Come nasce la nostra casa...

La Casa dei Cristallini nasce dall’idea di un gruppo di circa venti volontari nel dicembre del 2002 grazie all’impegno ed alla collaborazione del parroco del Rione Sanità Don Antonio Loffredo, che per circa due anni ha cercato ed infine trovato il modo di mettere a disposizione di noi volontari, laici, una struttura posta nel cuore di uno dei rioni più problematici ma allo stesso tempo affascinanti e pieni di vita della città di Napoli, quello della Sanità.

Il nostro era un sogno, una speranza, che trovava, tra tante difficoltà, stimolo nella voglia di dare ad un gruppo di bambini di età compresa tra i cinque ed i dieci anni  un posto, un ritrovo, alternativo alla strada, dove poter giocare, conoscersi, ma allo stesso tempo studiare e capire che esiste qualcuno disposto ad ascoltare ed a tendere una mano.

Le difficoltà erano e sono tuttora molte, in considerazione della natura stessa del progetto, che per scelta ha deciso di non costituirsi in associazione, di non accedere a fondi di alcun genere, di non scendere in tal modo a compromessi con nessuno avendo come unico obbiettivo quello di vivere con i ragazzi, di assicurargli, in base alle possibilità ed ai mezzi a nostra disposizione tutto quanto saremo in grado di dare, attraverso le competenze specifiche di ogni singolo operatore, contribuendo così allo sviluppo della Casa dei cristallini.

C’era e c’è tuttora tra gli operatori un grande entusiasmo ed una voglia di non arrendersi per contrastare la assurda carenza nel quartiere di strutture e centri a tutela dell’infanzia.

I servizi della casa sono attivi durante tutto il periodo scolastico in tal modo garantendogli dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.30 uno “spazio aperto”. Con il sostegno degli operatori, parte della giornata è dedicata allo svolgimento dei compiti assegnati dalle maestre per il giorno seguente, mentre il resto del tempo  è dedicato ad attività ludiche e ricreative.

La scelta dei ragazzi che avrebbero frequentato il dopo-scuola è avvenuta in base sia alle loro condizioni familiari e personali, sia in considerazione della vicinanza degli stessi alla casa, per questioni di chiaro impatto sociale. E’ stata una dura scelta quella di non consentire ad alcuni di poter accedere alla casa, pur avendone bisogno; le richieste sono state e sono tuttora moltissime, ma come gia abbiamo avuto modo di precisare, cerchiamo di far fronte alle domande in base ai mezzi e soprattutto agli operatori-volontari di cui il gruppo è composto.

Proprio a questi bambini abbiamo voluto dare l’opportunità di frequentare il doposcuola  affinché trovassero il modo di rapportarsi ad altre persone nel tentativo di colmare le lacune sia scolastiche che “sociali”, cercando in primo luogo di fagli capire l’importanza del rispetto di se stessi e degli altri.

La situazione economica in cui versano gran parte dei nuclei familiari di appartenenza non è estremamente florida, e molti genitori sono costretti a  lavorare gran parte della giornata. Ecco perché la scuola è di certo ben accetta nel quartiere, rappresentando un elemento di sostegno per le famiglie stesse, sicure che i ragazzi in questo modo limitino la loro “permanenza in strada”.

E’ in quest’ottica pertanto che stiamo cercando di instaurare un buon rapporto con le famiglie e per far ciò abbiamo con loro contatti costanti; andare a prendere i bambini a casa ed accompagnarli alla fine delle attività, ci da modo di parlare con i genitori, vedere la realtà in cui i bambini vivono e conoscerne così più  a fondo le problematiche.

Il rapporto che stiamo costruendo con i genitori si fonda soprattutto sulla fiducia e il rispetto reciproco, senza ergerci a maestri, ma condividendo le nostre idee con semplicità e in modo loro comprensibile. Cerchiamo di far comprendere loro l’importanza di saper leggere e scrivere, dell’apprendimento di adeguati processi di socializzazione in base alle carenze riscontrate nei singoli ragazzi.

Il nostro progetto, in questa fase, è si una realtà, ma ha bisogno di crescere, ecco perché è tuttora allo studio un progetto di ristrutturazione della scuola stessa, attraverso il reperimento di fondi privati ed attraverso la disponibilità dello stesso rione in cui molti si sono detti pronti a contribuire, ognuno a suo modo, al progetto per il riammodernamento dei locali interni della scuola....

Niente è più bello del sorriso di un bambino……

La Casa dei Cristallini

ei Cristallini