LA CHIESA DEL SS. SALVATORE

SEGNO DELLA MOLTEPLICE PRESENZA DI DIO

    La Chiesa del SS. Salvatore  e i locali annessi furono costruiti su progetto dell'Ing. Fausta Di Stefano, con l'assistenza del Geom. Luigi Trupia.

   La ditta costruttrice Nania & Di Giorgio è quella che ha eseguito i lavori, e li ha consegnati alla vigilia della inaugurazione 03 Dicembre 1967, mentre l'altare e il fonte battesimale venivano consegnati l'anno successivo.

   La chiesa consegnata incompleta, presentò subito gravi difficoltà sopratutto di arredo.

   Fu subito necessaria la sostituzione di tutti i vetri con materia sintetica di debito spessore: è avvenuta nell'anno 1971 e in quella occasione nelle finestre del secondo ordine fu collocata una serie di vetri artisticamente dipinti dal prof. Ignazio Bacile, (oggi non più esistenti perchè il cocente calore del sole ne ha polverizzato i colori).

   La serie di vetri, in colori vivaci, con bella intuizione, riproduce i momenti della creazione dal caos primordiale fino al riposo del settimo giorno. 

   L'opera è stata inaugurata nel 4° anniversario dell'apertura della chiesa, il 3 Dicembre del 1971.

   È del primo semestre del 1972 l'arrivo dell'immagine del Cristo risorto (opera di G. Hackhofer) e del tabernacolo (opera di R. Stuffer), tutt'è due pregiati lavori della bottega d'arte di Vincenzo Demetz di Ortisei (Valgardena); il parroco era stato in bottega nell'estate del 1971 ed era stato colpito dalla figura estatica e trasumanata del Cristo risorto: ha fatto di tutto per averla! A corto di mezzi, come sempre, è stato generosamente aiutato dal "Club M. SS. del Ponte in Partinico" di Elmont N.Y., che ha pagato l'importo.

   Il tabernacolo è stato dono dei coniugi Vincenzina e Salvatore Scaglione, partinicesi cittadini americani.

   Scultura a mano originale e unica è anche il Crocifisso, opera del Mersa della stessa bottega d'arte, che è stato benedetto ed esposto alla venerazione dei fedeli il Venerdì Santo 1973 e originariamente collocato nell'altare laterale sinistro.

   L'ottavo anniversario dell'apertura della parrocchia, vedeva il completamento della cappella di destra, dedicata alla Madonna: un'artistica scultura in legno, realizzata solo per questa chiesa nella stessa bottega d'arte di Vincenzo Demetz ad opera di Luis Piccolruaz, inserita in una grande pittura su legno ideata e realizzata con pregevole fattura da Venerino Cucinella, collaboratore parrocchiale.

   L'otto Dicembre 1975 l'opera veniva benedetta ed inaugurata dal compianto Arcivescovo Mons.Mingo;

   Nel Settembre del 1977 veniva commissionata, sempre allo "Ars-studio" di Vincenzo Demetz di Ortisei, una artistica Via Crucis in legno di tiglio, ultima opera del Mersa, lo stesso artista che aveva scolpito il Crocifisso qualche anno prima.

   La Via Crucis, montata su pannelli di " rosella del Portogallo" è stata inaugurata e benedetta da Mons. Salvatore Cassisa nel Maggio 1978, è la prima occasione che il popolo ha di incontrarsi col nuova Arcivescovo.

   Veniva così completato, nella sua parte essenziale, l'arredamento della Chiesa, anche se restavano due grossi problemi da risolvere: una giusta sistemazione dell'abside e dell'area presbiteriale e l'illuminazione, ancora provvisoria; più che i mezzi sono mancate le idee, invano per molto tempo cercate! ma successivamente verrà il tempo anche per questo.

   Nen settembre del 1979 venivano portati a compimento ne campo sportivo gli spogliatoi e l'impianto di illuminazione, per una fortunata collaborazione del parroco con l'U.S. Borgetto allora di proprietà del Sig. Pietro Cagnina.

   Il nuovo impianto, benedetto dall'Aricivescovo Mons. Cassisa, veniva inaugurato con una partita in notturna tra l'U.S. Borgetto e l'A.C. Alcamo.

   Nel 1982/83 veniva sistemato e illuminato il cortile interno e contemporaneamente andava in porto un'altro grande desiderio del Parroco: l'innalzamento di tre campane nel vuoto campanile.

   Le campane furono benedette e inaugurate dal Mons. Domenico Mercurio, arciprete di Partinico, il 6 agosto 1983 giorno onomastico del Parroco Can. Salvatore Gaetano Chimenti.

   L'ultimo corredo della chiesa del primo ventennio è stato un organo elettronico "Del Marco" a due manuali e pedaliera, con cassa acustica, inaugurato con un magnifico concerto del maestro Frederick Hammond il 29 ottobre 1987.

   La necessità di intervenire nelle strutture della Chiesa, che, sopratutto nell'inverno del 1990, avevano dato serie preoccupazioni di incolumità pubblica sia all'esterno che all'interno, ha permesso una ristrutturazione di tutti l'interno che oggi rende la chiesa più adatta alla sua funzione.

   La Chiesa parrocchiale è segno della molteplice presenza di Dio dal tempo cosmico della creazione alla umanità di Cristo; dalla compagine ecclesiale ad ognuno dei suoi membri; è come la "casa di Dio" in mezzo alle case degli uomini.

   La nuova Chiesa, ristrutturata, riassume questa funzione, non solo nella sua struttura architettonica, curata dall'Architetto Carisi e dal Geometra Rappa, ma anche nelle arti visive: sia nelle nuove vetrate costruite dallo "Studio Iride" su bozzetti del pittore Americo Mazzotta, sia nelle artistiche immagini degli scultori di Ortisei e del pittore Venerino Cucinella, precedentemente realizzate.

   La nuova Chiesa è segno della presenza di Dio nella creazione: la potenza creatrice di Dio è espressa, nella quinta vetrata dell'ordine superiore, come una grande esplosione di fuoco, che si dirama nelle finestre adiacenti quasi a vivificare le acque primordiali, (come dice la Scrittura in Gen. 1,2:"e lo Spirito del Signore aleggiava sulle acque"), fino a diventare potenza ordinatrice degli astri, della luna, del sole (vetrate estreme dell'ordine superiore).

   Nell'ordine inferiore la potenza creatrice di Dio si esprime nella flora multicolore e nella fauna fino ad arrivare all'uomo, creato intelligente fin dall'origine, che guarda meravigliato la multiforme creazione, che gli è stata data in possesso (vetrata centrale dell'ordine inferiore).

   Il tema di tutta la composizione del Mazzotta è:" lo Spirito non si vede ma c'è" ed è lo Spirito del Signore che si estende e si attua nel tempo e nello spazio: per questo una ellissi ideale raccorda le diciotto finestre.

   La Chiesa parrocchiale ci mostra Dio presente nell'umanità di Cristo: nel quadro della Madonna col bambino, nella Via Crucis, nel Crocifisso, nel Cristo Risorto.   

   La stessa struttura e architettura della Chiesa, è segno della presenza del Cristo:

   L'altare è il polo dello spazio sacro, figura del Cristo sacerdote e vittima del Suo sacrificio.

   Intorno all'altare si dispongono tutti gli elementi di una celebrazione articolata: la sedia presidenziale, l'ambone per l'annunzio della Parola, l'assemblea, la vasca battesimale.

   La vasca battesimale è quella che desta più meraviglia nella nuova Chiesa, questa prima di tutto è simbolica: indica cioè a tutti i fedeli che il Battesimo è come l'essere sepolti e risuscitare con Cristo, morire e risorgere: il cristianesimo è una novità di vita; ma è anche funzionale, nel senso che, se ci dovesse essere un battesimo di adulto, l'adulto scenderebbe nella vasca battesimale per sette gradini, a indicare che nella vasca battesimale deve lasciare tutti i vizi capitali a incominciare dalla superbia, dall'egoismo, dalle deviazioni morali o lussuria ... e risalire uomo nuovo, con i sette doni dello Spirito Santo, tra cui la pietà e il timore di Dio.

   Al fondo c'è la pietra di basalto a indicare che è Cristo che dà la vita.

   Il posto preminente nella Chiesa del SS. Salvatore l'avuto sempre il Tabernacolo: la presenza eucaristica di Gesù; ma c'è anche una Sua presenza mistica: il Tabernacolo, l'immagine del Cristo risorto e la sedia presidenziale formano come il Capo del corpo mistico; segue la bocca: l'Ambone, per l'annunzio della Parola di Dio: "chi ascolta voi, ascolta mè"; la Mensa dove si mangia l'Eucarestia: "il mio corpo è veramente cibo, il mio sangue è veramente bevanda ... chi mangia di me vive per me!"; la Vasca Battesimale che è come la matrice, il grembo da cui nascono i figli di Dio col battesimo: l'assemblea sta tutta intorno, quasi a formare le altre membra.

   La Chiesa, anche come struttura architettonica, è così segno del corpo mistico di Gesù, secondo la parola di S. Paolo: Cristo è il capo, noi siamo le sue membra.

   Certamente la Chiesa del SS. Salvatore, oggi rimane nella zona come un "unicum" da visitare, come un "segno" per meditare e riflettere sulla propria entità cristiana e sul proprio inserimento nella Chiesa come "pietra viva".

   La Chiesa ristrutturata è stata consacrata dall'Arcivescovo Cassisa il 3 dicembre 1992, 25° anniversario dell'apertura al culto.

  Il 3 dicembre 1997, apertura dell'anno dedicato allo Spirito Santo in preparazione al grande Giubileo del 2000, ( 30° anniversario della Parrocchia ) l'arcivescovo Mons. Pio Vittorio Vigo inaugurava e benediceva una grande tavola ( m. 3,10 x 1,80 ) raffigurante " Gesù che ascende al cielo e manda lo Spirito nella sua Chiesa".

   L'opera, dipinta da Venerino Cucinella, farà parte di un trittico che, partendo dall'immagine principale "Gesù risorto", avrà come primo momento un'apparizione di Gesù, il secondo, appunto, l'opera dello Spirito Santo nella Chiesa, il terzo avrà per tema " Ecco, faccio nuove tutte le cose ".

                                                          Mons. Salvatore Gaetano Chimenti