DECISO A TUTTO
Qualche mese
prima, nel marzo 1926, due missionari passionisti sono arrivati a Bisenti per
predicare una missione popolare. Il dodicenne Pasqualino è sempre il primo ad
accorrere in Chiesa per ascoltare i missionari. All'occhio esperto dei padri non
sfugge la premura di quel ragazzino sempre attento in prima fila.
Un giorno
Pasqualino si confida con uno dei due, Padre Ireneo Cataldi, e gli dice di
essere stato al santuario di San Gabriele dell'Addolorata e di averne riportato
un vivo ricordo. Il missionario gli chiede se è devoto di S. Gabriele. "Sì",
è la risposta. "Ma quanto, assai o poco?", incalza il missionario.
"Molto, molto" aggiunge sicuro. "Per essere devoto di San
Gabriele bisogna imitarlo", prosegue il missionario. "Oh! Sì. Voglio
imitarlo. E appunto per questo desidero farmi Passionista", risponde deciso
Pasqualino. "Ti sembrano belli l'abito e lo stemma dei Passionisti?".
"Sì, padre, sono belli assai". "Sappi che belli e benedetti sono
l'abito e lo stemma, ma la vita del passionista è molto rigida e
penitente", conclude il missionario. "Padre, non importa, replica il
ragazzino, e poi non l'ha vissuta S. Gabriele? Accettatemi e conducetemi con
voi! Voglio consacrarmi tutto a Dio".