Dal 1996 il liceo promuove un Laboratorio teatrale, in orario extracurricolare, al fine di:

Mettere a contatto i ragazzi con la comunicazione tipica dell’arte attorale/teatrale

Portare alla conoscenza del proprio corpo (inteso come insieme di gestualità e vocalità) e del proprio corpo in relazione allo spazio nonché delle sue capacità espressive, mimetiche e quindi spettacolari, onde individuare mezzi efficaci di relazione e comunicazione, nonché possibilità pedagogiche dei linguaggi "non tradizionali"

Portare allo sviluppo della creatività e della capacità di veicolarla attraverso linguaggi che abbiano come obiettivo non solo la razionalità, ma anche l’emotività del soggetto a cui è destinata ed il suo inconscio

Sviluppare la capacità di individuare e creare momenti ludici e nello stesso tempo formativi, spettacolari, ma anche pedagogici, che aiutano a potenziare le qualità creativo - fantastiche dei soggetti, evitando nocive dispersioni o noiose ed inconcludenti astrazioni

Sviluppare la capacità di analisi e di sintesi della "creatività" di una persona rispettando lel diverse personalità.

Vi partecipano alunni di classi diverse, dalla prima alla quinta e la gestione del Laboratorio è affidata ad un docente referente dell’istituto mentre la realizzazione della rappresentazione è condotta da un esperto esterno, il sig. Pino Costalunga, attore, regista ed autore di testi.

L’impegno è di due ore settimanali, da ottobre a giugno, e il lavoro termina con la rappresentazione teatrale per i docenti, gli alunni e i genitori della scuola presso la sala "J. Da Ponte" del Centro Giovanile.

Nei mesi di maggio e giugno, gli attori sono poi impegnati in altre rappresentazioni e nella partecipazione a vari concorsi (Carpe Diem, Teatro dalla scuola, Arteven, Ernesto Calindri, …) e sono disponibili per altre richieste di partecipazione.

Dall’a.s. 1999/2000, il testo teatrale rappresentato è interamente scritto dagli allievi del Laboratorio.

Libero adattamento da "Lezioni di stile" di R. Qeneau: un banale episodio di vita quotidiana visto da angolature particolari può diventare comico e surreale.

5 episodi, presi dai testi di S. Benni e di altri autori, analizzano l’amore in un mondo in cui i sentimenti sono violentemente portati in televisione solo per fare "audience".

PARTECIPA ALLA SERATA FINALE PROVINCIALE DEL CONCORSO REGIONALE "TEATRO DALLA SCUOLA ‘98", ORGANIZZATO DAL COMITATO PROVINCIALE DI VICENZA DELLA F.I.T.A. VENETO, OTTENENDO IL 2° PREMIO E IL 1° PREMIO PER LA MIGLIOR ATTRICE (PAOLA CRESTANI)

Adattamento dell’omonima opera di Shakespeare, racconta le vicende di Petruccio alle prese con la nuova bisbetica moglie, Catarina

Ultimi minuti dell’ultimo giorno dell’ultimo anno di scuola, gli alunni stanno per andare in vacanza, l’insegnante sta per andare in pensione.

Tutti aspettano con ansia il suono dell’ultima campanella per uscire ed affrontare il mondo, ma accade qualcosa di inaspettato … Siamo poi sicuri di voler uscire? E poi di uscire da cosa? Non si può uscire da ciò che si è e dagli altri ed ecco quindi che l’aula diventa un piccolo rassicurante universo dove, dai contrasti di sempre, nascono e si scoprono rapporti nuovi … rapporti che aiutano, se si vuole, ad uscire…