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La Produzione - 2

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Le fasi di lavorazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva

Riferendoci ad un tipico schema di processo di estrazione esaminiamo di seguito le fasi di maggior importanza.

  1. Pulitura delle Olive

La defogliatura e il lavaggio delle olive servono per eliminare foglie, rametti, terra, pietre, che causano problemi di qualità dell'olio (le foglie ad esempio rendono l'olio molto più amaro) e potrebbero compromettere la funzionalità dell'impianto di estrazione. 

 

  1. Frangitura

La frangitura serve per preparare la pasta nella giusta pezzatura per le successive fasi di lavorazione.

Ottenere una giusta pezzatura è molto importante poiché essa influenza in maniera determinante il rendimento dell'impianto ma anche le caratteristiche dell'olio.

A grandi dimensioni dei frammenti di oliva corrisponde una minor resa dell'impianto, e nello stesso tempo c'è anche un estrazione minore  di sostanze dalle parti legnose e verdi del frutto che caratterizzano il sapore e il colore dell'olio ottenuto.

A dimensioni troppo piccole si ha lo stesso una resa non ottimale perché la pasta ottenuta viene "spezzettata" troppo e nel decanter si ha la presenza di solidi sospesi "fini" che interferiscono con la separazione olio/acqua/sansa. Inoltre l'estrazione delle sostanze aromatiche può essere eccessiva caratterizzando in tal modo l'olio in maniera troppo forte.

(Tipologie dei frangitori)

Vista l'importanza della fase di frangitura, i produttori di frantoi oleari offrono svariate soluzioni, ognuna con le proprie caratteristiche positive e negative. I più diffusi comunque, sono senz'altro i seguenti:

  • Le molazze con il finitore a pioli

  • Il frangitore a martelli

  • Il frangitore a dischi dentati

Molazze

Questo sistema di frangitura è antichissimo e viene adottato sempre più raramente. Trovano ancora oggi impiego soprattutto perché danno all'oleificio un’immagine di tradizione. Dal punto di vista della qualità dell'olio ottenuto, questo sistema viene apprezzato perché da un olio dal sapore dolce e gradevole.

Presenta però degli aspetti negativi da non sottovalutare:

  • Difficoltà di installazione e manutenzione per peso e dimensione

  • Se non viene abbinato il finitore a pioli, le molazze producono pasta di pezzatura non sempre adatta per l'estrazione

  • Sono di difficile adeguamento alle normative di sicurezza e presentano limiti di igiene per la difficoltà di pulizia

Frangitore A MARTELLI

 

 

 

 

 

Le caratteristiche principali sono: 

  • grande capacità
  • buona resistenza all'usura

Aspetti negativi:

  • velocità di rotazione alta (2900 rpm)
  • riscaldamento della pasta (sino a 7-10 °C)
  • ossigenazione della pasta
  • elevata estrazione delle sostanze amare ed astringenti
  • rischi di emulsione

 

Frangitori A DISCHI DENTATI 

Le sue caratteristiche salienti sono:

  • buona capacità
  • facile regolazione della pezzatura (per aumentare o diminuire la pezzatura e sufficiente agire sulla distanza che separa i due dischi dentati)
  • velocità di rotazione media (1450 rpm)
  • assenza di emulsioni
  • buona estrazione di sostanze aromatiche e coloranti

Aspetti negativi:

  • A causa del materiale con cui è costruito che è resistente all'usura ma fragile, questo tipo di frangitore è sensibile alla presenza di corpi estranei come sassi e pezzi di ferro che possono determinare la rottura dei denti.

 

  1. Gramolazione

La gramolazione è la fase che forse viene sottovalutata di più, anche se è di fondamentale importanza nel processo di estrazione dell'olio.

Lo scopo della gramolazione è quello di estrarre l'olio dalla struttura cellulare e di far ingrandire, per coalescenza, le gocce di olio libero rendendole separabili per centrifugazione.

 

I meccanismi di azione sono di due tipi: 

  • meccanico : movimentazione continua della pasta per favorire l'aggregazione delle gocce di olio.
  • biochimico:   disgregazione per via enzimatica della membrana lipoproteica che avvolge le gocce d'olio (alla temperatura di almeno 25 °C) 

Generalmente i fattori più importanti della fase di gramolazione sono:

  • tempo: Min 30-40 minuti (Max 60-75)
  • temperatura pasta: 28-30 °C (Max 35 °C)
  • temperatura acqua: 35 °C (Max 40 °C)
  • aspo di mescolazione radente la parete (distanza Max 5-7 mm)
  • gramolazione con pasta che copre l'aspo
  • fluidità della pasta che consenta la coalescenza dell'olio 

Tempi di gramolazione troppo lunghi provocano ossidazione delle sostanze fenoliche e della vitamina E e quindi rendono l'olio meno conservabile, con caratteristiche organolettiche e nutrizionali scadenti.

 

 

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Aggiornato il: 03 gennaio 2000