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carlo   mariani

 

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1999

    Prove d'Orchestra - "LE LUNGHE CANNE" - Produzione originale del Festival "Ai confini tra Sardegna e Jazz" di Sant'Anna Arresi

Formazione di un'orchestra che esegue brani originali scritti appositamente.

Composta da sette suonatori di launeddas : Gianfranco MELONI, Stefano PINNA, Renzo ZUCCA, Giulio PALA, Giuseppe ORRU, Massimo CONGIU e sette jazzisti: Michel GODARD, Paolo DAMIANI, Sandro SATTA, Fulvio MARAS, Massimo NARDI, Michele RABBIA e Marcello FIORINI


IL GIORNALE – Sabato 18 settembre 1999

A Sant’Anna un buon festival che mostra segni di stanchezza

FRANCO FAYENZ

da Sant’Anna di Anesi (Cagliari)

    Non c’e soltanto buona musica, in questa cittadina che si affaccia sulla costa meridionale della Sardegna a pochi chilometri da capo Teulada. Il quattordicesimo festival "Ai confini fra la musica sarda e il jazz" si svolge in un anfiteatro che si trova nel cuore di Sant’Anna e ha alle spalle l’ombra maestosa del nuraghe Arresi, all’intemo del quale Antonello Tuveri e Lorella Batzella espongono le loro ceramiche preziose, spesso intese a riproporre e a ricostruire pezzi antichissimi che risalgono alle epoche neolitiche e nuragiche.

    Gli spettatori, se riescono a tenere fuori dal campo visivo un orribile campanile postmoderno eretto alcuni anni fa, sono avvolti da un’atmosfera incantata. Uno di loro, il più assiduo, è un uccello nottumo - un assiolo, mi dicono - che ai primi suoni prende posto su un filo teso in alto sull’anfiteatro e non si muove da li finché la ribalta non sia spenta.

    Ma veniamo al festival che quest’anno ha sollevato molte legittime discussioni. Diciassette giomi di musica sono sembrati troppi, specie se si tenga conto di varie ripetizioni, pause e cancellazioni. Perciò urge una franca riflessione e un pronto recupero di certe pregevoli consuetudini del passato, per evitare che una delle rassegne musicali piu interessanti e originali d’Italia corra serio pericolo.

    E’ naturale che in un programma cosl vasto si possano comunque individuare sequenze di vera bellezza. Ma evidentemente non è questo il problema, né è questo il meto- do da seguire, se non altro perché conduce a un’inevitabile stanchezza del pubblico.

Ampi consensi ha riscosso ... ... ...

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    Nella serata conclusiva il festival è ritornato alla sua vocazione piu autentica con il progetto "Le lunghe canne" che accostava sette solisti di jazz a sette virtuosi di launeddas: progetto audace, in questo momento, perché c’era da fare dimenticare il micidiale incontro del 1998 fra Ornette Coleman, i tenores di Bitti e alcune launeddas.

    Ma in questa nuova prova c’erano da un lato e dall’altro (qualche nome significativo: Paolo Damiani, Michel Godard, Massimo Nardi, Sandro Satta e Carlo Mariani, Gianfranco Meloni, Stefano Pinna) musicisti consapevoli dei caratteri della millenaria musica sarda e della possibilità di stabilire autentici rapporti.

    Si sono apprezzate otto composizioni di Nardi, Satta, Godard, Damiani, per cui il festival, dopo tante ombre e luci, è finito bene.


 

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Aggiornato il: 07 gennaio 2007