Iraq
Aggiornamento Caritas del
02 ottobre 2003
IRAQ: NON SI FERMANO GLI AIUTI
In un
clima sempre più incerto,
prosegue l’impegno umanitario della rete internazionale Caritas in favore della
popolazione.
Mentre all’Onu si discute
una nuova risoluzione per il futuro dell’Iraq, nel Paese regna sempre più
l’insicurezza. Sequestri, saccheggi, rapine e attentati sono all’ordine del
giorno, continuano a mietere vittime tra le forze di coalizione e hanno colpito
anche gli stessi rappresentanti Onu .
Dopo aver rafforzato le misure precauzionali la rete internazionale Caritas
continua tuttavia ad operare accanto alla Chiesa locale e stila i primi bilanci.
Sono stati 1.845 i beneficiari della distribuzione alimentare
finora fatta dai Centri sparsi nel Paese. Per la metà di ottobre è prevista una
seconda distribuzione. Del Well Baby Program, programma nutrizionale per
soggetti vulnerabili, hanno beneficiato 10.294 bambini malnutriti; 3.140 donne
incinte; 3.517 mamme che allattano, per un totale complessivo di 16.951
persone. Per rispondere ai bisogni dei numerosi sfollati, la Caritas sta
inoltre mettendo a punto un programma di ricostruzione nella zona di
Mosul (a Nord). Il piano prevede la costruzione di 100 case. Dopo i
sopralluoghi, d’intesa con il Ministero della Salute, due degli impianti di
potabilizzazione già immagazzinati saranno installati a Bassora e uno
a Samaweh. Proseguono intanto i lavori per la ristrutturazione di 7
Centri sanitari di base e per la costruzione di due nuovi, secondo
quanto concordato con le Forze di coalizione e il Ministero della sanità
iracheno. Sono stati inoltre avviati programmi di formazione per il nuovo
staff della Mezzaluna Rossa sul trattamento dei bambini malnutriti. Nel nord
del Paese, a Biyara, è quasi terminato l’intervento di ricostruzione di
102 case grazie alla manodopera degli stessi beneficiari, mentre sono
state gettate le fondamenta del locale centro sanitario. Continuano, sia pure in
misura limitata, i servizi di prevenzione delle squadre mediche mobili.
In Siria continuano i programmi a beneficio dei rifugiati vulnerabili
iracheni. Le attività sono coordinate da due team: uno a Damasco e l’altro ad
Hassake. Ad oggi sono stati forniti aiuti alimentari e realizzati interventi
sanitari in favore di 117 famiglie (460 persone) ad Hassake, 556
famiglie (2.535 persone) a Damasco.
Oltre al sostegno finora dato per tutte le attività realizzate, stiamo
verificando la possibilità di effettuare nei prossimi mesi una missione in
Iraq per definire un ulteriore e specifico piano di intervento biennale,
per un impegno complessivo stimabile in circa un milione di euro, con
progetti negli ambiti: idrico, sanitario, alimentare, ricostruzione, sviluppo,
tutela dei diritti umani e delle minoranze, con una attenzione trasversale e
specifica alla riconciliazione.
Le offerte alle nostra
iniziativa per l'Iraq, possono essere versate nelle Sedi della Caritas
Venezia, oppure presso:
Conto corrente postale 16095309 intestato a Caritas
Veneziana Santa Croce 495/a 30135 Venezia,
Conto corrente intestato a Caritas Veneziana presso
Cassa di Risparmio di Venezia Sede di Venezia Abi 06345 cab 02000 c/c
659536a
Ricordarsi di specificare la causale
dell'offerta.