ALBICOCCO

Varietà: Albicocca Val Santerno di Imola


Sito di coltivazione: 
Emilia Romagna.

Rilevanza economica: 
in Italia la superficie in produzione di albicocco è pari a 15.300 ettari, il 
29% dei quali è situato in Emilia Romagna. La produzione di albicocche, nel 
2000, è stata di 200.000 tonnellate, pari ad un valore di 140 milioni di Euro; 
in Emilia Romagna sono state prodotte 68.800 tonnellate, pari a circa 50 milioni 
di Euro. Nell'imolese la superficie in produzione è di poco inferiore ai 2.000 
ettari, mentre la produzione è stimabile in circa 30.000 tonnellate, per un 
valore di 20 milioni di Euro.

Principale difetto condizionante la produttività: 
sensibilità al virus Sharka (Plum Pox Virus) che causa danni imponenti a frutti, 
foglie e portainnesti di comune impiego per le drupacee. In Italia la malattia è 
stata segnalata nel 1974 ma la situazione si è aggravata a metà degli anni '90 
con la diffusione di un ceppo più virulento del precedente. Il virus si diffonde 
con l'utilizzo di materiale di propagazione infetto, mentre in campo viene 
trasmesso da diverse specie di afidi.

Soluzione tradizionale:
unici interventi possibili sono l'utilizzo di materiale da impianto certificato 
virus-esente, l'individuazione tempestiva dei focolai d'infezione e 
l'eradicazione immediata delle piante infette (qualora la percentuale di piante 
infette sia uguale o superiore al 10%, l'intero impianto deve essere distrutto).

Soluzione biotecnologica: 
diverse strategie di trasformazione sono oggi sperimentate. Tra queste, 
l'ingegnerizzazione con geni codificanti proteine del capside virale o la 
trasformazione con geni virali codificanti per proteine non strutturali 
modificate (ad esempio quelle per la replicazione del virus o per la diffusione 
nella pianta).