'ANTICA PERSIA"

Viaggio in IRAN

2 agosto – 1 settembre  2007
( 6 camper, 12 persone, 3 cani. )
                                                                                                                                      >>>>>guarda l'itinerario 

per ottenere l'anno persiano: 2007 – 621 (x loro l'anno di nascita di Cristo) = 1386 

2/8: Km 160
Partenza da Forlì ore 12,30 con arrivo al porto di Ancona ore 15,40
Partenza nave alle 18 con soluzione Camping a bordo.... lo sporco impera, è da tempo che non vengono fatte le pulizie... un blocco di servizi è fuori uso (porte chiuse.) non tutti i camper sono all'aperto o dove arriva corrente d'aria, il nostro è in posizione chiusa. Molto molto  caldo, fortunatamente abbiamo un grosso ventilatore e poi in qualche modo si è trovato il sistema di fare entrare aria dalle serrande abbassate...

3/8: km 448
Arrivo nave a Igoumenitsa alle 11.30  + 1 rispetto nostra ora solare
Spostiamo gli orologi avanti di 1 ora e alle 11,40 ora locale inizia il viaggio con  attraversamento Grecia – alle 18,45 sosta ad ASPROVALTA, sul mare,  bagno e poi passeggiata sul lungomare.
Bel golfo, ma il pernottamento è all'insegna di musica delle 2 discoteche, corse e sgommate d’auto oltre allo sparo di  petardi; praticamente notte insonne. 

4/8: Km 634
Non si è dormito, tanto vale partire presto; ore 5,30,  tappa di trasferimento,  Asprovalta – Istanbul – Izmit        arriviamo alle 18,45  in un'area di servizio nei pressi di Izmit (l'antica Nicomedia) e parcheggiamo. La "security" ci invita a spostarci più vicini alla loro postazione per ragioni di sicurezza; praticamente sulle aiuole verdi del prato. Notte tranquilla                                         

 5/8: Km 677
Partenza ore 7,10 Tappa di trasferimento, Izmit – Bolu – Ankara (in forte espansione: tantissimi nuovi condomini, dai vivaci colori) – Kirrikale – Yozgat - Akdagmadein    arrivo ore 18,45. 1380 m.sl

 6/8: Km 579
Partenza ore 7,10 Tappa di trasferimento, Sivas – Erzican (intorno, montagne da 3.400 m – passo a 2.190 m /villaggi con case dal tetto in lamiera) si viaggia sempre tra i 1300 ed i 2000 metri di altitudine. Le strade sono in parte in buone condizioni ma con frequenti tratti di lavori in corso per cui i camper sono invasi dalla polvere e qualcuno anche dal catrame – Erzorum arrivo ore 19,30.  1842 m.sl
Messaggio dall'amico Ezi: “Non passate il confine! Dario vi aspetta con le sue armate"; "Problema impiccagioni risolto: l'Italia ha  passato il  problema all' ONU"

 7/8: Km 267
Partenza ore 7,50 Tappa di trasferimento, Erzorum – Agri – DOGUBAYEZIT, la città più orientale della Turchia, arrivo ore 13,20 – sosta al camping Murat sotto la fortezza.  Ottimo pranzo al camping, dove ci chiedono di non considerarli turchi in quanto si dichiarano profondamente curdi.          siamo a 1870 m.sl
Nel pomeriggio visita alle moschee e alla fortezza costruita alla fine del 1600 (Ishak Pasa Sarai= residenza estiva del ricco emiro turco Ishak Pasa,  e visita  al bel palazzo, ispirato all’arte selgiuchide iraniana (assistiamo all’ingresso di decine e decine di carriole). Poi cena collettiva (dobbiamo finire il vino che è vietatao in IRAN) e a nanna, domani abbiamo appuntamento con la nostra guida alle ore 8 ora Iraniana in frontiera.

 8/8: Km 413
Partenza ore 5,40 dobbiamo arrivare in fretta e non sappiamo il tempo che perderemo alla frontiera turca. Per strada carri armati – ragazza che porta taniche di acqua con la carriola – mandrie di  mucche e greggi; montagne magnifiche!
Ultimo paese turco: Gurbalak (saltiamo il buco del meterorite)  vicinissimo al confine, il monte ARARAT (la vetta + alta della Turchia, dove la Genesi racconta che, dopo il diluvio universale, si appoggiò l’arca di Noè);  è sempre con la cima innevata e ricoperta da qualche nuvola densa – l'attraversamento della  frontiera turca a BAZARGAN impegna un paio di ore e poi frontiera iraniana e l'incontro con la persona – Reza- che ci farà da guida per tutto il nostro soggiorno in Iran, indicata dall’Agenzia Aito; intanto ora si preoccupa delle nostre pratiche burocratico/doganali.  4 ore di coda e poi via! (in cerca di un distributore..!!! code molllto lunghe di camion, poi tramite la nostra guida riusciamo a superare contromano la fila e, max 50 litri per camper e buona mancia, riusciamo a fare il primo  rifornimento e mettere un poco di gasolio nelle taniche: siamo in IRAN, nella regione dell’ Azerbajan, con le catene montuose del massiccio Shabalan.  Qui da ora in poi viaggeremo sempre in altipiano, con strada ad altezza variabile tra i 1.500 e i 2.700 mt. – Maku-  attraversiamo colline aride: visitiamo la Chiesa nera (Qareh Kalisa) armena di S. Taddeo, a Chaldoran, meta di un pellegrinaggio estivo di 3 gg. Molto bella: è medioevale, ben conservata (1319): pareti esterne riccamente intagliate di figure e motivi decorativi (simili a quelli della fortezza di Dogubayezit, in Turchia); incontriamo un gruppo di Avventure nel Mondo che viaggia con pulman iraniano. – Marand, poi l'autostrada fino a TABRIZ: fu capitale con la dinastia Safavide (pernottamento al Mosaffek Park) arrivo ore 20,30. Primo piccolo problema serale, sia la guida che gli addetti al parking pretendono che piazziamo i nostri camper nel parcheggio asfaltato, vicino ad una strada trafficatissima, la temperatura esterna supera abbondantemente i 35 gradi e l'asfalto bolle. Poi ci guardiamo attorno e chiediamo di farci assegnare una zona in fondo al parco dove vi sono alberi e erba; Ok risolto., siamo un poco stretti ma si respira e i nostri cani possono giocare sull'erba.  Cena tutti assieme sul prato, relax anche per le signore che protette da sguardi indiscreti dalla barriera dei camper tolgono il foulard                1460 m.sl

 9/8: Km 000
(dove il mondo si è rovesciato!! eravamo venuti anche per fotografare e veniamo continuamente fotografati)

 
Tabriz : lasciamo i camper in sosta e si parte alle 8 in pulmino (anche con i cani: non facile trovare l’autista che li accetti: l’Islam ha le sue regole…e ci siamo dovuti accontentare di uno scassone) - Osku -  KANDOVAN (la  piccola Cappadocia iraniana, con molti camini di fata): ci si arrampica sui sentieri in salita e tortuosi del villaggio, avendo modo di vederne le tante attività (lavorazione della lana, riutilizzo di tessuti, essiccatura delle albicocche, vendita dei favi di alveare,….) Fogli sottilissimi di prugne essiccate. Scambiamo per cassette della posta i primi contenitori di offerte, in blu con mani protese in giallo (sembra simbolo dell’Unicef), che poi vedremo in ogni parte di Iran- pranzo a TABRIZ, in giardino, su sostegno in legno con tappeti, (yogurth al cetriolo, yogurth bianco, polpetta allungata e cotta su un largo spiedino=kebab, e pane cotto all’istante  sui sassetti -argilla espansa-) i cani al guinzaglio restano all'esterno con ciotole di acqua e sorvegliati da un addetto.

- In un distributore di carburante vediamo un'auto Iraniana con a bordo un barboncino bianco in braccio alla sua padrona, una bella ragazza moderna... chiediamo e ci conferma che è VERBOTEN... vietatissimo possedere e portare un cane a spasso in città e sopratutto in auto, ma.... ma una bella risata e una alzata di spalle!!!! siamo un poco più tranquilli

Nel pomeriggio visita della città: Moschea Blu *, di arte mongola, decorata di piastrelle blu e intricate iscrizioni calligrafiche e sopravvissuta ai tanti terremoti. All’esterno giardino Khaqani, con grande statua in maiolica bianca del poeta persiano-azero Shirvani Khaqwani, del XII sec.   Museo dell’Azarbayjan (con grandi foto b/n di Persepoli e <<borsette>> in pietra) e sosta all’esterno del caffè, con moltissimi che si fermano a scattarci foto e a fare conversazione. Tante studentesse in nero, molto belle (vediamo alcuni nasi con cerottino, dove è appena intervenuto il chirurgo estetico, molto in voga  attualmente in Iran). Un giovane giornalista dopo aver parlato un poco con noi ci dà furtivamente copia del quotidiano dove lavora e dove vi è un suo articolo -peccato che non ne capiamo una lettera -. Bazar patrimonio dell’Unesco,  circa 35 km di passaggi coperti da volte con + di 7.000 negozi e molti caravanserragli; abbiamo con noi i nostri cani e ci rendiamo conto che non sarà possibile in seguito continuare a portarli appresso, stiamo praticamente bloccando tutto il bazar con i curiosi che si spingono per vedere i cani, toccarli, fotografarli e purtroppo anche provocarli. Adiacente la Moschea del Jameh, con 2 minareti. Qui il mullah ci dice che si fa di tutto per contrastare il nemico: gli USA.

Piccoli limoncini rotondi (li vedremo sempre in Iran, anche nello stufato, ed anche il pane che è sottilissimo, un velo, come il carasau sardo), di cui compriamo 1 bottiglia di denso succo.
Visitiamo altra moschea antica, oggi è una giornata particolare e in segno di devozione, donne di diverse famiglie offrono a tutti coloro che sono nel cortile della moschea grandi cannoli ripieni di verdure, foglie di vite  e curcuma. Anche al negozio: 4 uova in regalo!  
Il palazzo del municipio,del secolo scorso, ha un aspetto inglese.
Serata fuori sul prato, a bere il poco vino italiano rimasto e conversare con Reza. ci hanno raggiunto per cena le due coppie di motociclisti amici di Sandro e Rosella che sapevamo fare lo stesso nostro viaggio, scambio di opinioni.
Secondo pernottamento in fondo al verde pubblico,
dove sono piantate tante tende delle famiglie che sono in sosta o pic-nic 
Sono venuti funzionari della città a fotografare i nostri camper e la sistemazione "camping" attuata
(piccolo inconveniente: Lara, il cane lupo, buca il pallone a un bambino iraniano e segue mooolto vibrata protesta del padre…)  

Ci arriva un SMS da Gigi (amico di Ravenna) "attenzione, rapiti 2 turisti belgi in Iran"  e uno da Giampaolo (amico di Forlì) " arrestato un ragazzo a Teheran che distribuiva volantini per cercare il suo cane" ; e la risposta all'SMS in cui si gli comunicavo il prezzo del gasolio "è un affare, con un euro 77 litri, con la bicicletta il carcere" a ISFAHAN è entrata in vigore una legge che vieta alle donne le biciclette e lo skatting, pena il carcere.
>>al nostro rientro veniamo a sapere che:  "il giorno 7 agosto a Tehran è uscita una legge che vieta di portare i cani a passeggio per le strade o ancora trasportarli in automobile - ( i cani vengono arrestati e le automobili confiscate) hanno già rinviato a giudizio quattro padroni di cani, costringendone altri 22 a firmare solennemente una carta che li impegna a evitare ulteriori violazioni del precetto"

 10/8: Km 560
Partenza ore 7,30. Catena montuosa dell’Elburrz – Zanjan (nome che significa <cara moglie>) – Mausoleo mongolo di Olyeitu, a SULTANAYETH, spettacolare monumento patrimonio Unesco. Grande cupola di mattoni (h. 48, diam. 25 m.) ha bellissime decorazioni in maiolica, blu-turchese-rosa antico, prese come come motivi per la tessitura dei tappeti persiani. Una troupe di giovani sta registrando un programma per una TV e così veniamo ripresi, intervistati e seguiti durante la nostra visita al mausoleo per farne uno speciale sul turismo - piccola gaffes, intervistato dichiaro che siamo ben felici di essere in questo antico paese pieno di storia e di cultura che è... la SIRIA... gelo; chissà cosa mi è venuto in mente, poi correzione del tiro.. LA PERSIA!!!. -la guerra per colpa mia non è scoppiata-.
 
Attraverso montagne bellissime, sempre diverse nelle forme e nei tanti colori, ci dirigiamo verso il Mar Caspio, regione Gilan,  RASHT: verde: coltivazioni di riso pregiato, tagliato in ginocchio, umidità , perché non siamo più sull’altipiano: lasciato i 1800 mt.qui si è al livello del mar.  arrivo ore 21,05 - pernottamento tranquillo nel cortile interno Hotel Kadus.   504 m.sl

 11/8: Km 443
Partenza ore 8,10,  Rasht – Fuman – passando per piacevoli valli montane avvolte da un po’ di foschia, si giunge a  MASULEH, chiamata <fine del mondo>.  C’è turismo interno, perché è assai apprezzato il verde di questa cittadina. Le case, di un pallido color crema con belle finestre a fori, sono disposte in file irregolari ad anfiteatro e le strade sono così ripide che il tetto del 1° livello forma la base per quello superiore e sulle stradine vi sono i camini delle abitazioni sottostanti; buona pasticceria e vendita di “pani” di sesamo e sesamo e noci, che sembrano forme di parmigiano. Anche oggi i cani sono a passeggio con noi e sono i più fotografati e da tanti ammirati. Molti ridono quando sentono il nome della doberman KYRA e lo ripetono ad alta voce - abbiamo saputo dalla nostra guida Reza che Kyra (o il suono che ne deriva pronunciandolo) in persiano è il nome dell'organo genitale maschile.. il pene- pertanto in pubblico meglio chiamarla SHYRA.
I fornai sfornano continuamente i loro pani ed è uno spettacolo vederli preparare queste specie di pizze che vengono poi messe all'interno di un otre surriscaldato per la cottura (peccato che il bruciatore vada a gasolio e spande non gradevoli odori),  – Manjl (torri eoliche e grande diga), poi finita regione Gilan si entra in regione Qasvin, capitale del regno Safavide circa dal 1500 al 1800) – arrivo a TEHRAN con un traffico molto forte e scarsa visibilità ore 18,45

Pernottamento al Park Eram (Eram=paradiso) - purtroppo anche qui come ormai rituale, grande discussione, il posto assegnatoci è su di una strada con traffico locale, ci potremo spostare dopo le 22,30 al termine di una banchetto nunziale; non ci piace. Troviamo da soli una soluzione, parcheggiamo anche se appiccicati in una specie di  passaggio pedonale. (domani dobbiamo saldare il conto con l'agenzia, ma in completo accordo si decide di saldare escludendo il costo dei parcheggi. Che verranno pagati al termine del viaggio se fatti in area protetta)  1267 m.sl

 12/8: Km 285
Partenza alle 8, per uscire da Tehran, direzione Persian Gulf (Golfo Persico), in autostrada (al camper di Donato vola via una parte della mondanatura in plastica della portiera,  sinistra fortunatamente nessun danno alle auto in transito e sopratutto senza incidenti) – moschea Holy  Strine / la strada segue il deserto del DASHT-e KAVIR  QOM: visita della città santa. Il centro fisico e spirituale è  l’Hazrat-e Masumeh, dove c’è la tomba di Fatemeh, sorella dell’Imam Reza (il cui mausoleo è a Mashad). La maggior parte dell’attuale complesso fu costruita durante il regno dello scià Abbas I e di altri re safavidi, impazienti di affermarsi come sciiti. Difficile entrare per i non musulmani: la nostra guida riesce a ottenere il permesso per entrare, con affitto degli chador per le donne. Esperienza che consente di assistere a manifestazioni di grande fervore religioso e di vedere un’architettura magnifica, decorata anche con tante stalattiti di specchi e tutta basata sulle varianti di colore blu.  Poi in una sala decorata con stucchi dai motivi e colori zuccherosi, siamo ricevuti dall’Imam, che ci accoglie per un saluto insieme a Milani, un ingegnere italiano che si è convertito all’Islam e fa parte del clero di questa città, che ha il compito di formare il clero sciita - formato sia da uomini che da donne-, oltre che essere meta di pellegrinaggi: la nostra è sicuramente un’esperienza singolare, che ci dà modo di cogliere la  differenza teologica che divide i musulmani sciiti da quelli sanniti (una divergenza sulla successione di Maometto) ed anche di confrontarci sulla scarsa considerazione che si ha qui degli animali domestici (non viene accettato che si possano dare affetti all'infuori delle persone) i cani sono accettati solo se da lavoro, da guardia o poliziotti ma non possono stare in casa e tantomeno sulle auto o portati a spasso - pena arresti e sequestri -.

 KASHAN città della seta, che raggiunse il suo splendore durante il periodo Selgiuchide (1051-1220): visita  al luogo antico, sulla collina – giardino e palazzo di Fin.    Arrivo al parcheggio Amir Kabir hotel alle 18,45 la sistemazione è:  " messi peggio che non si può", con i condizionatori dell'Hotel che sparano aria calda sui camper e rumore dei compressori  (per noi cena con kebab di pollo allo zafferano acquistato all'Hotel ; nottata caldissima anche con il ventilatore acceso e... dovremo starci 2 notti)      1029 m.sl

 13/8: Km 193
Partenza ore 9,30 solo alcuni equipaggi - Kashan -  ABYANET, antico villaggio di montagna in argilla rossa, a 2.300 mt. protetto dall’Unesco, che raggiungiamo attraverso un percorso di belle montagne, con torrenti ornati di fiori color lavanda ed un castello dello stesso color ocra delle rocce. E’ molto antica, con case di fango e paglia, belle grate alle finestre e delicati balconi in legno, che si snodano per i vicoli stretti e tortuosi. Eccezionalmente qui le donne possono indossare abiti di fantasie e colori vivaci, e non lo chador nero. Piccoli rombi realizzati con bastoncini di legno e lane colorate, decorati con palline vegetali e fiocchi, fanno allegria. Anche oggi i cani a spasso con noi, nessuno che li disturbi, curiosità dei pochi bambini e tutto tranquillo a parte un somarello che non gradisce. C’è una piacevole brezza, pranziamo nei nostri camper, con noi oggi Reza la guida; ma poi torniamo nel pomeriggio di grande caldo per visita di KASHAN. Bella città di 170.000 ab., che raggiunse il suo splendore durante il periodo selgiuchide (1050-1220). Visitiamo 2 splendide moschee e 4 sue case tradizionali, che la rendono famosa, un tempo residenze signorili, dai raffinati stucchi,  motivi scolpiti a rilievo nella pietra, bellissimi specchi e vetrate istoriate: Khan-e Tabatabei – Khan-e Ameriha / Khan-e Borujerdi / Hammam-e Khan, gli antichi bagni ora sala da the con splendide decorazioni in piastrelle e bassorilievi di stucco, la moschea e madrasa di Agha Borzog (complesso di architettura islamica più bello di Kashan; imponente cupola affiancata da 2 tozzi minareti ornati da bellissime piastrelle con motivi geometrici. Raffinati mosaici e iscrizioni craniche spiccano efficacemente sul fondo di mattoni color sabbia. Iniziano i badgir: torri del vento – BAZAR, labirintico, uno dei più pittoreschi e tradizionali dell’Iran, frequentato dalla gente del posto, fornito di grande varietà di merci, con un interessante caravanserraglio. Nei meandri del bazar, c’è moschea di Soltaniyeh

Altra nottata molto calda al parcheggio Amir Kabir hotel - anche  annaffiando sia il selciato che le pareti dell'albergo, la temperatura accumulata non si abbassa -.

 14/8: Km 400
Partenza ore 7,15 Attraversamento altra zona desertica –  Nain e la Moschea Jameh (del Venerdì) X sec., una delle più antiche dell’Iran, particolarmente bella nella sua semplicità; giro per la cittadina, importante centro di transito e luogo di produzione dei famosi tappeti, a fondo chiaro – Ardakan (siamo più vicini al confine dell’Afghanistan) – Meybod – YAZD,  arrivo alle 14,30 con sistemazione in periferia, giardini hotel Caravan  Con pulmino a noleggio in centro città e Yazd si rivela subito una delle mete più interessanti del ns tour. Ebbe la sua età dell’oro nel 1200 come tappa obbligata della via della Seta, ricordata anche da Marco Polo, celebre per i suoi tessuti, la sua posizione strategica (tra la fine del deserto del Dasht-e Kavir e l’inizio del sederti del Dasht-e Lut) e i qanat (=canali sotterranei per irrigazione). Passeggiata nel quartiere vecchio, patrimonio mondiale dell’Unesco perché è considerata una delle città + antiche del mondo.

- Moschea del Jameh-Venerdì, capolavoro safavide del XIV sec. con 2 minareti di 52 m.
- prigione di Alessandro Magno (citata in un poema di Hafez) e tomba dei 12 Imam
- tantissime torri del vento o badgir (particolare architettura del Golfo Persico che attraverso un sistema di torri a colonne con           bocchette e  fessure davano frescura alle abitazioni, vale a dire: sistema di condizionamento naturale) e cupole di ghiacciaie
- affascinante complesso di AMIR CHAKHMAQ, uno dei più inconsueti e inconfondibili di tutto l’Iran, con armonie perfette, particolarmente suggestivo al tramonto, quando la luce si ammorbidisce e l’imponente facciata esterna viene illuminata creando un effetto spettacolare: moschea e bazar sulla piazza, tutto decorato di turchese e blu.  Salendo in alto fino ai minareti = veduta mozzafiato della città di Yazd.

Particolare singolare: tutte le porte hanno 2 battacchi, uno tondo e l’altro lungo; queste due diverse forme producono rumori diversi e così chi arriva fa capire se è una donna, usando il primo, oppure se è un uomo, usando il secondo, e chi è all’interno della casa decide se aprire o meno.               1243 m.sl

 15/8: Km 431
Prosegue la visita a Yazd, e alle testimonianze delle religione di Zoroastro, praticata in tutto l’altipiano iranico prima della divisione dell’Islam. Ora dei 150.000 iraniani praticanti, oltre 10.000 sono in questa città / i seguaci di Zoroastro vengono qui da ogni parte del mondo, soprattutto per il fuoco eterno. E’ la prima religione monoteista -libro base: Avesta-, da cui hanno avuto origine cristianesimo-giudaismo-islam, che introdusse i principi del bene e del male (dualismo) e che sancisce: parlare bene – pensare bene – agire bene. I Re Magi erano zoorastriani. Venera gli elementi primordiali (acqua-aria-terra-fuoco) e nei propri templi rappresenta Dio come fuoco eterno. Si va al tempio di Ataskadesh, dove dietro una vetrata il fuoco è sempre alimentato da 1936 anni, cioè dall’epoca sassanide. Poi alle torri del silenzio, dove depositavano i defunti che venivano spolpati dagli avvoltoi, per evitare la contaminazione della terra con la sepoltura e salvaguardarne  la purezza.

Alle 9,50 si riparte coi camper, ancora deserto Dasht-e Kavir, Taft (monumento alla melagrana e tante decorazioni lungo la strada) – Abarqu, con magnifica Moschea Jameh (visto solo esterno)  e  gigantesco cipresso di  4500/5000 anni, 18,5 m. circonferenza, 25 m.h.   Safa Shahn, zona di splendide montagne.

Ci fermiamo per il pranzo entrando con i camper prima in un cimitero, poi data la non felice scelta del luogo in cui pranzare e far scendere i cani a giocare, andiamo poco distante sempre con i camper in un parco pubblico, in libertà dice Reza, ognuno sceglie il posto che vuole col mio camper scegliamo un bel pezzetto di prato all'inglese al bordo di un prato recintato e di circa  5mt x6; ruote sopra che soddisfazione!! purtroppo arriva trafelato un guardiano che strillando fà il gesto del taglio della gola e attaccatura delle orecchie...il prato non si può calpestare.. nessun problema, marcia indietro ma le ruote slittano e i solchi per uscire si vedono alla grande!!. Tragedia... arrivano altri incavolati neri e tutti a dire che mi  deve essere tagliato  il collo per il danno fatto. Poi dopo l'intervento della guida hanno chiesto un risarcimento, o il collo o i l vil denaro !! - e processione di persone che visitano il danno e guardano male il danneggiatore- si pranza e poi è meglio... ripartire.....

Si passa alla regione di FARS, culla della civiltà persiana, di cui è capitale Shiraz, con siti archeologici della millenaria civiltà persiana.                       In esterno:   45°

Piantagioni di mele e altre verdi coltivazioni.
Pasargade
: tomba di Ciro il Grande e resti del suo palazzo reale. Scritte nelle lingue persiana – babilonese – elamita.
Alle 19,20 non è facile trovare la strada per Persepoli, dove poi pernottiamo in mezzo alla pineta del “Persepolis Tourist Complex”, dell’Iran Touring&Tourist Investiment Company (INN). Villaggio turistico con costruzioni nuove e curate e in altra parte abbandonato al degrado; il posto assegnatoci è su di una strada interna a fianco della pineta e che termina con un cancello
 
Fine serata con la serena tavolata collettiva di Ferragosto.   1648 m.sl

 16/8: Km 61
lasciamo i camper parcheggiati, cercando di meterli un poco fra gli alberi (il caldo si sente e i cani non possono venire con noi) con finestre aperte e ventilatore acceso e poi visita di PERSEPOLI, con la guida Maria, presa da Reza che si fa affiancare da lei, perché - dice - in questa Regione vige l’obbligo per i turisti di avvalersi di una guida locale. Questo è il sito archeologico più famoso dell’Iran, testimonianza di uno dei + importanti regni della storia, quello degli Achemenedi (559 a.C. – 330 a.C.) E’ un complesso di palazzi avviato da Dario il Grande, in basalto nero lucido, ricoperti d’oro e pietre preziose, in costruzione per c.a 2 sec. Aveva lo scopo di festeggiare il NoRuz, l’anno nuovo coincidente con solstizio di primavere (21 marzo), quando i 28 paesi dominati portavano doni e pagavano tasse in questo luogo, sede dell’amministrazione finanziaria del regno. Le posizioni di ogni struttura ed ogni decorazione sono cariche di significati simbolici, soprattutto inneggianti alla primavera (fiori di loto) e alla figura imperiale: tori, leoni e il simbolo della libertà, il grifone. Nelle scene con figure umane vi è un alternarsi di Medi (copricapo tondeggiante + semplice) e Parsi.  Molti sono i simboli che richiamano alla religione zoorastriana, già praticata all’epoca, fattore che contribuì a tenere unificata la Persia. Persepoli fu ampliata da Serse, Artaserse ed altri imperatori, e venne distrutta con incendio da Alessandro Magno per vendicare la distruzione di Atene  ad opera di Dario (poi ricostruita da Pericle). Magnifico l’ingresso della porta delle Nazioni, con le figure dei tori-guardiani, e la scalinata dell’Apadana., oltre ai Palazzi delle udienze.
Poi NAQSH E ROSTAM (Naqsh=immagine). E’ una Valle dei Re, con 4 magnifiche tombe con bassorilievi  scavate nella parete della montagna, in alto: di Dario I – Artaserse I – Serse I – Dario II. Gli 8 rilievi sasanidi in pietra scolpiti nella roccia sotto le facciate delle tombe achemenedi  rappresentano scene di conquiste imperiali e di cerimonie reali; molto presente la dea Ahura Mazda.
Di fronte: KABA ZAEROSHT, tempio del fuoco zoorastriano, achemenide.
NAQSH E RAJAB
, con  4 bei bassorilievi sasanidi, non visibili dalla strada perché nascosti tra le pieghe della parete rocciosa, raffiguranti scene relative ai regni di Ardeshir e Shapur.
partenza alle 15,10 per spostamento, ancora tra belle montagne, a SHIRAZ (= città piena di segreti /rose, usignoli, uva, vino, romantica), grande città, considerata per la sua raffinatezza  e per essere la culla della cultura persiana. Città culturale dell’Iran e dei 2 poeti: 1) SAADI’ , XIII sec. – HAFEZ , XIV sec.    Molto verde, giardini  e viali alberati.
Tutta circondata da montagne; all’ingresso, su maiolica, una poesia di Saadì.
Arrivo alle 17,10 al I.T.T.=Ittic Inns Shiraz Tourist Complex (Hotel + campeggio)  (il cartello indicatore  all'interno dei giardini  dice camping, ma il posto assegnatoci è una aiuola con strada attorno; non l'aiuola, ma la strada è il camping) alla semiombra dell'unico albero del "camping" c'è un grosso camper tipo Owerland e una land rover con tendina sul tetto ambedue olandesi .      1579 m.sl
Visita al Bazar di Shiraz, che all’interno ha anch’esso uno  splendido caravanserraglio.

 17/8: Km 000
Sosta in I.T.T.=Ittic Inns Shiraz Tourist Complex (Hotel + campeggio)
Oggi è giorno di festa per Islam, bazar e buona parte dei negozi chiusi; tutto dedicato alla scoperta di Shiraz, avendo a disposizione il pulmino a nolo con autista. 
Cittadella di Karim Khan, re molto giusto della dinastia Zand (1747 – 1779), che preferiva essere chiamato governatore o reggente (E Vakil): la cittadella-fortezza è molto ben conservata, con 4 torri circolari in angolo, di cui 1 molto pendente. All’interno bel giardino e mostra di foto antiche della città.
Museo Pars: interessante il non molto grande edificio di epoca cagiaride (come il palazzo Golestan a Tehran).
Poi grande edificio decorato con specchi e bellissimo giardino. Museo Narenjestan-Ghavam, anch’esso con salone degli specchi, stucchi e bel giardino con aranci.
Moschea del reggente; è quella all’ingresso del Bazar. Anche qui, come in tutta Shiraz, la maiolica vede la presenza di tanto colore rosa, e decorazioni più fiorite e meno geometriche.
Mausoleo-moschea Hanzebn Ali, (la moschea degli specchi, una follia di luci che rimbalzano dagfli specchi con cui è coperta tutta la superfice interna, -anzichè mosaici, specchi -) uno dei figli del 7° Imam, con una particolare cupola a cipolla. C’è in corso una cerimonia di lutto, a pochi giorni dal funerale: si entra uomini e donne separati, tappeti Nain, canto struggente; ci danno diversi tipi di dolci, datteri, fili di amido con limone, acqua.
Tomba del poeta Hafez, in un giardino, frutto della sistemazione della dinastia Palhavi.
Tomba del  poeta Saadì, + sorgente termale in un giardino; ai mausolei dei poeti  assistiamo a scene di devozione e venerazione, poiché sono considerati  come  Santi.
Moschea del Martire, una delle + antiche e grandi dell’Iran, con cortile di oltre 11.000 mq
Moschea di Nasir-Ol Molk, una delle + eleganti dell’Iran meridionale. E’ relativamente recente (fine del XIX sec.), con raffinatissimi rivestimenti di piastrelle blu intenso.
Serata conviviale insieme con cognata, fratello nipoti  e diversi amici-che  della guida Reza: con cibi persiani (zuppa al caglio) e cibi preparati da noi nei nostri camper (è sbucata una bottiglia di vino rosso  iraniano fatto in "casa" sfuso, centellinato e gradito da tutti noi - anche se leggermente amabile-. Non è vero che gli iraniani non bevono, il problema è il divieto assoluto e.. il costo esagerato - ci è stato offerto a 18,00 euro una  bottiglia di vino sfuso!! tralasciamo)

nel pomeriggio Sandro aveva notato un gomma bucata nel suo camper: non è facile trovare gommista di venerdì; trovato ha effettuato riparazione immediata per 5.000 rial (meno di ½ €), e in regalo ci ha dato anche  datteri di Bandarabbas, sul Golfo Persico

Quasi non c’è presenza di mosche !

 18/8: Km 448
Partenza ore 8, Shiraz – Mandasht (nomadi di Kaskais) – Safa Shahr – Abadeh – Izadkhast: è antico grande villaggio su una collina, simile a BAM (che era più a sud-ovest, distrutta alcuni anni fa da un terremoto) e, in basso, magnifico caravanserraglio del 260, sassanide. Dopo aver visto il lavaggio auto dentro al fiume ed aver atteso tanto l’uomo con chiave, lo visitiamo, ed è veramente molto interessante.
Talvolta incrociamo in divisa i  pasdaran, che sono i guardiani  della rivoluzione islamica con il compito di sorvegliare sui costumi.
Shahreza: verde e montagne intorno. 85 km. a sud di Isfahan iniziano le fabbriche e, come prima di ogni città, c’è il silos di raccolta grano.
Dopo montagne magnifiche, giungiamo alle 18,15 all’albergo sulla circonvallazione di ISFAHAN, dove sostiamo (la parte dove sostiamo era in effetti un camping, con piazzole in cemento e spazi, pini un poco rinsecchiti, che  ha certamente conosciuto tempi migliori visto lo stato degli impianti e dei servizi igienici che ci mettono a disposizione).    Chiamata la “metà del Mondo”, è  il gioiello dell’antica Persia, e dall’anno scorso questa è la capitale culturale del mondo islamico.           1720 m.sl
cena collettiva, una giovane ragazza iraniana che vive in Belgio e ogni anno viene a Isfahan a trovare la nonna, si ferma a parlare con noi e ci racconta che la madre è stata richiamata dalla polizia perché lei aveva indossato qualcosa a mezza manica, e che il fratello era stato incarcerato oltre un anno e mezzo perché aveva fotografato una postazione militare

 19/8: Km 000
Come al solito, la nostra guida MOHAMMADREZA – SAYAH è preziosissimo per il nostro viaggio. Qui a Isfahan è particolarmente bravo, perché è la città dove è nato e vive.
Per oggi e domani abbiamo a disposizione pulmino a noleggio con aria condizionata e autista, per muoverci nel grande centro città e fare una puntata in periferia.
Antica Moschea del Jameh (Venerdì), costruita per 7 secoli, è vero e proprio museo di architettura islamica, e ogni stile qui presente è documentato da autentici capolavori: si va dalla semplicità  del periodo selgiuchide, all’epoca mongola, fino alla ricercatezza dello stile safavide (2° rinascimento). Magnifiche le 2 cupole di mattoni (quella di Taj al-Molk è considerata la + bella cupola in mattoni mai costruita, dalle proporzioni matematica-mente perfette) e le sale a pilastri. Con oltre 20.000 mq di superficie è la + grande moschea dell’Iran. Qui  Reza ci organizza dal vero il canto modulato del muezzin.
PIAZZA  IMAM
= la 2° piazza + grande del mondo (512 X 163), superata solo dalla piazza Tienammen a Pechino.      Pare di essere nell’atmosfera da “Mille e una notte”.
Grandiosa e armoniosa, ancora quasi uguale a come venne costruita (e poi adibita anche a gioco del golf durante la dominazione inglese). Al centro di ciascuno dei 4 lati ci sono le seguenti 4 costruzioni, e ognuna soddisfa un parametro, come voluto dal suo realizzatore, lo scià  Abbas I, nella prima parte del 1600:

1)      parametro politico – Palazzo di Alì Qapu, a 6 piani, con sala musica dagli enigmatici stucchi finalizzati all’acustica, miniature e loggia con 18 esili colonne in legno: magnifica vista*** di tutta la piazza

2)      parametro culturale – Moschea dello sceicco Lotfollah (1602), che veniva dal Libano per insegnare scienze e filosofia. Cupola di maioliche con colori sempre cangianti ad ogni ora del giorno e all’interno, al centro della cupola, un riflesso di luce che genera la coda del pavone. Con l’equilibrio delle sue armonie è perfettamente complemen-tare alla soverchiante ricchezza della + grande moschea dell’Imam ed è probabil-mente la moschea + fiabesca dell’Iran

3)      parametro religioso – Moschea dell’Imam (1612 / 1618) una delle più belle al mondo, in puro  stile safavide, ricchissima di mosaici di piastrelle blu, gialle, verdi, bianche, oltre che di capolavori di scultura  (mirab, mimbar/scalinata …..)

4)      parametro economico – Porta di Qeysarieh, di ingresso al magnifico Bazar coperto E-Borzog. Il Bazar, di qualche km., collega Imam Square con la Moschea del Jameh.

Poiché lo scià Abbas il Grande era impaziente che i lavori di realizzazione della moschea dell’Imam fossero completati (durarono 25 anni), furono impiegate tecniche innovative per accelerare i tempi di costruzione e invece di coprire l’intero complesso con mosaici realizzati con milioni di singole piastrelle, furono create per la 1° volta in Iran piastrelle già disegnate e assemblate secondo il modello prestabilito. 
Palazzo Chehel Sotun: sorge all’interno di bel giardino con fontana, costruito come padiglione di svago, in stile “talar” (portico colonnato in legno), detto delle  40 colonne: sono 20 e raddoppiano con il riflesso  in acqua.  In interno, alle pareti vi sono  grandi affreschi di soggetto storico, che raffigurano la sontuosa vita di corte dell’epoca dei Safavidi ed alcune battaglie del tempio, in India, in Turkestan.
ANTICHI PONTI
sul largo fiume Zayandeh, li vediamo verso il tramonto; intorno e su di essi grande animazione, passeggio, pic nic e pedalò. E sempre il mix di abbigliamento femminile che va, anche tra le ragazze, dal rigido chador nero a più chiari foulard e manteaux: la testa però sempre coperta !

- Ponte Khajù: il più bello, lung 133 m, larg 12, in mattoni e decorazioni di maiolica. E’ a 2 livelli di terrazze porticate e risale al 1650.

- Ponte Sio Se-h Pol: anno 1602, ha 33 archi ed è divenuto il simbolo della città (suggestivo di notte, illuminato).

Giro al Bazar (tappeti – rame – miniature – stampe su stoffa – dolci al pistacchio tradizione di Qom) e acquisti.

Cena al Bastani restaurant (kebab e zuppa di sedano) e veduta della piazza Imam Square sapientemente illuminata.

   Per finire in bellezza: la consueta conversazione serale con dolcetti, prima della buona notte.

 20/8: Km 000
Jolfa= quartiere armeno di Isfahan, cattedrale di Vank internamente affrescata, e museo.
Minareti oscillanti : Manar Jomban, a Kaladyn, dove c’è la tomba di Abu Abdollah, un venerato derviscio del XIV sec.Ad ogni ora un addetto sale su uno dei minareti e inizia a sospingerlo con forza, cominciando a farlo oscillare, vibrare, avanti e indietro, seguito dal minareto gemello. Mangiato magnum Algida alle mandorle su un divano di sala da the, e incontrato gruppo di ragazzi del vicino Iraq (provenienti da Karbala), affascinati dai nostri occhiali da sole Persol.
Tempio del fuoco: Ateshkadeh-Ye.
Ponte Shahrestan, quello più antico risalente al 1100 ma sulla base di un ponte sasanide molto più antico, in pietra e mattoni e con 11 archi; qui il fiume termina in palude; ha una colonna, identica a quella antica della Moschea del Jameh.
Poi tappeto kilim iraniano (Baktiari) e altri acquisti nella piazza Imam e nel Bazar coperto (bellissima la porta d’ingresso).
Ultimi sguardi alla piazza Imam, e poi.. ai camper, per  la cena insieme a moglie, figli e suoceri della guida Reza, la famiglia sembra molto unita e ha portato specialità iraniane per cena, contraccambiamo con nostri cibi (Rosanna nella voglia di ben figurare, prepara una serie di crostini vari, alcuni con spalmato del preziosissimo "lardo di Colonnata"!!!! la frittata è fatta, è considerato ottimo da tutti. Descrizione ufficiale degli ingredienti ... "formaggio fuso con erbe"; abbiamo salvato il collo....... ) i nostri ospiti ci regalano torrone al pistacchio, specialità del luogo.

 21/8: Km 585
Partenza ore 8, Najaf Abad – Daram – Aligurdaz (tanti tulipani a rovescio, simbolo del martirio; vediamo anche cartello per Khoimain, che è il paese dove nacque l’ayathollah Khomeini) – Borud – Borujerd – Nahandi.
Dalla catena montuosa del Salaban passiamo nella zona del Lorestan, con capitale Khorra-mabad, con bel castello, ma non passiamo da questa città (Abad = villaggio di campagna).   Contraerei puntate verso ovest, poi  Kurdistan iraniano, rocce rosse e lucenti, e città di KERMANSHAH (vicina a Iraq, oltre 800.000 ab., sviluppatasi lungo la strada reale per Bagdad, crogiuolo di etnie, dai curdi, ai lur ad altri gruppi iraniani, anche molti nomadi che, comunque, sono sparsi un po’ in tutto il paese, con le loro tende di stoffa) – arrivo ore 18,40 e sosta all’interno di hotel Azadegan  il parcheggio che ci è stato destinato è praticamente un piccolo  piazzale in cemento dove è depositato di tutto, da vecchi bidoni a rottami vari, poi porte, mobili, letti e infissi . in un lato un poco di prato rialzato; luce e acqua ok       1318 m.sl

 22/8: Km 205
Con taxi  andati in centro di Kermanshah, a visitare il mausoleo di stile quagiaro Hosseinieh, che commemora il martirio dell’Imam Hossein a Karbala (oggi in Iraq), nel 680 d.C. Troviamo grande fervore religioso, simile a Qom e come potrebbe essere a Mashad, soprattutto per la presenza del Battaglione islamico sportivo di Yazd: cinque pulman di ragazze, molte giovanissime, tutte in chador nero, che praticano sport, arti marziali e sono addestrate per la guerriglia, accompagnate dai pasdaran (ci chiedono foto assieme, indirizzo, autografi, comunque ben attente a non farsi scorgere dai lori accompagnatori; poi foto di gruppo col loro striscione coloratissimo, si avvicinano ma non vogliono farsi avvicinare). Il tempio è molto frequentato con i pellegrini commossi dall’orma di Alì (discendente di Maometto) in ceramica blu; ci sono tante piastrelle che rappresentano immagini più diverse: scene craniche, divinità preislamiche, villaggi, dervisci e notabili locali.
Partenza coi camper alle 10, TAQ E BOSTAN
: altro sito dove ci sono altorilievi sassanidi straordinariamente ben conservati che si trovano all’interno e all’esterno di un paio di aperture scavate nella roccia: è rappresentato anche lo scià Ardeshir (Mitridate) II –379/383 d.C.- che riceve la corona sacra dalla divinità zoorastriana Ahura Mazda, calpestando un nemico sconfitto.  Verdissima mantide religiosa; intorno al lago, acquisto dai ragazzi  di coltelli in acciaio prima a 15.000 rial (la guida ne aveva suggeriti 18.000) poi li offrono loro a 10.000 rial (meno di 1 €) e cd musicali a 15.000 rial. Nella bancarelle: magliette imitazione  Lacoste  40.000 rial (meno di 4 euro).
BISOTUN
: Ercole del 148 d.C. scolpito sulla roccia. Montagne con profondi canaloni verticali, seguiti dal Club Alpino di Kermanshah. Sempre sulla roccia, iscrizioni cuneiformi illustrano la grandezza di Dario nelle tre lingue scomparse (elamita, accadiana e persiano antico), tradotte nel 1835 dall’ufficiale dell’esercito inglese Henry Rawlison.                                           Antico ponte di epoca safavide, costruito riutilizzando in parte le pietre di precedenti strutture sasanidi.
KANGAVAR
: rovine del Tempio di Anahita, dea dell’acqua, fertilità, bellezza e abbondanza
Città di HAMADAN  (l’antica Ectabana)–  arrivo ore 18, e ormai classica discussione sul parcheggio, anche questa volta posizionati, ben stretti tra numerose auto, nel parcheggio dell’hotel Bou-ali, dove passeremo la notte (in realtà abbiamo poi realizzato che da parte della guida, venivano confermatii 6 posti per macchine non considerando che i camper sono più camion che auto) per sccoglierci erano stati transennati 6 stalli, nei saloni dell'albergo è in corso un matrimonio con sfoggio, da parte delle donne, di begli abiti lunghi di  tipo europeo (netta divisione fara uomini e donne, ogni sesso la sua sala). Oggi qui in città è presente Rafsanjani, il Presidente del Consiglio del Discernimento, l’uomo più potente dell’Iran.
E’ fresco, siamo a  1894 m.sl
A piedi raggiungiamo il centro-città. Bella la piazza centrale e molto vivace il Bazar, con un complesso di Moschea qagiara a 6 minareti.       (acquisto di accappatoio e di altro Tussian, sciroppo per la tosse alle erbe, costo 12.500 rial = 1 €  / acqua minerale = 2 confezioni da 6 = 30.000 rial)   1894 m.sl

 23/8: Km 305
Partenza ore 7,10 per Hamadan (piazza con monumento ad Avicenna, antico scienziato) – Lilejin = paese delle terrecotte; ci fermiamo per acquisti.
Paesaggi collinari con forme e colori bellissimi (qui ricchezza di uccelli, anche aquile e cinghiali) – Grotte di Alì Sadr, le più grandi del mondo fra quelle navigabili, nessun inquinamento per la navigazione; un pedalò con una guida e un "volontario", traina un convoglio di 3 o 4 barche ove sono sistemati i visitatori (4 per barca) - è la vera trazione animale -. la visita ha una durata di circa 2 ore e mezza.
60 km. di strada sterrata, veniamo fermati  di fronte a una sperduta caserma dai soldati ma sono solo curiosi di sapere da dove veniamo, dove andiamo, e.. vedere il camper.
Bijar – siamo ancora per strada quando veniamo colpiti da un bel NUBIFRAGIO, con tanti guadi della strada, divenuta fiume di acqua e fango rosso, un gruppo di persone fra cui alcuni bimbi fradici e infreddoliti, gesticola per fermarci ma la guida dispone di tirare avanti (non sono convinto che abbiamo fatto una così buona azione. -chiesto successivamente spiegazioni, la guida mi ha risposto che ha avuto paura -)  dopo la pioggia, anche neve (due gg. dopo sapremo che il nubifragio ha causato oltre alla parziale distruzione di alcuni villaggi anche 2 morti)
Arrivo alle 18,50 a  TAKAB  ci accompagnano al parcheggio dellìalbergo che non è adiacente ma spostato - forse parcheggio per l'occasione - a bordo del paese: problemi di agibilità questa volta insuperabili: NO nel parcheggio che  l'Agenzia Aito ci aveva destinato (sotto a un costone fangoso e non certo sicuro se avesse continuato a diluviare) ma abbiamo scelto  una area  fuori città davanti alla  stazione autocorriere; nel cuore della notte 23,30 la polizia  ci invita a spostarci perché poco sicuro (a gesti ci dicono di possibili pericoli per banditismo), ed a trasferirci davanti alla stazione della polizia stessa alle 23,45. Comunque si è dormito abbastanza. 1828 m.sl

 24/8: Km 424
Partenza alle 7,55 prendendo direzione Dandi, da Takab, attraversiamo magnifici villaggi  del medesimo color oro dei campi  da poco mietuti, si giunge a Takht-eSoleiman, per visitare il sito archeologico del Trono di Salomone, uno degli 8 luoghi iraniani riconosciuti Patrimonio mondiale dell’UNESCO, dove c’è anche un bel lago vulcanico.  In realtà era un tempio dedicato  non a Salomone, ma con l’avvento degli arabi (che evidentemente avevano rispetto per Salomone), gli venne attribuito, per salvarlo dalla distruzione. Tentiamo di portarci appresso i nostri cani ma veniamo richiamati e siamo costretti a riportarli in camper.
Breve sosta in un villaggio dove le donne vestono con abiti di fantasie e colori vivaci; sempre i pagliai sui tetti.
A  MARAGHEH, torri funerarie  risalenti a 8 sec. fa, di epoca mongola,  con decorazioni su pietra, in mattoni color ocra e piastrelle di maiolica turchese.  Si tratta di costruzioni dello stesso stile del mausoleo di Sultanayeth, e questa visita chiude in modo ideale il tour ad anello alla scoperta dell’antica Persia.  Vicino, una  meridiana.
In questa città la polizia invita la nostra guida ad allontanare il gruppo dei turisti perché …”questa è una città molto religiosa, in nostro Imam ci tiene molto al decoro e le vostre donne sono poco coperte…” - per fortuna i cani erano dentro ai camper......Questa volta al distributore, anche contrattando, ci danno non più di 30 lt. di gasolio a camper.
Dopo una fugace veduta del grande lago di Orumiyeh, alle 20,20 raggiungiamo TABRIZ  e, sempre attraversando il ponte che di notte è tutto illuminato di blu fosforescente, raggiungiamo lo stesso parco dell’andata, dove sostiamo ai bordi del bel tappeto erboso e pernottiamo tranquilli.     1641 m.sl

 25/8: Km 628 di cui 274 in Iran e 354 in Turchia
Partenza ore 7,05 (per poterci muovere dobbiamo far spostare auto e tende che nella notte avevano occupato tutto il parcheggio) Tabriz, MAKU: girasoli raccolti e trasportati su strada nei rimorchi; ancora splendide montagne rocciose dai  sette colori e villaggi di case di mattoni di fango.
Ultimi acquisti di verdura, feta  e burro iraniani. Ricerca di yogurth alla cipolla, ma qui l’hanno solo sfuso in pentole, e lo danno a mestoli.
Orologio indietro di ½ ora.
Ore 13 passaggio di frontiera a BAZARGAN, avendo nuovamente in vista il monte Ararat, con la sua cima a rivoli di neve. Prima di uscire dall'Iran consegnamo una lettera alla nostra guida Reza:
A Mohammedreza Sayan,
un caloroso ringraziamento perchè con tanta competenza e passione ci hai "guidato" in questo avvincente viaggio portandoci alla scoperta del tuo magnifico IRAN. 
Un caro augurio di tante belle cose per te, per la tua simpatica famiglia e per il tuo Paese, perchè un giorno il tuo popolo possa autodeterminarsi nel miglior modo possibile, contribuendo ad un mondo di pace.
Con amicizia - I camperisti italiani
 

Turchia!!!... le donne tolgono subito il  “velo” e indossiamo tutti qualcosa di un po’ meno coprente ! pantaloncini corti e magliette!!!!
Il gruppo si divide: Donato-Enza-Lara, Mario-Isa, Ugo-Luisa riprendono la strada del ritorno; mentre con Sandro-Rosella e Armando-Silvana-Kyra  giriamo verso il lago di VAN, seguendo la sua sponda a est e sud. con l'obbiettivo Nemrut Dagi

Arrivo alle 19, Pernottamento a Tatvan, da un benzinaio, con vista sul lago. 
1661 m.sl

 26/8: Km 560
Partenza alle 7,45  Tatvan – lunga e tortuosa strada fino a Diyarbakir – Ergani – pranzato a Maden – Elazig – 15 km. prima di Malatya giriamo verso Puturge e, dopo 84 km, giungiamo al NEMRUT DAGI alle 18,30, parcheggiamo a fianco dell'albergo e chiediamo un pulmino per salire, da lì a poco saremo in vetta: vederlo è la realizzazione di un sogno! ci era stato raccontato, avevamo visto immagini e foto, avevamo letto; ci siamo resi conto dal vero che lo spettacolo vale la faticaccia e la strada fatta.  E’ una montagna di 2250 mt nella catena del Tauro Armeno, sulla cui sommità c’è il Mausoleo di Antioco I, re di Commagene, un piccolo regno risalente al 1° sec. a.C. Scenario grandioso. Magnifiche le teste d’uomo, di leone e di aquila, staccate dai loro corpi causa un terremoto, e poggianti sulla roccia.    Lo abbiamo visto alla luce del tramonto sulla terrazza ovest; domani prevista levata alle 4.30, per essere là sulla vetta alla prima luce dell’alba.     1926 m.sl

 27/8: Km 526
Ore 5.00 appuntamento col pulmino e nuovamente in vetta al Nemrut Dagi per vedere il sorgere del sole, che avviene alle 5.40 uno spetacolo emozionante, c'è molta gente (anche anziana) che ha passato la notte all'addiacio ed è un poco stropicciata. Poi alle 7.10 si riparte, discesa: scenari spettacolari.   Kayseri. ore 19        Sosta per la notte nel cuore della Cappadocia, a Goreme, nel piccolo camping “Berlin”, in mezzo ai pennacchi della sempre magica Cappadocia - abbiamo chiesto al gestore di indicarci una taverna tipica, quando trovata abbiamo rinunciato, non molto tipica; perciò cena colletiva al camping-                  1094 m.sl

 28/8: Km 843
Partenza alle 7,45, oggi ci aspetta una lunga tappa: Goreme – Aksaray – Ankara – Istanbul –  Silivri, sul Mar di Marmara; arrivo alle 18,45 dopo una tappa prevista lunga ma che è diventata  lunghissima, cerchiamo un camping ma non ne troviamo, poi più  avanti sosta in Mocamp (per nulla attraente anzi peggio il camping _abbiamo rinunciato a utilizzare  le docce e i servizi -, poco pulita e molto cementificata la costa)

 29/8: Km 459 di cui 179 in Turchia
Partenza alle 7,30 Istanbul (Silivri) – frontiera turco/greca  – Ipsala - Asprovalta arrivo alle 15,45 e sosta nella identica posizione dell'andata, bagno, sole, poi a sera dopo esserci accertati che le discoteche non sarebbero entrate in funzione, a cena in una locanda sul lungomare. Nottata molto tranquilla

 30/8: km 451
Asprovalta – Igoumenitsa
Il viaggio con destinazione l’antica Persia, superlativo e impegnativo, volge al termine. Raggiunto il punto per imbarcarci, ci godiamo alcune ore sul mare (camping Elena, alcuni km. a sud di Igoumenitsa) dove incontriamo Mario-Isa e Ugo-Luisa in procinto di partire per imbarcarsi alle 20 come da programma.
Cena al ristorantino del camping, pesce e... un buon bicchiere di vino

 31/8: Km 0
In relax nel piccolo golfo del camping Elena:  bel mare e verde degli alberi fino al mare alle 18 lasciamo il camping e ci dirigiamo al porto per l'imbarco previsto per le ore 1,00 ma che in realtà a un abbondante ritardo

 1/9: Km 162
Rientro ad Ancona con traghetto compagnia Superfast, arrivo con 2 ore di ritardo compreso lo sbarco. Poi via verso casa, in autostrada con innumerevoli code; arrivo a casa alle 22.

L'impegnativo e superlativo viaggio con destinazione l'antica Persia è terminato

 

 

Per capire arte e storia iraniana, occorre farsi un po’ di chiarezza sui periodi dinastici della Persia:

Storia antica

7000

Achemenidi

559 a.C – 330

Seleucidi (Parti)   Isfahan-Hamedan)

312 – 190

Parti

190 a.C. – 224 d.C.

Sassanidi         Shiraz - Persepoli

224 – 637

Arabi islamici – dominio califfi

661 – 1036

Selgiuchidi        Isfahan

1037 – 1220

Mongoli  saccheggio di Gengis Khan

1220 – 1335

Timuridi     Tamerlano

1380 – 1502

Safavidi    m       Isfahan

1502 – 1722

Afgani

1722 – 1736

Afshari

1736 – 1747

Zandi

1747 – 1779

Kagiari         capitale a Tehran

1779 – 1925

Pahalavi

1925 – 1979

Repubblica Islamica

1979

dati tratti da  Guide di Ulysse Mozzi IRAN di Anna Prouse

 

550 a.C.=Ciro sconfigge i Medi a Bazargan  539 a.C. Ciro conquista Babilonia e libera gli Ebrei
522 a.C. = inizio regno di Dario I il Grande: impero da Indo fino al Nilo (religione ufficiale: Zoroastro)  - costruzione di Susa e Persepoli
490 a.CV. = battaglia di Maratona vinta dai Greci
486 a.C. = inizio regno Serse I
480 a.C. = battaglia di Salamina vinta dai Greci
330 a.C. = Alessandro Magno invade Iran, distrugge Persepoli e pone fine a impero Acamenide
 

In Iran sono 8 i siti riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Unesco (in giallo quelli visti)

  1. Piazza Imam a Isfahan
  2. Jogarzanvil, sito archeologico Susa Havazd
  3. Sito archeologico di Persepoli
  4. Pasargadae
  5. Trono di Salomone
  6. Yazd
  7. Bazar di Tabriz
  8. Bisotun

***

1 Euro = 12.500 / 12.700 rial    (toman= eliminano uno zero: 10.000 rial = 1.000 toman) 

Costo del carburante infinitamente basso: con 1 Euro = 77 litri di gasolio !!! Razionamento della benziana.     Spesso file molto lunghe di camion (soprattutto i primi gg.) alle pompe prima di poter avere gasolio (talvolta non c’era)

Costo vita in Iran: affitto in città 300/350 € al mese – stipendio di operaio appena assunto: 250 €. Un paio di scarpe 12 €, un pasto al ristorante 3 – 6 €, una birra 0,50 €.   Spesso l’iraniano ha necessità di svolgere più di un lavoro.

 Persia: 28 regioni. 1.982.000 mq = 5 volte superficie di Italia / 15% arabile – 10% foreste – 45 % pascolo – 30% deserto                      In genere notiamo ricchezza d’acqua; diffusa l’irrigazione.

70.000.000 di abitanti : 17.000.000 solo a Teheran   -   Lingua: il farsi (persiano), diverso da arabo

 Molte risorse in Iran:  pistacchi – caviale – tappeti – zafferano - (più costosi del resto dei generi) – petrolio, rame, zinco, cromo, bronzo, oro, uranio.

Presenza di molte fabbriche (oltre che allevamenti di pollame): l’Italia è il 1° partner commerciale, che supporta l’Iran nell’installazione di impianti e macchinari per  fabbriche

Stato delle strade: generalmente buono.   Sulle strade di Iran e Turchia: tanti lavori in corso !

Non ha mai finito di sorprenderci la cordialità della gente, il loro mostrasi gentili e mai invadenti. Continue le richieste di fare foto insieme a noi o assieme ai cani, oppure una ripresa con la loro telecamera ! Tante le donne, anche ragazze giovanissime, con chador, vestite completamente in nero.

Caldo fino a 47° - Periodo migliore per visitare Iran: maggio !
Nelle moschee:  MIRAB è l’abside, orientato verso La Mecca / MINBAR è il pulpito, scalinata. 

Non abbiamo mai avuto sentore della presenza del nucleare nel paese; da una cartina pubblicata su “La Repubblica” si sa che impianti nucleari sono a Natanz (paese incontrato per la strada verso Abyanet), Isfahan (dove c’è anche il centro di ricerca), Arak e Bushehr.

 

i compagni di viaggio:

 

provenienza

camper

piccole note

Armando e Silvana

+  Kira ( dobermann)

Torino

Mobilvetta Euroyacht 190 LD

Ducato 2800

freni spurgati causa olio freni bolle, infiltrazione acqua finestra abitacolo

Donato (il promotore) e Enza

+  Lara (pastore tedesco)

Bologna

Laika Kreos 300S

Iveco 3000

staccata carenatura sportello ds – problemi spia – avaria CB

Mario e Isa

Milano

GottiLine Graal Y400 classic

Iveco 3000

Distacco finestra abitacolo, non funziona frigo a gas, non carica batteria servizio a 220, non carica batteria servizio

Sandro e Rosella

Padova

Hymer B554 Hymermobil

Ducato 2800 Jtd

piccolo problemi frizione,  bruciato CB, foratura gomma posteriore sinistra

Raul e Rosanna

+  Pepe  ( Labrador)

Forlì

Elnagh Sleek 541

Ducato 2800 iTD

 

Ugo e Luisa

Torino

Elnagh Marlin 59

Ducato 2800 iTD

 

 

      Materiale disponibile: poco.

Guida IRAN  - ed Lonely

PleinAir  n. 304/97 – 4 camper nella Persia classica
PleinAir n. 274/95 – Iran.
Perla del Golfo (parla anche di Bam, ancora in piedi prima del terremoto
Mappa dell’Iran, fornitaci da Aito

       Letture:
Lilli Gruber -  Nel cuore diviso dell’Iran – Rizzoli Bur – (assai interessante:offre tanti spunti per cercare di capire l’Iran)
Shirin Ebadi -  Il mio Iran – Sperling  Kupfer (Iraniana e attivista per i diritti umani, è il premio Nobel 2003 per la pace)

       È’ recentemente uscito:
Marina Nemat -  Prigioniera di Teheran   - Cairo Editore

 Su questo “difficile” Paese, a settembre 2007 si hanno ancora notizie:

-         di numerose impiccagioni e colpi di frusta (maggiormente perseguitati con controlli: gli accademici, attiviste femminili, studenti e giornalisti)

-         della persecuzione degli iraniani di religioni bahaà’i, i cui cimiteri vengono distrutti e i cui figli  non possono iscriversi alle scuole (se non rinunciando alla religione), perché nel questionario da compilare sono ammesse unicamente le religioni: islamica – zoorastriana – ebraica – cristiana. Se non si indica nulla, si considera che la risposta sia “islamica”.

-         Sono i cani le nuove vittime della campagna per la moralizzazione voluta dalle autorità iraniane. Una nuova disposizione di Teheran stabilisce infatti che i cani sorpresi per strada al guinzaglio del loro padrone, saranno "arrestati" e trasferiti nel nuovo Centro di detenzione per animali domestici, inaugurato proprio in questi giorni dalla polizia di Teheran. Se il cane si trova in un'automobile, oltre all'arresto, si provvederà anche al sequestro del veicolo.

-         Un ragazzo di Teheran ha pagato caro l’amore per il suo cane, animale considerato impuro dall’Islam. Dopo avere affisso nelle strade un innocuo annuncio per ritrovare l’animale smarrito, il giovane - secondo il quotidiano Etemad Melli - è stato arrestato dalla polizia sulla base di un provvedimento che non ammette repliche: “Incoraggia altri cittadini a tenere questi animali”, “favorisce la corruzione dei costumi religiosi”, “viola i precetti morali” della Repubblica islamica. Nell’ambito di una campagna di moralizzazione avviata in primavera, le autorità in Iran - dopo aver introdotto il divieto di portare i cani a passeggio per le strade o ancora trasportarli in automobile - hanno già rinviato a giudizio quattro padroni di cani, costringendone altri 22 a firmare solennemente una carta che li impegna a evitare ulteriori violazioni del precetto.