APPENDICE

SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA

 

RICORDI, NOTE E PROMESSE DI PASQUALE CANZII

 

BREVE RELAZIONE DOPO LA MORTE

 

Il 24 gennaio 1930 fu giorno di grave lutto per il Seminario Vescovile di Penne. Dopo pochi giorni di malattia si addormentava placidamente nel Signore l'angelica figura del seminarista Pasquale Canzii. Nato a Bisenti il 6 novembre 1914, giorno di Venerdì, nel medesimo giorno di Venerdì, quando la campana del Duomo con i suoi mesti rintocchi ricordava ai fedeli la morte di Gesù in croce, rendeva la sua bell'anima a Dio.

La sua breve vita fu come una benefica visione nel paese nativo e fra i condiscepoli in Seminario, lasciando a tutti il prezioso ricordo delle sue virtù costantemente praticate senza alcuna ombra di ostentazione. Lo attestarono le solenni esequie nella Cattedrale, alle quali parteciparono i rev.mi Canonici, i Sacerdoti, il Seminario, il popolo e le scuole cittadine con le Associazioni Cattoliche con le rispettive bandiere, tutti uniti nel cordoglio per la dipartita di quell'anima candida.

Le onoranze funebri in Bisenti, dove la cara salma fu trasportata, furono un meritato trionfo per il numero degli accorsi a rendere l'ultimo tributo d'affetto e di stima al lacrimato estinto, memori dei luminosi suoi esempi di vita virtuosa, ritirata e devota.

A buon diritto si può compendiare la vita di questo pio Seminarista con le parole della Sacra Scrittura: <<Perfezionatosi in breve, compì una lunga carriera>> (Sap 4,13). Nel giro di pochi anni percorse un lungo e difficile cammino, che altri non compie in molti anni.

Dell'amara perdita confortiamoci con le altre parole divine: <<Fu sottratto perché la malizia non mutasse i sentimenti di lui, o la fallacia non seducesse l'anima sua>> (Sap 4,11).

Dopo la morte si trovarono alcune note, che gelosamente portava strette al cuore, innamorato come era di Dio e della Virtù. Da esse, e particolarmente dalla sue ultime due lettere improntate alla savia semplicità del giusto e scritte due giorni prima di cadere ammalato, si può arguire quale anima sia volata all'eterno premio.

E ora che l'anima sua bella riposa nella pace dei giusti e sorride di gioia immortale, vicino alla Mamma sua celeste, pregherà anche per noi che lo avemmo compagno nella prova, affinché il nostro cuore languisca di amore santo per Gesù e bruci per la nostra Tutta Pura e Immacolata Regina.