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Cantare

O sì, bisogna cantare,
cantare sempre ed ovunque,
senza tregua,
per non interrompere
la vita.
Non cantano anche i passeri
nella bufera e tra la neve?
Ed essi non sanno,
non intendono,
non sperano...
Fiori meravigliosi
s'aprono nei deserti
per poche gocce di rugiada,
le buie cavità della terra
celano pietre preziose,
tesori di luci e colori,
gli abissi marini
vite stupende,
per forme ed agili moti...
Tanti canti,
un'unica sinfonia.
La voce umana 
non può mancare.
Non sarà sempre
di letizia e giubilo:
saranno gemiti e pianti,
grida disperate
di denuncia e richiesta,
ma potranno infine
diventare invocazioni e preghiere,
ringraziamenti e lodi...
Il canto della terra
è segno di vita,
il canto umano
lega la terra al Cielo.
L'uomo che non sa cantare
è povero nel mondo
e un cupo avvenire ha davanti a sé.
Chi ha cuore e voce
per cantare non taccia,
anche se pare che nessuno lo ascolti:
canti per chi non ne è capace,
per chi non vuole,
per chi non osa,
per chi non può...
Cantare è bene
per noi e per tutti.
Il Signore ci ha fatti
per la gioia piena
ed è giusto cantare
anche se ne vediamo
solo tenui barlumi. 
Il nostro canto è insieme
invocazione e ringraziamento,
segno di fede e di speranza,
dovere, ma pure rasserenante
libera espressione di persone
che vogliono e sanno
elevarsi dal grigiore terreno,
scorgono luci lontane
e ne danno lieto annuncio.
Cantiamo, dunque, fratelli!
Come il vento tra le fronde,
come le onde del mare,
come le eleganti vette,
come i fiori dei prati,
come gli uccelli del cielo
e tutti i piccoli della terra...
Cantiamo le Tue meraviglie,
Signore,
e tutte le opere buone e belle
cui abbiamo dato vita
con le capacità ricevute
e l'impegno personale.
Piangiamo e chiediamo perdono
per gli errori e il male,
ma sempre esaltiamo
la Tua misericordia e il Tuo amore,
pegno di vita in pace
per chi Ti invoca.

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