Estratto da alcune critiche su

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"... I puntuali effetti d'insieme sono senza dubbio il frutto della direzione energica, chiara e incisiva del M.o Dall'Albero... L'esecuzione è stata notevole per la sua espressività, chiarezza di dizione, omogeneità ed equilibrio delle varie parti. I forti erano controllati e i pianissimo erano omogenei e ricchi di colore."

(Cecilia Xuereb, "The Sunday Times", La Valletta - MALTA)

APPLAUSI ED OVAZIONI PER "I CANTORI DI S. CARLO"

"I Cantori di S. Carlo" costituiscono un esempio formidabile di vocalità... interpretazioni prive di sbavature, equilibrate ma al contempo potenti... Il contesto si fonde col testo in un unicum inscindibile: quando un artista riesce ad ottenere ciò è giunto ad un apice d'enorme importanza... Così il mottetto dipana le innumerevoli implicazioni sonore, scomponendo il tessuto musicale senza perdere di vista una rigorosa unità formale. E tutto ciò "I Cantori di S. Carlo" ora lo suggeriscono, ora lo dispiegano nel rispetto della vocalità policroma cara alla Scuola Romana... professionalità e coerenza filologica, costantemente oscillanti tra slancio e misura, tra equilibrio e trasgressione.

(Giuseppe Di Gaetano, "La Stanza Letteraria", Roma - ITALIA)

PER L'ONORE E LA GIOIA DI UNA MUSICA

"Il gruppo de "I Cantori di S. Carlo" riunisce a Roma degli artisti vocali di altissima qualità... essi soddisfano ed enfatizzano esigenze estetiche, studiando ed interpretando essenzialmente brani del Rinascimento, ove raggiungono un livello di rigore perfetto. Il fondatore e direttore del gruppo Claudio Dall'Albero desidera ed ottiene una resurrezione di antiche armonie... Rispondono al bisogno indicibile di ritrovare le origini e di rendere loro la spontaneità e la trasparenza. è il canto profondo dell'anima. ...le loro voci, strettamente coordinate, raggiungevano i punti precisi della sensibilità auditiva per creare, con raffinata eleganza, l'emozione di un raccoglimento monastico e principesco. L'altra sera... questi artisti transalpini hanno manifestato tutta la loro maestria con un'esecuzione impeccabile. Essi hanno fatto rivivere gli echi mutevoli ma strettamente misurati dei momenti privilegiati d'un mondo ormai scomparso, ma sempre presente nella coscienza collettiva."

(H.P., "Le Dauphinè liberé", Chambery - FRANCIA)

L'ARTE VIVA DI PALESTRINA

...Il programma era così articolato: alcuni pezzi del celebre maestro della Cappella Sistina, intervallati da brani di Dowland, Nanino, Josquin des Prez e per finire, proiettando così l'arte della "Schola Romana" attraverso lo spazio e il tempo, due pagine dello stesso Claudio Dall'Albero. Quel che colpisce immediatamente in questo gruppo di eccellenti cantori è la maestria dell'accentuazione e del fraseggio che dà a questa musica tutto il suo valore e il suo rilievo. Attraverso lunghi melismi, il giusto accento puntualizza e dinamizza la frase, rinviando da una voce all'altra tutti gli aspetti sapienti della scrittura. I timbri sono belli, elaborati, fusi e capaci di far intendere i più sottili pianissimi o le note tenute più emozionanti... queste pagine resteranno vive e commoventi. Giustizia è resa ad un'arte sontuosa, nonché importantissima cerniera fra dieci secoli di Medioevo e un periodo barocco che si aprirà, rutilante di oro e brillantezze."

(Jérôme Ledoux, "Le Dauphiné Liberé", Grenòble - FRANCIA)

"I brani... sono stati interpretati con molte sfumature e una buona omogeneità di voci. Il lavoro e la riflessione effettuate sulle opere di Palestrina si sentono nell'esecuzione, dove si ritrova tutto il rigore del maestro romano. Essi hanno saputo mostrare in maniera sottile ma sufficientemente eloquente la ricchezza e le differenze della musica dell'epoca. Le loro interpretazioni accurate sono state molto applaudite..."

(Pierre Michel, "Dernières Nouvelles d'Alsace", Strasburgo - FRANCIA)

VIBRANTE POLIFONIA DEI "CANTORI"

"...Il programma contemplava opere del Palestrina e dei suoi allievi Francesco Soriano e Felice Anerio, nonchè due interessanti lavori dello stesso Claudio Dall'Albero, composti in un linguaggio moderno e al contempo stilisticamente romano, ricco di urti e dissonanze intesi sempre però come diretta conseguenza del testo. Ecco il Paucitas dierum del Palestrina denso di umanità, o lo sfarzoso Tu es Petrus a 6 voci... la vocalità italiana può esprimersi senza costrizioni, assecondando completamente quello spirito musicale non codificabile: la tecnica si è felicemente sposata all'interiorità... ripetuti bis e applausi."

"...E' un piacere ascoltare "I Cantori di S. Carlo". Essi sono l'esempio di cosa la disciplina e l'immaginazione combinate possono produrre... Facendo veramente salire la musica alle più alte vette, hanno portato il concerto a una conclusione trionfante..."

(Kenneth Zammit Tabona, "The Sunday Times", La Valletta - MALTA)

"Questo gruppo vocale è stato calorosamente applaudito dal pubblico nei due concerti tenuti i giorni scorsi... ed è difficile trovare un altro ensemble che abbia le stesse genuine qualità..."

("El Comercio", Quito - ECUADOR)

"Il direttore è un grande professionista... molto purista e assai sobrio nella direzione del suo gruppo... Gli elementi dell'ensemble sono tutti professionisti affermati in Italia come cantanti. Ognuno di loro ha una voce bella e curata, come ha dimostrato anche il quartetto dei solisti. Hanno interpretato i brani del programma con grande equilibrio sonoro delle voci..."

(Santiago Velasco Llanos, "El Pais", Cali - COLOMBIA)

IL GRAN CONCERTO DE "I CANTORI DI S. CARLO"

"...E una valida espressione del genio palestriniano ci è stata regalata dagli artisti italiani, per il gusto totale e assoluto dei più esigenti melomani di Barranquilla. ...il livello di maturità artistica che li contraddistingue è assoluto e il loro virtuosismo supera ogni aspettativa ...dando così la più bella e pura dimostrazione del dominio che esercitano nel campo della polifonia. ...tutto ciò oltre ad essere l'ampio risultato di un lavoro disciplinato e metodico, ha la sua ragione di essere in un cervello motore che si chiama Claudio Dall'Albero. A lui confluiscono gli sguardi del gruppo, in attesa di cogliere i suoi gesti e i suoi ordini segreti con una sincronizzazione ammirevole. E così il risultato estetico è di una qualità mai vista... Brani sacri di Palestrina eseguiti con l'incredibile maestria che distingue questo gruppo polifonico italiano... Tutto il programma è stato interpretato nel migliore equilibrio di volume e di suono. E come conclusione abbiamo avuto il piacere di ascoltare due bei lavori dello stesso direttore del gruppo, il maestro Dall'Albero... Siamo usciti tutti pienamente appagati dal magnifico programma de "I Cantori di S. Carlo", grazie al loro alto livello artistico raramente offerto nel nostro ambiente."

"Calorosissimi applausi ed anche un bis hanno sancito il successo del concerto polifonico... La compagine particolarmente affiatata ha offerto un'apprezzata silloge del repertorio sacro e profano del Rinascimento italiano. Non poteva mancare un excursus nella produzione di Pierluigi da Palestrina, cui è stato dedicato ampio spazio. Di suggestivo coinvolgimento Tu es Petrus, reso nella solennità dell'ingresso pontificale nella cappella sistina..."

("Corriere del Ticino", Lugano - SVIZZERA)

VOCI PROFESSIONALI PER TEMI ANTICHI

"Un'esperienza... che fa stato poiché si basa su congetture razionali, senza le quali non è possibile conseguire risultati artistici di prestigio..."

(Robert M.Prandin, "Il giornale del Popolo", Chiasso - SVIZZERA)

APPLAUSI PER I CANTORI DI ROMA

"...una tradizione tramandatasi fino a oggi grazie al rinnovamento interpretativo mai venuto meno durante questi secoli... La proposta di polifonie note come il Sicut cervus palestriniano trova una sua logica interpretativa nella formula adottata dal gruppo romano, formato da professionisti dediti all'approfondimento di un linguaggio del tutto eccezionale... Moltissimi gli applausi..."

("Il Dovere", Chiasso - SVIZZERA)

"Ne è scaturita una serata stimolante per la natura e per l'indirizzo musicale scelti e che pone "I Cantori di S. Carlo" tra i migliori complessi professionistici italiani."

("Il Giornale del Popolo", Mendrisio - SVIZZERA)

"Il concerto si è svolto all'insegna di esecuzioni impeccabili, concepite secondo una tradizione interpretativa maturata in primo luogo dallo stesso direttore, musicalmente cresciuto nella tradizione romana. Moltissimi, alla fine, gli applausi indirizzati ai fautori di un incontro stimolante..."

("Gazzetta Ticinese", Chiasso - SVIZZERA)

CANTORI PER MONTEVERDI E PALESTRINA

"...E se ne possono vantare, corrispondendo il successo, alla intrinseca dote di far polifonia con spontanea naturalezza, suffragata da seria preparazione professionale... Un Agnus Dei di Monteverdi, denso e ricco di solenne stile espressivo. Intonazione, amalgama, ritmo, pregio di fraseggio, nulla fa difetto, per cui gli applausi sono sgorgati copiosi anche nel Popule meus, Improperium, Paucitas dierum e Haec dies di Palestrina... E dopo l'intervallo, ancora Palestrina è riuscito a rinnovare l'entusiasmo di vivere, cantare, intendersi insieme, pur nel linguaggio recente del Parvulus filius dello stesso Dall'Albero."

(Renzo Bonvicini, "Il Tempo", Roma - ITALIA)

"...Numerosi esempi di eccellente polifonia. Un nutrito pubblico ha assistito all'interpretazione stilisticamente corretta di composizioni della grande epoca della musica rinascimentale italiana... E il direttore Claudio Dall'Albero... ha offerto con brani del Magnificat e con i due grandi mottetti Popule meus e Tu es Petrus del Palestrina ottimi esempi di esecuzione di stile polifonico. ...hanno offerto con voci di serafini un canto lieve pressoché spirituale, anche se al mottetto Tu es Petrus (che è stato ripetuto per bis alla fine per il pubblico che applaudiva vivacemente) non mancava affatto una marcata intensificazione dinamica (restando sempre però nei limiti del bel suono). Tutte le opere... sono state eseguite con un suono piacevolmente omogeneo... Col celebre brano di Giovanni Gastoldi Amor vittorioso, gli ospiti romani hanno aperto la seconda parte del programma, profana. Anche qui si è potuto ascoltare sotto la precisa direzione di Claudio Dall'Albero, un canto bello di suono e particolarmente esatto ritmicamente... Un incontro ad alto livello con la cultura musicale romana..."

("Wolfsburger Nachrichten", Wolfsburg - GERMANIA)

ANTICHE OPERE ITALIANE

" ...Il numeroso pubblico ha assistito con partecipazione ad un concerto straordinario. ...hanno presentato un "cantare a cappella" della massima perfezione. E' stato eseguito un programma intellettualmente molto esigente in modo tale da rendere spontaneo l'accesso, solitamente difficoltoso, a questa cultura vocale fiorita principalmente nel XVI secolo. Claudio Dall'Albero ha diretto con molta precisione opere a più voci... Sotto la sua direzione ogni dettaglio veniva cautamente esposto e modellato nelle sue più svariate sfumature. Il finale ha mostrato quanto lui sia penetrato in questo tipo di musica: i suoi brani Oratio in festo e Psàllite Domino hanno offerto la possibilità di un'interpretazione moderna ancorata nelle vecchie tradizioni, illuminate ed interpretate però in modo nuovo. Ci sono stati molti applausi, e il sindaco Kieschke ha ringraziato pubblicamente i cantori per conto di tutti..."

("Helmstedter Zeitung", Helmstedt - GERMANIA)

" ...Questo ensemble, composto da cantanti professionisti, ...ha eseguito un programma nel quale figuravano opere di Palestrina a quattro, sei, fino a otto voci... in breve, una prestazione eccellente."

("Le Rappel", Charleroi - BELGIO)

" ...era presente il bel mondo, convenuto soprattutto per ascoltare dei celebri cantanti che interprevano brani di Palestrina, Anerio e Soriano nella prima parte "a cappella", e Andrea e Giovanni Gabrieli nella seconda, con tre tromboni e una viola da gamba. Il gruppo è stato perfettamente diretto da Claudio Dall'Albero..."

("Maroc Soir", Casablanca - MAROCCO)

UNA SUPERBA "PERFORMANCE" SERALE

"A Mombasa gli amanti della musica hanno goduto di una eccellente serata di musica a cappella nel Little Theatre Club. ...La prima parte del programma, composta di brani sacri di autori principalmente italiani, ha mostrato la gamma completa delle possibilità espressive di questo meraviglioso gruppo. Il brano di apertura Exsultate justi, ha letteralmente fatto balzare gli spettatori dai loro posti. Ma è stato nei brani palestriniani che il gruppo ha sfoggiato la sua prestazione più sicura e nitida. L'ultimo, Haec dies , a sei parti, è stato uno dei più belli della serata. Fuori dal comune la delicatezza e l'umorismo con cui hanno reso Il est bel et bon. Novanta minuti di esecuzione, in impeccabile uniforme da sera sotto le luci del Little Theatre, sono stati una vera e propria impresa, eppure la loro intonazione non è mai venuta meno. A dispetto del caldo soffocante e dell'umidità hanno concesso numerosi bis..."

("Coastweek", Mombasa - KENYA)

SERATE POLIFONICHE DEI "CANTORI"...

" ...Il gruppo, diretto con precisione da Claudio Dall'Albero, è formato da cantanti professionisti, che hanno dato vita a una serata di musica rinascimentale eseguita con grande virtuosismo, intonazione ineccepibile e perfetto affiatamento, frutto di anni di intenso lavoro..."

("L'Unità", Roma - ITALIA)

"ZEFIRO" DEL CINQUECENTO CHE RICONDUCE ALLA NATURA

" ...La bravura non solo tecnica, di espressione, ma di contenuti, de "I Cantori di S. Carlo", diretti da Claudio Dall'Albero, è tale che essi riescono ad evocare un clima e a fartelo vivere in prima persona. Si sono specializzati nel repertorio cinquecentesco, in particolare Palestrina e la Scuola Romana e, tuttavia, grazie a una continua ricerca sul piano filologico, sono stati capaci di passare con estrema disinvoltura da quelle severe architetture polifoniche ad un linguaggio più gaio, ludico quasi. ...Molto interessante la prima esecuzione assoluta di E tra verdi arbuscelli, di Orazio Vecchi, riscoperto da quel fine studioso che è il maestro Claudio Dall'Albero..."

(Antonio Mazza, "Il Tempo", Roma - ITALIA)

POLIFONIA DEL '500 COI CANTORI DI S. CARLO

" ...Il concerto, affollatissimo di un pubblico soprattutto giovane, ...si è articolato con un programma di impegno e di grande raffinatezza... Il repertorio è scelto con cura filologica e vera ricerca documentaristica, il risultato è un ascolto di grande piacevolezza, molto apprezzato anche da un pubblico non specialistico."

("Il Secolo d'Italia", Roma - ITALIA)

MUSICA VERDE

" ...Claudio Dall'Albero e i suoi "Cantori di S. Carlo", un gruppo polifonico prestigioso che da qualche anno rappresenta la formazione più credibile nello sviscerare i segreti della polifonia romana. ...Le rose frond'e fiori che Dall'Albero ha riletto nel gusto filologico del tempo, fra diminuzioni, invenzioni e spessori diversi, sulla prima proposta a tre voci. ...Le chant des oyseaux: insuperato modello di musica a programma con il quale "I Cantori di S. Carlo" hanno voluto concludere in maniera pirotecnica, dopo aver toccato con alta perizia tecnica, varietà di colori, intima adesione, il magico equilibrio della polifonia rinascimentale in tutte le sue pieghe."

(Renato Chiesa, "Il Mondo della Musica" Roma - ITALIA)

I TEMPI DI COLOMBO

" ...un interessante concerto. Interessante era infatti sia l'ensemble, il gruppo polifonico vocale e strumentale da camera "I Cantori di S. Carlo", diretti da Claudio Dall'Albero ...sia il programma eseguito, che verteva sulla "Musica alle corti d'Europa al tempo di Cristoforo Colombo" ...Il periodo dalla fine del XV secolo al più maturo XVI... conosce uno splendore polifonico concertante, di cui questi musicisti e cantori italiani hanno offerto un magnifico esempio, con uno spettacolo di grande rilievo, sia per l'uguaglianza delle voci, sia per gli interventi strumentali intelligenti, realizzati con flauti, violini, viole da gamba, liuto, vihuela, cembalo e percussioni, sia per il bellissimo repertorio fra cui non sapremmo che preferire... Ascoltare e insieme imparare da questo ensemble è stato un vero piacere. Il pubblico del "Maria Cristina"... ha applaudito entusiasta "I Cantori di S. Carlo" efficacemente diretti dal M.o Dall'Albero, finché non è stato concesso il bis."

(Manuel De Campo, "SUR", Màlaga - SPAGNA)

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