LA STRUTTURA

Non esistono zaini adatti ad un uso universale. Ogni zaino ha la propria vocazione, a seconda della struttura e della capacità. La capacità degli zaini viene quantificata in litri. Si può andare dai 35 Lt. , come capacità minima da tenere in considerazione per escursioni o ferrate di una giornata, ai 100/120 Lt. , un enormità, per più giorni di cammino, lunghi trekking, sempre che riusciate a trasportare il carico stipato.

Lo zaino non è altro che un sacco dotato di un intelaiatura(se c'è), spallacci e cintura lombare, può averne anche una pettorale. Nella scielta si devono guardare: capacità, in base a dove e cosa si deve fare, forma, intelaiatura e sistemi vari.

  • La forma: gli zaini possono avere una sagoma larga o stretta e spinta verso l' alto, e la differenza è molta in termini di distribuzione dei pesi, comodità e stabilità.

  • L' intelaiatura: può essere interna, esterna e più o meno sofisticata; la sua unica funzione è quella di dare stabilità allo zaino permettendo di portarlo senza che sballonzoli a destra e sinistra con contraccolpi micidiali. Nelle immagini a seguire due tipi di intelaiatura, a sinistra, telaio interno invisibile, di qualita discreta ma non consente passaggio di aria lasciando bagnata la schiena; al centro e a destra, talaio ridotto a due strisce di alluminio in parte esposte e con punti di appoggi ridotti. Il disegno in basso schematizza la struttura della prima foto.

  • La cintura lombare: stringendola si diminuisce il carico sulle spalle e lo si sposta sul cinto pelvico aumentando il comfort e lenendo l' affaticamento. Nella foto di destra un tipo di cintura e in quella di sinistra uno schema su come portarla.

  • Altri particolari di cui tener conto, anche se non spiccatamente strutturali, in uno zaino sono, oltre alla fattura, qualità delle cuciture e tipo di materiale - c'è un modello della lowe alpine addirittura in kevlar(ci fanno giubbotti antiproiettile e gli elmetti militari), più comune la cordura - sono la presenza dello scomparto inferiore, per praticità nell' estrarre i meteriali e nella distribuzione dei medesimi, aperture laterali, sempre per economia gestionale del materiale stipato e le tasche laterali. Non và dimenticata la patella, la tasca superiore che chiude il sacco, spesso pensata, e da utulizzare come tasca per materiali di ricambio e di prontissimo utilizzo - poncho, magliette, calzini.

Sotto: cerniera laterale.

Sotto: tasca laterale del tipo a soffietto o a scomparsa.

Destra: cerniera esterna di accesso allo scomparto infeririore.

Sotto: patella.