Seconda passaggiata naturalistica - prima parte
24 maggio 2001

Dopo la gita del 3 maggio andata a vuoto per l'inclemenza del tempo (sembrava che la natura si fosse fermata - giorni brutti con ritorni di freddo e gelate) il 24 maggio lo scenario è completamente diverso.
La neve si è ritirata sulla cima dei monti e scende verso il basso solo nelle parti meno esposte delle vallette e i prati che prima erano gialli trapuntati di bianco (dai crochi) ora sono verdi trapuntati di giallo ( dal tarassaco, dalle primule, dalle potentille, dalle biscutelle, ecc...)

Per il fotografo non vi è che l'imbarazzo della scelta; per il botanico è il paradiso. Impossibile determinare tutte le specie, si scelgono solo quelle più belle e che si presentano in posizione fotografica.
Precisiamo che l'ordinamento che verrà dato alle varie specie sarà quello del loro incontro; prima in auto poi a piedi da Campomolino (bivio del Colletto) fino alla Casa Alpina, quindi lungo e al di là del fiume, dove resistono ancora alcune chiazze di neve, infine nei dintorni del Santuario.

Dall'auto a bassa andatura il rosa intenso dei cuscini di saponaria ocymoides ti colpiscono per primi, subito seguiti dal bianco del iberis sempervirens che merita di essere osservata da vicino per notare le particolarità dei petali: due piccoli all'interno del capolino e due molto più grandi verso l'esterno.
Il geranium samguineum o malvaccia e l'aromatico thymo vulgaris stanno li uno accanto all'altro: da vedere il primo per la bellezza, da odorare il secondo per il suo intenso profumo (e attenti alle api: sul timo ci sono sempre).
Salendo pian piano da ogni roccia pendono grappoli bianchi della saxifraga ligulata che però non ci devono distrarre dalla visione delle rare orchis militaris troppo belle; ma bisogno osservarle da vicino.
Nei pressi della Casa Alpina fa bella mostra di se la orchis sambucina nei suoi due colori rosso e giallo e in ogni luogo tra le erbe e sulle rocce brillano le azzurre corolle della genziana acaulis e della genziana verna.
Sono in fiore in questo periodo pure il sambuco di montagna sambucus racemosa e l'ontano verde alnus viridis con i suoi amenti maschili giallicci e i fiori femminili eretti e rossicci.
Negli stessi luoghi si possono incontrare sia la timida margheritina di monte bellidiastrum michelii sia il lino di montagna linum alpinum dai suoi petali bianco-azzurri.
Ed ecco le viole: la comune viola tricolor, la gialla viola biflora, ma il vero spettacolo e dato dalle viole del pensiero, in primo luogo la viola calcarata con tutto il suo gruppo e l'infinità di colori e sfumature.