Cronologia
storica di Alatri
Le
prime testimonianze della presenza di abitanti nel territorio di
Alatri risalgono al XX secolo a.C. e sono rappresentate dal
ritrovamento di una sepoltura a fossa e dal relativo corredo
funerario,risalente all'inizio dell'età dei metalli. Una più
stabile e diffusa presenza sul territorio è testimoniata dai
resti di ceramiche in lava venuti alla luce nelle vicinanze del
centro storico.Dal XI secolo a.C. il territorio risulta abitato
dagli Ernici, popolo italico del gruppo degli Osco-Sanniti.A
questo periodo risale la prima costruzione della città con la
relativa società urbana federata con le altre comunità erniche
del circondario (nomen Hernicum)
Alatri e
le altre città erniche entrano in contatto con Roma alla fine
del VI secolo a.C. con la partecipazione alla lega
romano-latina.Dopo una rottura dell' accordo a seguito della
destituzione dei Tarquini ,gli Ernici si alleano a Roma nel 484
a.C. con il Foedus Cassianum.Da quel momento Alatri sarà sempre
fedele all'Urbe.Questa fedeltà porterà alla città notevoli
vantaggi,sopratutto grazie all'opera del censore
tardo-repubblicano Lucio Betilieno Varo,autore di una radicale
opera di restauro e riordinamento urbanistico degli edifici
pubblici della città.Nel 90 a. C. Alatri diviene Municipio
romano e ottiene quindi la piena cittadinanza . Il governo è
composto da un quadriumvirato a cui possono accedere solo i
patrizi cittadini.L' unico evento degno di nota nel periodo
imperiale è l' introduzione della religione cattolica,evento
collegato ad una radicale trasformazione dei luoghi di culto
della città e tradizionalmente collocato ai tempi degli
Apostoli.All'epoca costantiniana risale l' istituzione della
diocesi.
Dopo
la caduta di Roma la città di Alatri subisce un lento processo
di decadenza ed il vescovo diviene l' unica autorità.In questo
periodo il diacono Servando costituisce una delle più antiche
comunità monastiche d'Italia,visitata da S. Benedetto durante il
suo viaggio verso Cassino.(528) La città subisce le invasioni
barbariche e viene completamente distrutta dal saccheggio di
Totila del 543.Nei secoli successivi entra nel nuovo organismo
politico della Chiesa e rimane sempre nell' orbita del dominio
pontificio. Con la nascita del libero comune Alatri si espande
verso il contado e riesce ad ottenere costantemente una propria
autonomia,dimostrata anche durante l' infruttuoso assedio di
Enrico VI ,inviato dal Barbarossa per sottomettere le terre della
Chiesa.Nella lotta contro l' impero emerge la figura del
cardinale Gottifredo di Raynaldo,che aiuta la città ad attuare
un forte periodo di sviluppo economico,monumentale ed edilizio di
cui abbiamo oggi importanti testimonianze. Durante l' esilio
avignonese del papato Alatri subisce il dominio dei conti di
Ceccano(1324) ed una riduzione dell'autonomia comunale.Dopo la
signoria di Ladislao re di Napoli(1408) e quella di Filippo Maria
Visconti (1434), il potere pontificio si fa più soffocante e
contribuisce all' inizio di un novo periodo di decadenza.
Alatri
condivide i difficili eventi dello Stato della Chiesa nel XVI
secolo e aggrava la sua situazione economica con lunghe lotte con
i comuni vicini.Nel 1556 è addirittura occupata militarmente da
Ferdinando Alvarez de Toledo.Per sopperire ai bisogni della
comunità, interviene il vescovo Ignazio Danti con un riuscito
programma di riorganizzazione sociale e religiosa che culminerà
nell' istituzione del Seminario Diocesano e nell' apertura del
Collegio delle Scuole Pie ad opera dei Padri Scolopi.La
proclamazione della Repubblica Romana nel 1798 suscita
l'opposizione della città fedele al potere papale
.Alatri,nonostante lotte interne e contro i Francesi,riesce a
ripristinare l'autorità papale prima degli altri comuni
pontifici.Dal 1809 al 1814 la città subisce il dominio
accentratore e anticlericale della Francia napoleonica che
porterà alla deportazione in Francia di molti dissidenti e del
vescovo Giuseppe Della Casa. Alatri rimarrà quasi del tutto
estranea al Risorgimento italiano e, a seguito dell'unificazione
della penisola,vivrà un periodo di forte sviluppo economico e
urbanistico sfociato nell' apertura del museo civico.Seguendo le
sorti della monarchia italiana,la città subirà pesanti perdite
umane durante la prima guerra mondiale e un più pesante bilancio
di vittime con la rovina di molti monumenti e abitazioni durante
l' occupazione tedesca del 1944.