Tartufo - Capodivandra

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Tartufo

La cucina tradizionale si basa su piatti tipici di pasta fatta a mano (come, ad esempio  "cazzariegl'e fasciuole", "cavatiegl'", "taccunelle", lasagne, "maccarune",  pappardelle al sugo di cinghiale, ravioli, ecc), di carni nostrane normalmente cucinate alla brace o arrosto (agnello, salsiccia, cinghiale, lepre, ecc.) e di latticini, formaggi e salumi di produzione locale. Ma il pezzo forte è, ovviamente, il tartufo bianco (tuber magnatum pico) oltre che il nero (in particolare lo "scorzone", tuber aestivum), alimenti questi che conferiscono un gusto decisamente unico e prelibato alle pietanze. Il tartufo è raccolto in tutto il territorio di San Pietro Avellana, "patria" oramai universalmente riconosciuta del prezioso tubero (vedi sezione "Agriturismo") .

Il tartufo è un fungo che cresce spontaneamente nel terreno e che predilige, per la propria crescita, l’humus sottostante ad alcune particolari essenze arboree quali, ad esempio, le querce, il pioppo, il nocciolo, piante con le quali stabilisce una particolare associazione simbiotica conosciuta come “micorriza” che garantisce reciproci vantaggi:
il tartufo riceve dalla radice della pianta gli zuccheri vitali (non potendo sfruttare il processo di fotosintesi essendo sprovvisto di parti verdi) e la pianta riceve dal tartufo acqua e sali minerali che migliorano notevolmente il suo stato nutrizionale. Esso  è costituito in gran parte da acqua, fibre e sali minerali, è ricco di sostanze azotate, ha una discreta dose di proteine e modeste quantità di carboidrati.
Sul territorio della Regione Molise la ricerca e la raccolta dei tartufi (che può essere effettuata da chiunque con l'ausilio di cani) è consentita esclusivamente nei seguenti periodi (art 8. legge regionale 27 maggio 2005, n° 24):

  a) Tartufo nero pregiato (T. Melanosporum Vitt.) dal 15 novembre al 15 marzo;
   b) Tartufo bianco (T. magnatum Pico) dal 1° ottobre al 31 dicembre;
   c) Tartufo d'estate o scorzone (T. Aestivum Vitt.) dal 1° maggio al 30 agosto;
   d) Tartufo bianchetto o marzuolo (T. Borchi Vitt. o T. Albidum Pico) dal 15 gennaio al 31 marzo;
   e) Tartufo nero d'inverno o trifola nera (T. Brumale Vitt.) dal 1° gennaio al 15 marzo;
   f) Tartufo moscato (T. Brumale Var. Moscatum De Ferry) dal 1° dicembre al 15 marzo;
   g) Tartufo uncinato (T. Uncinatum chatin) dal 15 ottobre al 31 dicembre;
   h) Tartufo nero liscio (T. Macrosporum Vitt.) dal 15 ottobre al 31 dicembre;

   i) Tartufo nero ordinario (T. Mesentericum Vitt.) dal 15 ottobre al 31 gennaio.




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