(English translation)

"... I puntuali effetti d'insieme sono senza dubbio il frutto della direzione energica, chiara e incisiva del M.o Dall'Albero... ."

(Cecilia Xuereb, "The Sunday Times", La Valletta - MALTA)

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"Il fondatore e direttore del gruppo Claudio Dall'Albero desidera ed ottiene una resurrezione di antiche armonie... È il canto profondo dell'anima."

(H.P., "Le Dauphinè liberé", Chambery - FRANCIA)

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" ... due interessanti lavori dello stesso Claudio Dall'Albero, composti in un linguaggio moderno e al contempo stilisticamente romano, ricco di urti e dissonanze intesi sempre però come diretta conseguenza del testo... la tecnica si è felicemente sposata all'interiorità... ripetuti bis e applausi."

("L'Unità", Roma - ITALIA)

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" ... La conclusione unanime è che il "Direttore" Dall'Albero è geniale, fatto questo ampiamente provato dallo sbalorditivo finale, con le sue due proprie composizioni Parvulus filius e Psàllite Dòmino, totalmente in accordo con i precedenti brani del XVI sec.; tali brani hanno dato adito ad un soave legato che, facendo veramente salire la musica alle più alte vette, hanno portato il concerto a una conclusione trionfante."

(Kenneth Zammit Tabona, "The Sunday Times", La Valletta - MALTA)

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"Il direttore è un grande professionista... molto purista e assai sobrio nella direzione del suo gruppo... "

(Santiago Velasco Llanos, "El Pais", Cali - COLOMBIA)

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"... tutto ciò oltre ad essere l'ampio risultato di un lavoro disciplinato e metodico, ha la sua ragione di essere in un cervello motore che si chiama Claudio Dall'Albero. A lui confluiscono gli sguardi del gruppo, in attesa di cogliere i suoi gesti e i suoi ordini segreti con una sincronizzazione ammirevole. E così il risultato estetico è di una qualità mai vista... E come conclusione abbiamo avuto il piacere di ascoltare due bei lavori dello stesso direttore del gruppo, il maestro Dall'Albero."

(Luis Gonzalo Carvajal, "El Heraldo", Barranquilla - COLOMBIA)

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"Il concerto si è svolto all'insegna di esecuzioni impeccabili, concepite secondo una tradizione interpretativa maturata in primo luogo dallo stesso direttore, musicalmente cresciuto nella tradizione romana."

("Gazzetta Ticinese", Chiasso - SVIZZERA)

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"E dopo l'intervallo, ancora Palestrina è riuscito a rinnovare l'entusiasmo di vivere, cantare, intendersi insieme, pur nel linguaggio recente del Parvulus filius dello stesso Dall'Albero."

(Renzo Bonvicini, "Il Tempo", Roma - ITALIA)

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"E il direttore Claudio Dall'Albero ha offerto... ottimi esempi di esecuzione di stile polifonico... si è potuto ascoltare sotto la precisa direzione di Claudio Dall'Albero, un canto bello di suono e particolarmente esatto ritmicamente... Un incontro ad alto livello con la cultura musicale romana..."

("Wolfsburger Nachrichten", Wolfsburg - GERMANIA)

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"Claudio Dall'Albero ha diretto con molta precisione opere a più voci... Sotto la sua direzione ogni dettaglio veniva cautamente esposto e modellato nelle sue più svariate sfumature. Il finale ha mostrato quanto lui sia penetrato in questo tipo di musica: i suoi brani Oratio in festo e Psàllite Domino hanno offerto la possibilità di un'interpretazione moderna ancorata nelle vecchie tradizioni, illuminate ed interpretate però in modo nuovo..."

("Helmstedter Zeitung", Helmstedt - GERMANIA)

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"... Il gruppo è stato perfettamente diretto da Claudio Dall'Albero..."

("Maroc Soir", Casablanca - MAROCCO)

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"...Il gruppo, diretto con precisione da Claudio Dall'Albero, è formato da cantanti professionisti, che hanno dato vita a una serata di musica rinascimentale eseguita con grande virtuosismo, intonazione ineccepibile e perfetto affiatamento, frutto di anni di intenso lavoro..."

("L'Unità", Roma - ITALIA)

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"Molto interessante la prima esecuzione assoluta di E tra verdi arbuscelli, di Orazio Vecchi, riscoperto da quel fine studioso che è il maestro Claudio Dall'Albero..."

(Antonio Mazza, "Il Tempo", Roma - ITALIA)

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"... Claudio Dall'Albero e i suoi "Cantori di S.Carlo", un gruppo polifonico prestigioso che da qualche anno rappresenta la formazione più credibile nello sviscerare i segreti della polifonia romana. ... Le rose frond'e fiori che Dall'Albero ha riletto nel gusto filologico del tempo, fra diminuzioni, invenzioni e spessori diversi, sulla prima proposta a tre voci."

(Renato Chiesa, "Il Mondo della Musica", Roma - ITALIA)

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SONATA PER VIOLINO E PIANOFORTE

"È all'antica modalità che l'autore fa riferimento in questa Sonata come nelle numerose composizioni polifoniche vocali scritte precedentemente. Cresciuto nell'ambiente romano della musica sacra, allievo di Domenico Bartolucci e suo successore al Conservatorio S. Cecilia come docente di Direzione di Coro, Claudio Dall'Albero affida questa volta agli strumenti la conduzione modale delle sue melodie. Scritti nei modi protus e tritus, i quattro tempi rispondono strutturalmente alla concezione classica della sonata. Gli incontri armonici, ora appaganti, ora più aspri, traggono la loro origine dal movimento delle parti; così da pervenire ad un felice equilibrio tra il colore arcaico della melodia e quello contemporaneo della dissonanza; tra la sensibilità vocale della linea melodica e l'attenzione ad una scrittura pertinente alla specificità dei due strumenti. Scrittura di un certo impegno per gli interpreti ma di sicuro rendimento."

(Carla Di Lena, "Piano Time" - ITALIA)