Con il Phase Aurometer, apparecchio brevettato da due scienziati russi nel 1990, è possibile registrare la radiazione emessa dal corpo umano. Ciò è ottenuto per mezzo del filtraggio digitale che seleziona determinate frequenze da un largo spettro (da 0,1 a 100.000 Hz). Su ogni frequenza prefissata si esegue una valutazione topografica del campo umano: si ottiene così la registrazione della forma dell'aura e delle sue dimensioni. Si individuano anche i punti in cui il profilo dell'aura si scosta dal disegno che corrisponde alle condizioni di buona salute. Ciò consente di diagnosticare per tempo anomalie e/o patologie a carico dei corrispondenti organi del corpo umano.


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