MONUMENTO AI CADUTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAPIDI

Lapide sul muro del vecchio asilo

Ai 14 gloriosi Caduti manca il quindicesimo COSTA  ANTONIO di Antonino, omesso perché dichiarato allora non morto,  ma solo disperso.  

Lapide commemorativa sulle mura del castello

Il 13, 14 e 15 settembre 1946, il comune di Tropea celebrò il primo centenario della morte con un grandioso congresso filosofico. I congressisti il 14, pomeriggio, sono stati accompagnati a Caria a visitare la casa in campagna ove il filosofo concepì e tracciò tante delle sue opere immortali, e, proseguirono alla necropoli pre-ellenica di Torre Galli. In tale circostanza venne murata, in vivo carattere, una lapide commemorativa con l'epigrafe

PASQUALE GALLUPPI

NEL PRIMO CENTENARIO DELLA MORTE

COMMEMORATO IN QUESTA CITTA'

DALLE RAPPRESENTANTI DELLE

UNIVERSITA' ITALIANE

E DA ESIMI CULTORI DI FILOSOFIA

CONVENUTI A CONGRESSO

IN TROPEA 13-15-9-1936

Auspice il Comune

Così «Calabria d'oggi» 1-10-1946.

MONS. ANGELO GIUSEPPE RONCALLI

Il 4 novembre 1923 salì da Tropea a Caria, accompagnato da Mons. Carlo Toraldo, Mons. Angelo Giuseppe Roncalli. Per primo volle recarsi in chiesa, dove trovò, essendo fuori orario di funzioni, poche donne a pregare.Mons. Roncalli volse loro parole di compiacimento e di esortazione. I due monsignori pranzarono quel giorno, nella casa Toraldo, e vollero, con loro, l'arciprete del tempo. Don Antonio Pugliese e l'economo Don Francesco Pugliese. Divenuto Papa Mons. Roncalli raccontava con gioia la lieta giornata passata a Caria, a Mons. Bonfiglioli, vescovo di Tropea, a Mons. Giovanni Vennera, Vescovo di S. Nicolas, e al salesiano don Agostino Pugliese di Caria; non solo, ma uno dei primi telegrammi alla sua elevazione a Papa, l'ha mandato a Caria: si conserva, bene incorniciato appeso alla parete della Cappella di fronte all'altare di M. SS. Ausiliatrice e, saputo che si doveva rinnovare il pavimento della Chiesa, ormai consumato, volle concorrervi con la cospicua somma di L. 70.000.Durante il pranzo sottolineò la semplicità e candore di Don Francesco, l'economo. Oggi - 1968 - sulla facciata di detta casa viene affissa a ricordo dei posteri, una lapide di questo tenore:

Nell'archivio parrocchiale si conserva una lettera che Mons. Carlo Toraldo scriveva all'arciprete Antonio Mazzitelli il 28 agosto 1953. Tra l'altro diceva: "di Mons. Roncalli (oggi Cardinale Patriarca di Venezia) si prevedono tante cose!... prenda nota per l'archivio parrocchiale della visita che in mia compagnia gli feci fare a Caria il 4-11-1923".La previsione di Mons. Toraldo si è verificate, giacche il 28-10-1958 Mons. Roncalli fu eletto alla massima dignità "PAPA", incoronato in S. Pietro, il 4-11-1958, esattamente 35 anni dopo. Tale avvenimento è tramandato ai posteri sintetizzato in una lapide di marmo fissata alla facciata della chiesa parrocchiale. Quando il 29-6-1961, festa del Papa, fu scoperta questa lapide, si fece un telegramma a Giovanni XXIII, il quale rispose a mezzo del Sostituto Mons. Angelo Dell'Acqua con una lettera conservata nell'archivio parrocchiale: chiedeva che venisse mandata copia della iscrizione a quell'ufficio, il che fu eseguito.

UOMO CENTENARIO

A memoria di uomo non si era dato, fin'oggi, a Caria che qualcuno dei suoi abitanti arrivasse a cento anni di età. Solo Michele Costa fu Gioacchino e fu Domenica Pugliese è giunto a cento anni e undici giorni. Lavoratore di campagna, sobrio, pio, padre di nove figli, tutti viventi. Morì per una caduta nella sua camera, per cui si ruppe una gamba (20 luglio 1865 - 1 agosto 1965).