Cenni sull'energia vitale
Studi recenti hanno convalidato l'ipotesi, giunta fino a
noi attraverso una tradizione che risale alle epoche più remote, dell'esistenza di un
campo di forze che circonda il corpo umano che si estende per una distanza di qualche
metro oltre la sua superficie cutanea e s'irradia da alcune parti del corpo, in
particolare dalle mani. Si tratta di un'energia la cui natura è ancora sconosciuta.
Sembra che un fenomeno di tipo elettromagnetico convogli un "quid" che
attiene all'essenza stessa della vita, ma che la scienza non è ancora in grado di
precisare.
Quelle che finora erano solo le testimonianze soggettive e personali di individui
particolarmente dotati (chiaroveggenti), capaci di percepire un'altra ottava oltre la
gamma delle vibrazioni dello spettro visibile, pare che abbiano trovato conferma nei
risultati ottenuti negli ultimi decenni del secolo scorso da ricercatori specializzati, un
po' in tutto il mondo.
Molti esperimenti sono stati condotti da scienziati di vari paesi, al fine di accertare
l'esistenza e le proprietà di un campo di energia vitale che sarebbe generato dal corpo
fisico degli esseri viventi (c.f.r. il volume: "L'Onda di Vita nell'Armonia del
Cosmo" di Carlo Splendore Ed.Technipress, Roma.Tel.:06/65746251 e, dello stesso
autore: "Come in basso, così in alto "Ed. Atanòr,Roma-1994 (splendorec@libero.it).
In particolare, intorno agli anni trenta del xx° sec., il medico austriaco Wilhelm Reich
(1897-1957) conduceva le sue ricerche sull'origine e sulla natura dell'energia vitale. Nel
1934 egli iniziò i suoi esperimenti che lo avrebbero portato alla scoperta dei bioni,
microrganismi ottenuti da materiale organico e/o inorganico sterilizzato.
Nel 1939 egli scoprì che i bioni emettevano un tipo sconosciuto di energia, che sembrava
non obbedire alle leggi note della fisica. Reich chiamò questa energia Energia Vitale, o Orgone
(da organismo e da orgasmo) e giunse alla conclusione che essa non era altro che una
radiazione cosmica. Egli si pose subito il quesito se vi fosse una qualche analogia tra le
proprietà dell'orgone e le funzioni attribuite all'etere da molti ricercatori. Ne
concluse che "la maggior parte di queste funzioni coincide con molte funzioni
dell'energia orgonica cosmica, che sono state osservate direttamente e riprodotte
sperimentalmente". Egli pertanto definì come flusso dell'etere nella
struttura membranosa umana la corrente orgonica dell'uomo.
Al contrario dell'etere, che si pensava fosse in stato di quiete, Reich trovò che
l'orgone appartiene ad una corrente ondulatoria che percorre il pianeta da ovest verso
est, ad una velocità superiore a quella della terra.
L'esito negativo degli esperimenti di Michelson-Morley, che si proponevano di dimostrare
l'esistenza dell'etere, è da attribuire, secondo Reich, appunto al fatto che si pensava
che l'etere fosse in stato di quiete e, quindi, che la terra si muovesse attraverso un
etere stazionario. Ma l'osservazione dell'orgone atmosferico dimostra che l'etere
"non è affatto stazionario, bensì si muove più rapidamente del globo
terrestre". Secondo Reich, quindi, l'ipotesi della possibile esistenza dell'etere
continua ad essere valida.
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