Il costume carlofortino, ricostruito
negli anni 50, riprende modelli e colori di origine ligure e forse
anche campana, La donna porta in capo "u Mantigliu", una pezzuola
rettangolare legata sotto il mento. Il vestito è in un pezzo unico
di broccato o seta di un solo colore, adornato da un corsetto chiamato
"gippun" mentre sopra la gonna chiamata "fadetta", si trova un grembiule
dello stesso tessuto chiamato "scosò". Caratteristiche dello sposo
sono la "sampa", un copricapo a forma di basco francese con un nastrino
rosso che lo circonda e pende lateralmente, la camicia detta "u
sorpaferu", di tela grigia col collo alla coreana, una giacca corta
di panno nero, bordata di rosso, una fascia detta "senta" di seta
rossa e i calzoni "casuin" di panno di lana nero.
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